annoiata
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mercoledì 10 gennaio 2024
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ho davvero odiato questo film
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Non mi è piaciuto. I personaggi sono scritti in modo orribile secondo me. Anche il ritmo è orribile e odio la trama. Nel complesso, penso che il film non sia bello, ma lo rispetto.
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goruz
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lunedì 30 agosto 2010
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poesia!
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Indescrivibile... io lo vedo così: Juliette cerca il mondo per le strade soffocanti di una città non accorgendosi, navigando sui canali con l'Atalante, di essere già sulle strade del vero mondo in cui si può vivere veramente e non essere delle marionette (significativa a mio giudizio la scena in cui lei guarda le marionette in vetrina, e l'inquadrature da dentro la vetrina fa sembrare che le marionette stiamo camminando in strada sovrapponendosi alle persone). Forse l'unico che capisce veramente è papà Jules, che cerca di riprodurre il mondo nella sua camera con ricordi dei suoi vari viaggi intorno al mondo...
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il cinefilo
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venerdì 23 luglio 2010
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un autentico vertice del cinema romantico
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TRAMA:Il film racconta la vicenda di due giovani sposi,Jean(Jean Dastè)e Juliette(Dita Parlo)che decidono di alloggiare in una barca fluviale chiamata L'ATALANTE e guidata dal rozzo ma simpatico mozzo Père Jules(Michel Simon) ma presto sorgeranno dei gravi problemi...RECENSIONE:Jean Vigo ha realizzato questo film nel 1934 ed è la sua seconda e ultima opera prima della sua morte(il suo film precedente è ZERO IN CONDOTTA)ed è considerato unanimemente(e soprattutto dai "stimatori" della NOUVELLE VAGUE)uno delle massime espressioni cinematografiche del genere romantico.
L'intera pellicola è circondata da un "aura" di incantevole realismo(se si esclude il magnifico squarcio onirico-surreale di Jean in acqua a cercare il volto della sua "bella")e alcuni mirabili piani-sequenza della barca in movimento erano inimitabili all'epoca tra i quali,ad esempio,l'inquadratura finale dall'alto della barca in movimento.
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TRAMA:Il film racconta la vicenda di due giovani sposi,Jean(Jean Dastè)e Juliette(Dita Parlo)che decidono di alloggiare in una barca fluviale chiamata L'ATALANTE e guidata dal rozzo ma simpatico mozzo Père Jules(Michel Simon) ma presto sorgeranno dei gravi problemi...RECENSIONE:Jean Vigo ha realizzato questo film nel 1934 ed è la sua seconda e ultima opera prima della sua morte(il suo film precedente è ZERO IN CONDOTTA)ed è considerato unanimemente(e soprattutto dai "stimatori" della NOUVELLE VAGUE)uno delle massime espressioni cinematografiche del genere romantico.
L'intera pellicola è circondata da un "aura" di incantevole realismo(se si esclude il magnifico squarcio onirico-surreale di Jean in acqua a cercare il volto della sua "bella")e alcuni mirabili piani-sequenza della barca in movimento erano inimitabili all'epoca tra i quali,ad esempio,l'inquadratura finale dall'alto della barca in movimento.
L'argomento principale del film è l'amore,inteso come la più grande "esperienza" che la vita possa offrire agli esseri umani e come esso non deve essere"sprecato"inutilmente.
lo stesso tema verrà posto,in maniera ancora più "radicato" intellettualmente e "intenso" narrativamente,alla base del futuro film LES ENFANTS DU PARADIS(il capolavoro della coppia Marcel Carnè-Jacques Prèvert)ma che,a parte questo importante particolare,non ha nulla a che vedere con l'opera di Jean Vigo.
Oltrepassando ogni possibile discussione sulla possibilità che il tempo possa avere influito pesantemente sulla pellicola oppure,al contrario,è da ritenersi ancora "moderna"(quello del regista è cinema di pura avanguardia stilistica)questo capolavoro è stato un "punto di riferimento" per i registi di mezzo mondo(tra i quali Luis Bunuel)e la sua vena romantica rimane insuperata anche a numerosi decenni di distanza dalla sua realizzazione.
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strangelove'90
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sabato 26 febbraio 2005
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fuori dal mondo
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Così ci si sente quando si è innamorati. E così ci si sente quando si guarda l'atlante di Jean Vigo. Non mi voglio perdere in analisi critiche (non sono bravo a farle), perchè secondo me è inutile (e forse impossibile) tentare di descrivere una poesia (sì, il film è una delle più belle poesie d'amore che abbia mai "visto") metafisica ma comunque realistica (e a volte crudele). Anzi, non dico proprio niente: lascio tutto alle struggenti immagini del film.
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tt
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giovedì 1 gennaio 2004
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tt
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maxs
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ritororno sui propri passi
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La recensione cho ho letto sul Farinotti 2000 sembrava una ripicca nei confronti del film elettivo di ghezzi, definito un film legato al contesto del proprio tempo, che avrebbe perso gran parte della sua vedibilità... nulla di più falso, il buon senso per una volta ha prevalso.
Film realista secondo la lezione poetica che la Francia ha irrimediabilmente dimenticato, ma anche malinconico, clownesco e onirico.
Un po' come i film di fellini, forse tutti i film di fellini messi assieme valgono questo film. forse.
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strangelove
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lunedì 23 luglio 2001
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poesia e amore
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Molti di voi (tutti?) conoscono le immagini della sigla di Fuori Orario.
Forse quasi nessuno ha però visto il film "L' Atalante" di Jean Vigo..
E' un film d' amore,sull' amore...forse il più bel film d' amore che abbia visto.Un film sull' importanza,la forza dell amore.
E' un film dove poesia e realismo viaggiano splendidamente insieme.
Ci si possono trovare delle morali:bisogna accontentarsi di quel che si ha.
E' un film che emana,grazie anche alla protagonista Dita Parlo (anche se non è bellissima),una grande carica erotica.
Jean Vigo era davvero un genio e,grazie a "Zero in condotta" e "L' Atalante", si è guadagnato un posto d' onore nella storia del cinema.Ma spesso penso:è morto a 29 anni( di tubercolosi ),chissà quanti altri capolavori avrebbe realizzato se non moriva in età ancora giovanile.
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Molti di voi (tutti?) conoscono le immagini della sigla di Fuori Orario.
Forse quasi nessuno ha però visto il film "L' Atalante" di Jean Vigo..
E' un film d' amore,sull' amore...forse il più bel film d' amore che abbia visto.Un film sull' importanza,la forza dell amore.
E' un film dove poesia e realismo viaggiano splendidamente insieme.
Ci si possono trovare delle morali:bisogna accontentarsi di quel che si ha.
E' un film che emana,grazie anche alla protagonista Dita Parlo (anche se non è bellissima),una grande carica erotica.
Jean Vigo era davvero un genio e,grazie a "Zero in condotta" e "L' Atalante", si è guadagnato un posto d' onore nella storia del cinema.Ma spesso penso:è morto a 29 anni( di tubercolosi ),chissà quanti altri capolavori avrebbe realizzato se non moriva in età ancora giovanile...però solo vedendo "L' Atalante" già si capisce quanto fosse grande.Merita di essere ricordato il grande Michel Simon.
Ci sono due scene in particolare che sono memorabili...tra le più belle della storia del cinema:Dita Parlo e Jean Dasté (i 2 sposi) che si rigirano ognuno nel proprio letto in preda al mal d' amore e,grazie ad un montaggio parallelo,sembra che stiano facendo l' amore...e la scena ormai mitica acquatica,che voi tutti conoscete...ma,quando la si vede nel contesto del film, fa venire i brividi.
Vedendolo si capisce perchè è stato il film preferito di Bunuel (con Arancia meccanica),Truffaut...e di Ghezzi...eh eh eh.
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(di anonimo)
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