etabeta
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lunedì 18 settembre 2017
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mediocre..
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Se cè un artista in Italia sul quale poter sviluppare con efficacia, bellezza e grande emotività un ottimo film documentario, quello è proprio Pino Daniele.
Il regista si sarebbe dovuto concentrare su due cose: sulla musica, le potenti emozioni che questa dà a chiunque l'ascolti, e sul pensiero dell'artista attraverso le sue parole.
Non ha fatto nè l'una nè l'altra cosa.
Ha preferito lasciar parlare giornalisti di cronaca, psuedo-attori, pseudo artisti locali sconosciuti, e lasciar dir loro cose vacue e insulse, invece di farci capire chi era veramente Pino Daniele, cosa pensava della musica, come è nata la sua musica, come è cresciuto con la musica, come ha pianto con la musica e come ha gioito con la musica.
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Se cè un artista in Italia sul quale poter sviluppare con efficacia, bellezza e grande emotività un ottimo film documentario, quello è proprio Pino Daniele.
Il regista si sarebbe dovuto concentrare su due cose: sulla musica, le potenti emozioni che questa dà a chiunque l'ascolti, e sul pensiero dell'artista attraverso le sue parole.
Non ha fatto nè l'una nè l'altra cosa.
Ha preferito lasciar parlare giornalisti di cronaca, psuedo-attori, pseudo artisti locali sconosciuti, e lasciar dir loro cose vacue e insulse, invece di farci capire chi era veramente Pino Daniele, cosa pensava della musica, come è nata la sua musica, come è cresciuto con la musica, come ha pianto con la musica e come ha gioito con la musica.
Se poi il regista avesse mostrato almeno pezzi live abbastanza lunghi e soprattutto rari, avrebbe realizzato un'opera mediocre.
Ma ha falitto anche in quello, mostrandoci molto di un Pino Daniele degli ultimi 15 anni, che non aveva purtroppo niente più da dire.
Per questo il film non merita a mio parere, nemmeno la mediocrità
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mauridal
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giovedì 23 marzo 2017
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o'tiempo passa e che fa..
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O'tiemp ' restarrà, sicuramente avrebbe detto al futuro un artista della musica come Pino Daniele che invece andando via troppo presto, ci lascia per sempre tutta la sua musica, tutta la sua arte di musicista e cantante come i più grandi della musica di tutti i tempi e di tutte le parti del mondo. La cultura e la vita di Napoli , rivivono nella musica di Pino, come nell'ottimo film di Verdelli, tutti lo chiamano, affettuosamente, dagli amici alle straordinarie masse di pubblico che lo acclamano e lo invocano nei tanti concerti tenuti ovunque. il segreto di Pino ,verrebbe voglia di sapere, ovvero quella dose di alleria e di tristezza,o pucundria, che in effetti ha mescolato nelle canzoni ottenendo una musica veramente di tutti , dai giovani ai vecchi da quelli sistemati bene a quelli diseredati e ai margini.
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O'tiemp ' restarrà, sicuramente avrebbe detto al futuro un artista della musica come Pino Daniele che invece andando via troppo presto, ci lascia per sempre tutta la sua musica, tutta la sua arte di musicista e cantante come i più grandi della musica di tutti i tempi e di tutte le parti del mondo. La cultura e la vita di Napoli , rivivono nella musica di Pino, come nell'ottimo film di Verdelli, tutti lo chiamano, affettuosamente, dagli amici alle straordinarie masse di pubblico che lo acclamano e lo invocano nei tanti concerti tenuti ovunque. il segreto di Pino ,verrebbe voglia di sapere, ovvero quella dose di alleria e di tristezza,o pucundria, che in effetti ha mescolato nelle canzoni ottenendo una musica veramente di tutti , dai giovani ai vecchi da quelli sistemati bene a quelli diseredati e ai margini. Eppoi la città di Napoli, una componente del segreto, una Napoli fisica , materiale, vissuta appieno che, e nel film si vede, viene restituita generosamente a tutto il pubblico che magari non la conosce o meglio si ferma ai luoghi comuni e stereotipati. Dunque una carrellata di emozioni tra immagini e musica e le parole di Pino che arrivano anche dai momenti più personali, da racconti in casa con gli amici i suoi amici musicisti, Senese , De Piscopo,Gragnaniello e tutti gli altri, quelli che ha incontrato con ironia e senso della leggerezza. Tra le figure più incisive, si rivedono i musicisti come Bollani, Clapton come Ezio Bosso, gli attori come Troisi Decaro , non ultima la voce di Claudio Amendola narra di alcuni momenti che vengono proposti come filmati inediti . Un film- viaggio nel Bus, come viaggiavano i musicisti della Band di Pino per i concerti, e rendono perfettamente il clima di alleria e scugnizzeria di tutti loro , compagni di viaggio per un lungo tratto fino alla fermata dove Pino Daniele è sceso. (mauridal)
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enzo70
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giovedì 30 marzo 2017
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il mondo di pino in un lungo e commovente omaggio
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Tutto il mondo di Pino in un lungo, intenso ed emozionante omaggio all’artista napoletano e alla sua musa, Napoli. La storia di un ragazzone che chiedeva sotto al palco di Napoli Centrale se poteva suonare e che passando per un concerto epico a Piazza Plebiscito è arrivato da Via Santa Teresa a suonare con i più grandi chitarristi del mondo. Passando per vicoli e vicarielli, lazzari felici, pulcinella, odori di mare, belle mbriane, cani raccolti dalla strada pensando ad Anna Magnani, ferrybot; dal disagio sociale all’amore, da Masaniello a io per te, Pino ha scritto una pagina fondamentale della storia della musica.
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Tutto il mondo di Pino in un lungo, intenso ed emozionante omaggio all’artista napoletano e alla sua musa, Napoli. La storia di un ragazzone che chiedeva sotto al palco di Napoli Centrale se poteva suonare e che passando per un concerto epico a Piazza Plebiscito è arrivato da Via Santa Teresa a suonare con i più grandi chitarristi del mondo. Passando per vicoli e vicarielli, lazzari felici, pulcinella, odori di mare, belle mbriane, cani raccolti dalla strada pensando ad Anna Magnani, ferrybot; dal disagio sociale all’amore, da Masaniello a io per te, Pino ha scritto una pagina fondamentale della storia della musica. In questo documentario Pino esce con la sua dimensione di uomo, semplice, gentile, e di artista complesso, esigente. Giorgio Verdelli racconta la storia di Pino con uno mosaico di musica, video girati a Napoli e racconti di chi ha vissuto con Pino; la sua band, James Senes, Tullio De Piscopo, Tony Esposito e Rino Zurzulo girano Napoli su un pullman guidato da Enzo De Caro e mentre passano le strade dei ricardi guardano fuori, dal finestrino, Pino è lì, nei mille colori, nelle mille paure di questa città. E poi racconti di Enzo Gragnaniello, di Peppe Lanzetta, disegnano la dimensione più ludica del mascalzone latino in blues. I video delle sessioni con i più grandi chitarristi e musicisti del mondo, Eric Clapton, Pat Metheny, Ezio Bosso, Al Meola, tra gli altri. Il pubblico in sala canticchia, piange, ride, sorride e pensa a Pino che a Napoli ha lasciato il regalo più grande: l’orgoglio e tanta musica da cantare per secoli. O tiemp passa e alla fine del film la sala si alza in piedi e canta, tra le lacrime, Napule è. Grazie Pino per l’ennesima emozione, perché tu lo sai come fa il cuore quando pensiamo a te.
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patpat
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giovedì 20 aprile 2017
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un emozionante viaggio nella musica di pino
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Difficìle non cadere nel malinconico o nel referenziale ma in questo film Pino viene raccontato attraverso la sua musica, la sua Napoli, i suoi amici, senza retorica, senza sbavature. Un bel lavoro fatto, si vede, con amore e passione, ma soprattutto rispetto. Appassionata la partecipazione di Amendola come voce narrante. Forse qualche intervista di troppo, ma nel complesso un omaggio ben confezionato ed emozionante.
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(di etabeta)
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