barbara1987
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martedì 30 aprile 2019
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una grande delusione
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Ammetto la mia ignoranza.
Ho sempre e solo visto stralci di questi film con, come protagonista, il famoso Jason Voorhees. La mia passione per questo personaggio è nata soprattutto dall’alone di ammirazione intorno a lui derivante dal fatto che fosse ormai un’icona popolare del genere Slasher pionieristico degli anni ‘80.
In questi giorni ho voluto guardarmi per bene la saga dei suoi film, per farmi un’idea strettamente personale a riguardo.
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Ammetto la mia ignoranza.
Ho sempre e solo visto stralci di questi film con, come protagonista, il famoso Jason Voorhees. La mia passione per questo personaggio è nata soprattutto dall’alone di ammirazione intorno a lui derivante dal fatto che fosse ormai un’icona popolare del genere Slasher pionieristico degli anni ‘80.
In questi giorni ho voluto guardarmi per bene la saga dei suoi film, per farmi un’idea strettamente personale a riguardo.
A mio malgrado, ritengo che questa serie di film, così come il suo protagonista, sia decisamente sopravvalutata.
Il primo “Venerdì 13” risulta un film godibile, ma niente più. Il secondo rasenta il comico, con i protagonisti che quasi palesemente e in modo meccanico seguono il copione della trama. Ligi al loro dovere di “vittime” si posizionano nei luoghi in cui verranno massacrati quasi aspettando pazientemente (inermi) la scena/il momento in cui verranno trucidati. Nei successivi film la storia si replica come una fotocopia, con buchi di trama che mi hanno lasciata quantomeno perplessa. (Forse è anche questo che mi ha delusa della serie. In più, sono film sequenziali, in cui dovrebbe esserci almeno un minimo impatto sugli abitanti di Cristal Lake delle tragedie avvenute nella loro zona, invece vi è un rimando blando di quanto accaduto e niente più. Insomma... sì, qui sono stati trucidati dei campeggiatori, ma sti cazzi, continuiamo a far finta di nulla e a farci venire gente così da avere carne fresca per i prossimi 10 anni 🤷🏻♀️).
Dal quinto film in poi, la situazione diventa tragica. Si abbandona il leggero realismo (per quanto possa essere realistico un killer come Jason) per passare al fantasioso/fantastico, con tocchi di magia nera, psicocinesi e molto altro (Jason a Manhattan nel capitolo 8??? Jason nello spazio nel capitolo 10??? 🤦🏻♀️) La sceneggiatura è ormai allo sbaraglio e pare che gli autori dei film successivi abbiano semplicemente buttato nel pentolone qualsiasi idea minchiona gli sia balenata nel cervello.
Quindi? Una saga, a parer mio, che alla lunga annoia. Una sequela di film “di male in peggio”. A questo punto, per chi fosse interessato al genere Slasher di quegli anni, consiglio sicuramente “Halloween” di Carpenter. Una spanna al di sopra di “Venerdì 13” sotto ogni punto di vista.
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elgatoloco
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domenica 10 giugno 2018
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un film, un'epoca
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"Friday the 13"di Sean S. Cunningham, 1980)inaugura una serie fortunata, dove non saremo a livello di altre serie("Halloween", inaugurata da quel genio folle di John Carpenter), ma il revenant Jason e sua madre spaventano non poco, in un campeggio fine anni Settanta-inizio Ottanta in cui, tra il demcoratico Jimmy Carter e Ronald Reagan, il più fortunato successore conservatore("repubblicano"), dove però Reagan subrentra un anno dopo il film, si manifesta ormai pienamente l'emancipazione femminile, tra le vittime, ma anche...e qui svelare troppo "non sta bene"... Camping giovanile-studentesco, con all american boys and girls, una scena finale che si racconta dovuta a Tom Savini, "mago del trucco", non poco importante nei film horror, una performance notevole del sound track firmata da Harry Manfredini(troppi italo-americani, sorry.
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"Friday the 13"di Sean S. Cunningham, 1980)inaugura una serie fortunata, dove non saremo a livello di altre serie("Halloween", inaugurata da quel genio folle di John Carpenter), ma il revenant Jason e sua madre spaventano non poco, in un campeggio fine anni Settanta-inizio Ottanta in cui, tra il demcoratico Jimmy Carter e Ronald Reagan, il più fortunato successore conservatore("repubblicano"), dove però Reagan subrentra un anno dopo il film, si manifesta ormai pienamente l'emancipazione femminile, tra le vittime, ma anche...e qui svelare troppo "non sta bene"... Camping giovanile-studentesco, con all american boys and girls, una scena finale che si racconta dovuta a Tom Savini, "mago del trucco", non poco importante nei film horror, una performance notevole del sound track firmata da Harry Manfredini(troppi italo-americani, sorry...), che non invade di note tutto il film ma si contiene, con tutto quello che serve per spaventare al momento giusto, ricaricando le batterie nella struttura"necessaria", attesa-suspense-orrore, mostra come interpreti quali Adrienne King, la protagonista giovane, la"vegliarda"Betsy Palmer e un quasi esordiente Kevin Bacon trovino spazio in un film horror, all'epoca ancora considerato quasi unanimemente un"B-movie", valorizzando un genere; diremo meglio che tutti gli elementi, in un film che non è certo all'apice della creatività filmica ma prodotto sinergico di diverse forze artistiche e commerciali, provochi comunque quel"salto di qualità"che serve al genere stesso per uscire da una palude, da un isolamento, magari anche solo relativo, durato per troppi anni. El Gato
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vighi
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martedì 5 giugno 2018
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vederlo adesso e' un'altra cosa
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A suo tempo aveva un suo perche' in quanto originale ed originario di una saga che ha fatto epoca..ma con gli occhi odierni perde tutto il suo significato poiche' superato da molti altri film di genere, in originalita'. Le 2 stelle vanno tutte alla "suspence"..ancor oggi, questa si, inarrivabile.
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francismetal
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sabato 8 luglio 2017
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l'origine degli stereotipi?
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L'unica cosa positiva è la fotografia, molto buona e naturale, tipicamente anni'80, ti fa immergere nell'atmosfera dell'epoca.
Per questo io mi aspettavo un lavoro fatto bene anche nel resto del film.
Il vantaggio dello slasher è che non hai bisogno del sovrannaturale, ma spesso si scade nello splatter, mi aspettavo molto più sangue invece no, anche in questa cosa in parte il film si salva.
Per il resto è in parte copiato a Psycho (anche se al contrario), soprattutto per le musiche, e il finale a Carry. Uno pseudo-jumpscare che potevano risparmiarsi.
La decapitazione finale sembra presa dai film di Argento, ma decapitare una personanon è come decapitare un pupazzo di gomma poco realistico, come accade nel film.
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L'unica cosa positiva è la fotografia, molto buona e naturale, tipicamente anni'80, ti fa immergere nell'atmosfera dell'epoca.
Per questo io mi aspettavo un lavoro fatto bene anche nel resto del film.
Il vantaggio dello slasher è che non hai bisogno del sovrannaturale, ma spesso si scade nello splatter, mi aspettavo molto più sangue invece no, anche in questa cosa in parte il film si salva.
Per il resto è in parte copiato a Psycho (anche se al contrario), soprattutto per le musiche, e il finale a Carry. Uno pseudo-jumpscare che potevano risparmiarsi.
La decapitazione finale sembra presa dai film di Argento, ma decapitare una personanon è come decapitare un pupazzo di gomma poco realistico, come accade nel film.
La "battaglia finale" serve solo ad allungare il film, che poteva benissimo finire 20 minuti prima.
Poi ci sono molti di quelli che perlomeno oggi sono considerati stereotipi dell'horror, come chi fa sesso muore, se senti un rumore non andare, non dividetevi, ecc...
Non so se hanno origine in questa pellicola o no, ma io essendo abituato a film come Rosemary's baby non capivo dove cavolo li avessero visti questi horrori con questi stereotipi... ad esempio non ho ancora capito perché dicono che se c'è un nero muore per primo... mah...
Sta di fatto che ha tutti i problemi dello slasher, uno che ti uccide e non sai nemmeno perché, e lo fa per motivi stupidi.
Questa persona uccide a caso, anche i pazzi hanno la loro "razionalità".
Inoltre non c'è un minimo di suspence, ti aspetti fin dall'inizio che moriranno tutti o quasi, potevano anche metterci elementi del thriller per farci sospettare chi fosse l'assassino, anche perché tutto ciò che dicono e fanno i ragazzi non ci serve a niente, è solo un riempitivo prima degli omicidi tra gli omicidi.
E poi le scene di sesso, le ragazze mezze nude, servono solo a compiacere i ragazzi.. che cavolo.
Meglio che non commento il finale dove si parla di Jason... ma che scemenza
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fabal
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lunedì 2 gennaio 2017
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uno" psycho" in salsa teenager
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A Crystal Lake il campo estivo viene riaperto dopo essere stato teatro di efferati delitti, tutti irrisolti, negli anni precedenti. La tradizione non cambia, anzi peggiora: tutti i giovani scout vengono eliminati uno dopo l'altro. Tranne l'unico superstite, che scoprirà l'identità dello spietato killer e la connessione con una tragedia avvenuta in passato nel lago.
Classico del genere horror con protagonisti giovanissimi, apripista di altri teen splatter che avranno molto successo negli anni '80. Ma a differenza di un altro grande classico come Nightmare, la vena orrorifica di Venerdì 13 è molto più pragmatica, immediata e con una sceneggiatura essenziale.
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A Crystal Lake il campo estivo viene riaperto dopo essere stato teatro di efferati delitti, tutti irrisolti, negli anni precedenti. La tradizione non cambia, anzi peggiora: tutti i giovani scout vengono eliminati uno dopo l'altro. Tranne l'unico superstite, che scoprirà l'identità dello spietato killer e la connessione con una tragedia avvenuta in passato nel lago.
Classico del genere horror con protagonisti giovanissimi, apripista di altri teen splatter che avranno molto successo negli anni '80. Ma a differenza di un altro grande classico come Nightmare, la vena orrorifica di Venerdì 13 è molto più pragmatica, immediata e con una sceneggiatura essenziale. Non c'è occultismo, spiriti o mostri: di fatto è un thriller asciutto con un serial killer, tante vittime e nulla più. In questa sua essenzialità, pur con una sceneggiatura elementare, Friday the 13th riesce ad essere efficace e concreto, emozionando con inquadrature serrate negli ambienti, oggetti potenzialmente pericolosi, telecamera mobile che quasi sbatte sugli interpreti.
La figura di Jason con maschera da hockey è postuma, frutto dei disparati sequel prodotti negli anni successivi. Qui vi è invece un classico omicida ossessionato, sostenuto da una, non troppo velata, citazione continua a Psycho, che rende leggermente ruffiano il film di Sean Cunnigham. Colonna sonora molto simile a quella di Herrmann con tanto di sviolinate ritmiche, inquadrature dinamiche che sostituiscono gli occhi dell'assassino e ultimo, ma più importante, la riproposizione dell'identità bipolare con tanto di doppia voce.
Nulla in confronto al capolavoro di Hitchcock, ma, tolto il debole finale, più che godibile e comunque nettamente superiore alla media degli horror low-budget. Anche dei giorni nostri.
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quentin
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sabato 30 gennaio 2016
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un film splatter imperdibile
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Un grande capolavoro dello splatter insieme a Blood Feast. Strabiliante l'idea del "campeggio della morte", solo l'idea di un campeggio in cui c'è un killer in agguato mi attira assai ... nessun horror sul cameggio sarà mai come Venerdì 13. Molto splatter, anche considerato il tempo in cui fu girato, abbastanza sentita la suspense, le kills sono ottime e gli attori hanno saputo fare bene la loro parte, ottima lidea di iserire nel film il grande Kevin Bacon. Un enorme pezzo significarivo nella storia del cinema horror, il campo Crystal Lake ha saputo segnare la storia. Da qui in poi seguiranno tutti i successivi Venerdì 13.
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Un grande capolavoro dello splatter insieme a Blood Feast. Strabiliante l'idea del "campeggio della morte", solo l'idea di un campeggio in cui c'è un killer in agguato mi attira assai ... nessun horror sul cameggio sarà mai come Venerdì 13. Molto splatter, anche considerato il tempo in cui fu girato, abbastanza sentita la suspense, le kills sono ottime e gli attori hanno saputo fare bene la loro parte, ottima lidea di iserire nel film il grande Kevin Bacon. Un enorme pezzo significarivo nella storia del cinema horror, il campo Crystal Lake ha saputo segnare la storia. Da qui in poi seguiranno tutti i successivi Venerdì 13.
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flatout
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venerdì 17 luglio 2015
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capolavoro horror? non credo
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Il primo film di una serie di immeritato successo che sfrutta il clamoroso guadagno al botteghino dei primi film slasher, e che diede una particolare importanza al genere. Tutti potrebbero parlare di una grande innovazione citando questo film, ma in realtà di innovativo non ha assolutamente nulla se si considerano molti horror italiani anni 60 oppure il recente halloween - la notte delle streghe (uscito solamente due anni prima), palese spunto per questa pellicola a cui, a differenza del bellissimo film di carpenter, mancano idea e suspance. Il prodotto di queste due mancanze è solamente noia. Non metto in dubbio che alcune morti siano alquanto fantasiose e che alcune inquadrature (specialmente il preambolo in prima persona del primo omicidio, tra l'altro quasi uguale, ma pensa, all'inizio di halloween) siano molto inquietanti e riescono a non farsi dimenticare.
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Il primo film di una serie di immeritato successo che sfrutta il clamoroso guadagno al botteghino dei primi film slasher, e che diede una particolare importanza al genere. Tutti potrebbero parlare di una grande innovazione citando questo film, ma in realtà di innovativo non ha assolutamente nulla se si considerano molti horror italiani anni 60 oppure il recente halloween - la notte delle streghe (uscito solamente due anni prima), palese spunto per questa pellicola a cui, a differenza del bellissimo film di carpenter, mancano idea e suspance. Il prodotto di queste due mancanze è solamente noia. Non metto in dubbio che alcune morti siano alquanto fantasiose e che alcune inquadrature (specialmente il preambolo in prima persona del primo omicidio, tra l'altro quasi uguale, ma pensa, all'inizio di halloween) siano molto inquietanti e riescono a non farsi dimenticare. Resta comunque, aimè, il migliore dell'interminabile serie (sono riuscito ad arrivare, e sperare, fino al settimo. Sono bravo eh). Questo film di memorabile non ha quasi nulla se non l'alone leggendario e tetro che si è creato negli anni. Non è una bocciatura al 100%, qualcosa di buono lo ha, non lo metto in dubbio, ma di certo non sarà mai un capolavoro ne di genere ne tantomeno del cinema come la maggior parte degli appassionati insinua.
(il voto doveva essere due stellette e mezzo)
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ibracadabra 8
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giovedì 21 febbraio 2013
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friday the 13th.
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il cinema come tante cose,fa 'figli e figliastri,promuove,boccia,acclama o distrugge( parlo di publico xche' la critica non è mai veramente obbiettiva)dico questo perche',se guardiamo questa pellicola " cult gioiellio trash anni 80" (1980), un regista Sean S. Cunningham sconosciuto,è chiaro che ha i suoi difetti tanti,quale i buchi nela sceneggiatura,la recitazione da spot di sotilette kraft,dialoghi banalissimi e effetti speciali da make-up semplicissimo,ma,ma..... sempre funzionante,ha anche i suoi perche',tipo una colona sonora inquitante,una suspence e una tensione non indifferente,una fotografia quasi spettrale con un serial killer che si aggira nel campeggio mietendo vittime in modo atroce, un finale inaspettato,,ove la curiosita' dello spettatore è sempre piu' morbosa, i meriti sono questi, e non son pochi, mettiamoci pure il fatto che ha proposto/lanciato il genere trash,poi copiato da tutti,vedi (SCREAM,HELLRAISER,EC,etc,etc,) quello cmq che volevo dire che se questa pellicola fosse uscita oggi (all'epoca ebbe un grande successo),sarebbe snobbata anche dal publico come ,splatter trash e saga del gia visto.
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il cinema come tante cose,fa 'figli e figliastri,promuove,boccia,acclama o distrugge( parlo di publico xche' la critica non è mai veramente obbiettiva)dico questo perche',se guardiamo questa pellicola " cult gioiellio trash anni 80" (1980), un regista Sean S. Cunningham sconosciuto,è chiaro che ha i suoi difetti tanti,quale i buchi nela sceneggiatura,la recitazione da spot di sotilette kraft,dialoghi banalissimi e effetti speciali da make-up semplicissimo,ma,ma..... sempre funzionante,ha anche i suoi perche',tipo una colona sonora inquitante,una suspence e una tensione non indifferente,una fotografia quasi spettrale con un serial killer che si aggira nel campeggio mietendo vittime in modo atroce, un finale inaspettato,,ove la curiosita' dello spettatore è sempre piu' morbosa, i meriti sono questi, e non son pochi, mettiamoci pure il fatto che ha proposto/lanciato il genere trash,poi copiato da tutti,vedi (SCREAM,HELLRAISER,EC,etc,etc,) quello cmq che volevo dire che se questa pellicola fosse uscita oggi (all'epoca ebbe un grande successo),sarebbe snobbata anche dal publico come ,splatter trash e saga del gia visto. i tempi cambiano.
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alex41
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mercoledì 25 luglio 2012
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un horror che ha fatto scuola
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Un film di intrattenimento, un'attrazione da luna park, diciamo la verità: Venerdì 13, insieme a Halloween, è colui che ha inventato il genere slasher, ovvero film thriller dove il protagonista è un serial killer psicopatico che si ritroverà a uccidere senza pietà le sue vittime. Ma mentre Halloween non era stato concepito inizialmente come un film commerciale, e soprattutto con mezzi adeguati e un cast tecnico all'avanguardia, questo film è un po' il contrario: film realizzato con un budget molto basso, con una sceneggiatura semplice ma piena di colpi di scena, attori sconosciuti (a parte Betsy Palmer e Kevin Bacon) e a scopo commerciale.
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Un film di intrattenimento, un'attrazione da luna park, diciamo la verità: Venerdì 13, insieme a Halloween, è colui che ha inventato il genere slasher, ovvero film thriller dove il protagonista è un serial killer psicopatico che si ritroverà a uccidere senza pietà le sue vittime. Ma mentre Halloween non era stato concepito inizialmente come un film commerciale, e soprattutto con mezzi adeguati e un cast tecnico all'avanguardia, questo film è un po' il contrario: film realizzato con un budget molto basso, con una sceneggiatura semplice ma piena di colpi di scena, attori sconosciuti (a parte Betsy Palmer e Kevin Bacon) e a scopo commerciale. Comunque sia l'atmosfera funziona: la fotografia è inquietante, i momenti di silenzio e suspence prima dell'attacco del killer sono efficaci, e la musica alla Hitchcock è la ciliegina sulla torta. La critica lo ha bocciato, il pubblico lo ha amato. Nel cinema addirittura il pubblico scappava dalla sala quando assisteva alle scene degli omicidi, che a quei tempi avevano un impatto sul pubblico abbastanza forte. Molto bella anche la storia, che nei capitoli successivi si perderà per dare più conto agli omicidi, bravissima Betsy Palmer nel ruolo della madre di Jason (so che la maggior parte di voi saprà chi è quindi su questo personaggio non aggiungo nulla, tranne il finale molto alla "Carrie"). Un film che non invecchierà mai, che ha fatto scuola, e può piacere o no, potete dire che è un film mal riuscito tecnicamente parlando, ma è un cult!
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ciccio benzina
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domenica 27 maggio 2012
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il primo venerdì 13 .
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abbastanza bello ma niente di nuovo nella storia dell'horror . voto : 6.5
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