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Da Mufasa: il re Leone di Barry Jenkins, il prequel del Re Leone versione live action del 2019 diretto da Jon Favreau, ci si aspettava di più sul piano della narrazione e delle emozioni, al di là del trionfo dell'animazione computerizzata.
Si tratta del film che va a rispondere a una domanda che forse nessuno si era posto, e cioè come ha fatto Mufasa, il padre di Simba, a diventare re e a trovarsi come nemico Scar, ma si sa che così funzionano i prequel e così Disney sfrutta il suo immaginario.
Ma sotto la perfezione estetica, il realismo incredibile degli animali, manca la parte più importante: manca il sangue, manca la vita.
È come se ci si fosse preoccupati di più di rendere vero il corpo degli animali più che le loro emozioni, con il risultato di raccontare una storia un po' insipida e sempre dal piano della superficie.
Ricordate il Re Leone originale? L'animazione vintage oggi forse ci sembrerebbe un po' naif, ma sotto c'era cuore, c'era anima. Lontanissimo da questo bel safari fotografico.
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