Ci Vuole un Fisico

Un giovane uomo qualunque innamorato di una ragazza che non lo ricambia e gli dà buca ad un appuntamento in ristorante, incrocia una ragazza qualunque cui hanno dato ugualmente buca.
Tema lieve che però si presta ad ogni sorta di sviluppo, per quanto la conclusione sia telefonata ed inevitabile.
Ecco, quando un regista sa fare il regista e gli attori non sono si soliti e purtroppo sempre più frequenti, almeno nel cinema italiano, scappati di casa che parlano ciancicando e si muovono come marionette, anche le trame leggere risultano assolutamente godibili.
Da questa doppia buca si svolge un numero davvero notevole di situazioni affatto verosimili, alcune spassose, cito a caso il colloquio coi passeggeri del pullman turistico che ha dato loro uno strappo, quello dei condomini svegliati tutti dall'incauto, che si interessano immediatamente al caso e danno consigli in vestaglia da camera, l'auto che non parte, la moto che resta senza benzina, il poliziotto scocciato che accoglie la loro denuncia di furto... certo, tutte cose già sentite, nihil novum sub sole, ma presentate con un incastro perfetto ed una levità tale che si finisce per essere delusi da un film che si vorrebbe addiritura più lngo. Non un momento di stanchezza o cadura di tensione, nessun effetto speciale, la vicenda viene vissuta quasi in tempo reale.
Sarebbe ingeneroso definirlo commedia comica, è un bel  prodotto che si gusta con piacere. Non è forse questo lo scopo dei film?
La professionalità paga!
Per il cinema italiano forse c'è speranza, è dai tempi d'oro di Nichetti che non si vedeva qualcosa di nuovo. Ed è tutto dire.