andrea
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giovedì 20 settembre 2018
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idea di fondo originale, ma troppi cliché.
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Aspettavo da tanti anni un film sullo Slenderman. La storia che si celava dietro questo misterioso personaggio mi ha sempre affascinato, dai racconti ai multipli videogiochi usciti negli ultimi anni. A questo punto mancava solo il film...e quindi non ho esitato un secondo.
Che dire: come dicevo l'dea di girare un film su una leggenda così famosa poteva essere un grande punto di partenza molto originale, sia dal punto di vista della storia (con tutto il rispetto alla vicenda di cronaca accaduta nel 2014 in America) sia anche da un possibile punto di vista psicologico.
Putroppo però il regista Sylvian White non è riuscito a giocare bene le proprie carte: la voglia di girare un film su una delle leggende più intriganti del web e del mondo, ha fatto dimenticare lo sviluppo di una trama e di una sceneggiatura consistente e all'altezza del tema.
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Aspettavo da tanti anni un film sullo Slenderman. La storia che si celava dietro questo misterioso personaggio mi ha sempre affascinato, dai racconti ai multipli videogiochi usciti negli ultimi anni. A questo punto mancava solo il film...e quindi non ho esitato un secondo.
Che dire: come dicevo l'dea di girare un film su una leggenda così famosa poteva essere un grande punto di partenza molto originale, sia dal punto di vista della storia (con tutto il rispetto alla vicenda di cronaca accaduta nel 2014 in America) sia anche da un possibile punto di vista psicologico.
Putroppo però il regista Sylvian White non è riuscito a giocare bene le proprie carte: la voglia di girare un film su una delle leggende più intriganti del web e del mondo, ha fatto dimenticare lo sviluppo di una trama e di una sceneggiatura consistente e all'altezza del tema.
Ad aggravare il tutto subentrano anche i solitì clichè...e qui sono veramente troppi: dal dividersi in mezzo al bosco, al gironzolare di notte. Dall'andare per casa con le luci spente, el cercare la gente da soli...
Insomma il film decade completamente, risultando il tutto già stravisto e prevedibile.
E questo è davvero un peccato perchè poteva essere davvero una grande occasione e creare un buon prodotto: anche perchè le ragazze protagoniste della storia hanno anche offerto una discreta recitazione; ed anche la figura dello Slender Man era riprodotta decisamente bene.
Un'occasione sprecata a cui dare la seconda stella solo per gli ultimi due punti elencati.
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elgatoloco
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giovedì 6 giugno 2019
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complessivamente efficace
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"Slender Man"(Sylvain White, 2018, da storia anche create in Internet e come videogiochi da Erik Knudsen, alias Victor Surge)è una teenager-horror story, indubbiamente, comunque, con momenti di suspense. La presenza dello"smilzo"(così credo si possa rendere in italiano), personaggio inquietante, proprio perché si mostra e appalesa ben poco, "misteriosamente", si mostra in modo non chiaro e scompare, certo "rubando"(facendo scomparire)varie ragazze, decisamente in una chiave tragica, con qualche scarsa possibilitù di "recupero". Più efficace, certamente, quando il personaggio non c'è, ma si manifesta solo con un'ntetrruzione del video visibile sul computer, per esempio, o nelle sequenze nel bosco.
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"Slender Man"(Sylvain White, 2018, da storia anche create in Internet e come videogiochi da Erik Knudsen, alias Victor Surge)è una teenager-horror story, indubbiamente, comunque, con momenti di suspense. La presenza dello"smilzo"(così credo si possa rendere in italiano), personaggio inquietante, proprio perché si mostra e appalesa ben poco, "misteriosamente", si mostra in modo non chiaro e scompare, certo "rubando"(facendo scomparire)varie ragazze, decisamente in una chiave tragica, con qualche scarsa possibilitù di "recupero". Più efficace, certamente, quando il personaggio non c'è, ma si manifesta solo con un'ntetrruzione del video visibile sul computer, per esempio, o nelle sequenze nel bosco. "Slender Man", più ancora di "Freddy Kru"ger"che turbava i sogni, è creatura non tanto onirica quanto informatica, dunque una presenza ambigua (presente-assente)e quindi particolarmente significativa di quel"fantasma"che popolo il fantstico, alla cui base certo è il"Terror Mangament"(Greenberg), la minaccia inudibile-invisibile(la morte, ma anche come essa si preannuncia molto prima), che è più efficace quando, appunto, non si manifesta... l'hanno capito da sempre i grandi scrittori, come Poe, Hoffmann, Bierce, i romanitci francesi, lovecraft, King, filmicamente almeno Hitchcock, Kubrick e ROmero, ma anche aui l'elenco è carente di molti altri nomi... Le attrici, in età molto giovanile, sono brave e belle; scarsa, ma non inesistene, la presenza maschile... El Gato
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