Marcos Uzal
Libération
Dopo aver visto Merveilles à Montfermeil si ha l'impressione di aver partecipato a una festa un po' folle, con momenti molto divertenti e altri molto concitati. Ma l'irregolarità di questo casino organizzato non impedisce di apprezzare questo film libero e felice di esistere. La sindaca di Montfermeil appena eletta, Emmanuelle Joly (Emmanuelle Béart), decide di mettere in pratica delle idee innovatrici: creare una scuola di lingue, insegnare la matematica in arabo, offrire dei laboratori di "armonizzazione umana", istituire il diritto alla siesta e una giornata del kimono e via dicendo. [...]
di Marcos Uzal, articolo completo (1647 caratteri spazi inclusi) su Libération 13 novembre 2020
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