eugen
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mercoledì 24 agosto 2022
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the agony and the exstasy - convicnente se solo st
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UN'oepra filmica induibbiamente di rilievo come"The Agony and the Exstasy"(Carol Reed, dal romanzo biografico su Michelangelo Buonattori di Irving Stone, screenoplay di Philip Dunne, 1965), megaproduzione USA.GB(Reed era inglese)realizza in temrini se vogliamo anche sfarzosi(ma come fare altrimenti?) la vita di Michelangelo o meglio la sezione deall stessa nella quale il grande artista viene chiamato a Roma da papa Paolo II per realizare(lui che prederiva eswre scultore in pieno piuttosto che dipingere)l'affrewsco della Cappella Sistina, che, come si sa, rimane uno dei capisaldi dell'arte di ogni tempo. Ma il rapporto Michelangelo-Giulio II e'molto difficile, per il carattere autoritario e bellicista del papa e quello, comunque difficile e ombroso del grande artista , che a Roma era considerato troppo vincino ai Medici e appellato "il Fiorentino", anche se era di Caprese presso Arezzo(ma"Aretino"c'i sara'solo Pietro l'Aretino, oiu giovane di una generazione circa).
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UN'oepra filmica induibbiamente di rilievo come"The Agony and the Exstasy"(Carol Reed, dal romanzo biografico su Michelangelo Buonattori di Irving Stone, screenoplay di Philip Dunne, 1965), megaproduzione USA.GB(Reed era inglese)realizza in temrini se vogliamo anche sfarzosi(ma come fare altrimenti?) la vita di Michelangelo o meglio la sezione deall stessa nella quale il grande artista viene chiamato a Roma da papa Paolo II per realizare(lui che prederiva eswre scultore in pieno piuttosto che dipingere)l'affrewsco della Cappella Sistina, che, come si sa, rimane uno dei capisaldi dell'arte di ogni tempo. Ma il rapporto Michelangelo-Giulio II e'molto difficile, per il carattere autoritario e bellicista del papa e quello, comunque difficile e ombroso del grande artista , che a Roma era considerato troppo vincino ai Medici e appellato "il Fiorentino", anche se era di Caprese presso Arezzo(ma"Aretino"c'i sara'solo Pietro l'Aretino, oiu giovane di una generazione circa). Un compolesso due osservazioni, ricordando l'efficacai inteprretativa id Charlton Heston quale Michelangelo e di Rex Harrison nei panni di Giulio II(tra gli altri intepreti Adolfo Celi, Alberto LUpo e un assolutamente irriconoscibile Tomas Milian quale Raffaello Sanzio, Diane Cilento ricpore l'uncio ruolo femminile significativo del e nel film): A)IL film e¿psicologicamente credibile, proprio nel contrasto accennato ma anche proprio seguendo the agony and the exstasy del solo Michenangelo, se possibile... del resto Stone aveva scritto anche su Van Gogh, Darwin, Freud, PIssarro, JackLodnon, tutti personaggi"complessi"; B) Si vede l'imrponta"protestante"del film, per come viene trattata, a meta'dei Sxities, il personaggio del papa Giulio II; un cattolico, in un periodo ancora "conciliare", in cui la riflessione sui documenti conciliari era ancora"fressca" e quindi difficile, non sarebbe stato possibile o quasi, in ambito cattolico, mostrare un papa guerriero e"soldato", anche se storicamente si sapeva che il personaggio aveva tali caratteristiche; venendo pero'il film da una cinematografia piu0"matura"e da un paese(da due, volendo, USA e GB)"amici"per il piano Marshall, la NATO etc., non c'erano stati, evidentemente, problemi. UNa visione storicamente "Matura", una volta tanto, in un paese che nasce dalla totale adesione alla logica occidentale ma anche dalla presenza del Vaticnao, spesso non facilmente(eufemismo)"metabolizzata". Che poi Michelangelo poeta venga citato solo per alcuni versi"minori"e'colpa della scelta biografica oeprata da Stone El Gato
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mondolariano
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martedì 24 maggio 2011
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sfarzoso ma statico
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Trattando la vita di Michelangelo, il film ne ricalca ottimamente la forma: la cura dei particolari, l’amore per il bello, le scenografie e lo sfarzo dei costumi che sembrano rievocare i colori della Cappella Sistina (sebbene durante il banchetto tiri un’aria da antica Roma più che da Roma rinascimentale). Per il resto, manca di sostanza. La dicotomia dell’artista, stretto tra il desiderio di condurre una vita normale e la “condanna” di essere un genio, è solo accennata. Ed essendo il film tratto da una biografia romanzata, l’attendibilità storica non è da prendere come oro colato, specie in alcuni momenti dove è evidente la mano creativa di un romanziere (il Papa che nel mezzo del campo di battaglia si ferma per parlare d’arte con Michelangelo, l’eccessiva confidenza che intercorre tra i due, ecc.
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Trattando la vita di Michelangelo, il film ne ricalca ottimamente la forma: la cura dei particolari, l’amore per il bello, le scenografie e lo sfarzo dei costumi che sembrano rievocare i colori della Cappella Sistina (sebbene durante il banchetto tiri un’aria da antica Roma più che da Roma rinascimentale). Per il resto, manca di sostanza. La dicotomia dell’artista, stretto tra il desiderio di condurre una vita normale e la “condanna” di essere un genio, è solo accennata. Ed essendo il film tratto da una biografia romanzata, l’attendibilità storica non è da prendere come oro colato, specie in alcuni momenti dove è evidente la mano creativa di un romanziere (il Papa che nel mezzo del campo di battaglia si ferma per parlare d’arte con Michelangelo, l’eccessiva confidenza che intercorre tra i due, ecc.). Questi colpi di scena tentano di smuovere una sceneggiatura un po’ statica e Charlton Heston era più adatto nei panni di Mosé. Malgrado tutto, però, resta un buon lavoro che si guarda fino alla fine. C’è anche Tomas Milian nella parte di Raffaello.
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bellissimo!!
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sabato 6 dicembre 2008
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bellissimo!!
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rosanna
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venerdì 5 dicembre 2008
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il tormento e l'estasi
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ottimo film, bravi gli attori
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renato corriero
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martedì 26 giugno 2007
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michelangelo hollywwodiano
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Kolossal di stile hollywoodiano ma con un'ottima interpretazione di Charlton Heston nella parte di Michelangelo e un Rex Harrison più imperatore che papa.
Sappiamo tuttavia che Giulio II° è stato effettivamente un papa guerriero che guidava le truppe nelle guerre, ma Rex Harrison quando era vestito con la corazza ricordava forse troppo il Giulio Cesare di Cleopatra che non un pontefice ed anche quando era vestito da papa sembrava un po' una caricatura. Tuttavia visto fa Hollywood come il tipico papa-re capisce le grandi possibilità di Michelangelo e la valorizza al massimo perdonandogli tutte le offese! Una nota dolce Diane Cilento nella parte delle contessina De Medici. Comunque un buon film piacevole a vedersi.
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pippo
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domenica 4 giugno 2006
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colonna sonora
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qualcuno per caso saprebbe dirmi come trovare la colonna sonora del film?
o perlomeno l'autore delle colonne sonore?
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