luca scial�
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giovedì 7 febbraio 2013
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la passione instancabile di un rivoluzionario
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Diego è un militante comunista spagnolo residente come rifugiato politico in Francia all'epoca di Franco. La sua è una vita in bilico, fatta di continui viaggi e cambi d'identità. La compagna Marianne lo vorrebbe con sè, ma Diego è sempre pronto a partire con la causa. Ormai non più giovane comincia a scontrarsi con le nuove generazioni del movimento, più violente e impazienti.
Resnais si concede un film politico, la cui riuscita è assicurata dalla sceneggiatura scrittagli da Jorge Semprun, spagnolo esiliato in Francia. Il presente è interrotto da scene future, che ci anticipano quello che Diego dovrà vivere.
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Diego è un militante comunista spagnolo residente come rifugiato politico in Francia all'epoca di Franco. La sua è una vita in bilico, fatta di continui viaggi e cambi d'identità. La compagna Marianne lo vorrebbe con sè, ma Diego è sempre pronto a partire con la causa. Ormai non più giovane comincia a scontrarsi con le nuove generazioni del movimento, più violente e impazienti.
Resnais si concede un film politico, la cui riuscita è assicurata dalla sceneggiatura scrittagli da Jorge Semprun, spagnolo esiliato in Francia. Il presente è interrotto da scene future, che ci anticipano quello che Diego dovrà vivere. La costruzione di alcune sequenze è sublime, come il rapporto sessuale avuto dal protagonista con la giovane Jude o con la sua compagna Marianne. O ancora, ciò che stanno vivendo i suoi compagni arrestati.
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anonimo marxista
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domenica 7 settembre 2008
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alain "di destra" resnais
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"La guerra è finita" è uno dei film francesi più reazionari, anti-rivoluzionari e fascisti mai realizzati (in Francia). Da dimenticare, o da evitare con cura.
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