Leopardi. Il poeta dell'infinito

Da ragazzi penso siamo stati tutti quasi forzati a studiare il grandissimo Leopardi per le sue capacit? letteriare, ma non avevo mai considerato o per lo pi? avuto testi a disposizione per capire l?incontenibile amore che aveva per la vita. Finalmente un approccio umano mai analizzato prima d'ora, l'interpretazione di tutto il Cast veramente credibile e molto umana, mi ha veramente commosso, apprendere che il motore che muoveva Leopardi e la sua poetica non era solo il suo pessimismo o la costante ricerca di felicit? ( troppo spesso negata agli esseri umani), ma un poeta prodigio che desiderava orare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. L?intento di proporre un Leopardi uomo, vittima del suo corpo e delle sue sofferenze fisiche ma spostando l?accento dal suo genio della poesia a una figura pi? brillante, variopinta, trasgressiva e piena di fascino. Nei testi scolastici ci si e`sempre concentrati sulla sua fama troppo legata agli stereotipi della sua malinconia e del suo pessimismo, mentre la serie tv ? stata pronta a ribaltare questi clich? mostrandocelo come un letterato appassionato e pieno di vita. L' aggiunzione dello stretto rapporto che ha con l'amico Ranieri recitata in maniera sublime (da entrambi gli interpetri), la linea sottile di una relazione omosessuale mentre invece del tutto platonica, per me ha veramente protratto l'immensit? della vera amicizia del vero amore tra due esseri umani. Una fiction veramente assorbente, da rivedere per il mio canto. Grazie alla RAI & Sergio Rubini