dariocolombo
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lunedì 28 agosto 2017
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una società priva di anticorpi
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Al di là dei riferimenti specifici alla situazione Russa il film è molto attuale perchè evidenzia come la società occidentale sia priva di adeguati anticorpi vero qualsiasi fondamentalismo religioso. La difficoltà della società occidentale nell’affrontare e vincere il fondamentalismo religioso deriva dal fatto che mentre i fondamentalisti, e quindi il protagonista del film, sono disposti a morire per le loro idee, noi non lo siamo. Il fondamentalista se ne frega del benessere (ed infatti il protagonista distrugge la sua camera, i suoi rapporti sociali ecc…), noi invece siamo disponibili a qualunque compromesso pur di mantenere il nostro status; infatti i benestanti professori e la preside sono disponibili a qualunque compromesso con il fondamentalismo del protagonista compreso il fatto di accettare le più folli dichiarazioni del protagonista.
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Al di là dei riferimenti specifici alla situazione Russa il film è molto attuale perchè evidenzia come la società occidentale sia priva di adeguati anticorpi vero qualsiasi fondamentalismo religioso. La difficoltà della società occidentale nell’affrontare e vincere il fondamentalismo religioso deriva dal fatto che mentre i fondamentalisti, e quindi il protagonista del film, sono disposti a morire per le loro idee, noi non lo siamo. Il fondamentalista se ne frega del benessere (ed infatti il protagonista distrugge la sua camera, i suoi rapporti sociali ecc…), noi invece siamo disponibili a qualunque compromesso pur di mantenere il nostro status; infatti i benestanti professori e la preside sono disponibili a qualunque compromesso con il fondamentalismo del protagonista compreso il fatto di accettare le più folli dichiarazioni del protagonista.
L’unica che si oppone, la professoressa di biologia, è destinata a perdere perchè in larga minoranza e comunque non-fondamentalista.
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fabiofeli
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lunedì 20 aprile 2020
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fare il male a fin di bene
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Sembra solo una fissazione da adolescente quella di Veniamin, (Pyotr Skvortsov), studente liceale russo: non vuole andare in piscina con i compagni di classe, perché trova troppo stimolanti le ragazze in bikini; non si mette il costume da bagno e rifiuta la promiscuità con una di loro che con l’aria di prenderlo in giro in effetti lo corteggia. E’ in una età critica; si sceglie chi si vuole diventare. Veniamin sembra aver scelto: parla come un libro stampato; commenta tutto con i versetti della Bibbia, i 4 Vangeli e gli Atti degli Apostoli. Non ascolta sua madre che vuole riportarlo con i piedi sulla terra; è una donna sfortunata che ha scelto un uomo sbagliato, che si disinteressa di loro dopo il divorzio: la madre vive nel peccato, secondo lui, perché col divorzio ha distrutto quello che Dio aveva unito.
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Sembra solo una fissazione da adolescente quella di Veniamin, (Pyotr Skvortsov), studente liceale russo: non vuole andare in piscina con i compagni di classe, perché trova troppo stimolanti le ragazze in bikini; non si mette il costume da bagno e rifiuta la promiscuità con una di loro che con l’aria di prenderlo in giro in effetti lo corteggia. E’ in una età critica; si sceglie chi si vuole diventare. Veniamin sembra aver scelto: parla come un libro stampato; commenta tutto con i versetti della Bibbia, i 4 Vangeli e gli Atti degli Apostoli. Non ascolta sua madre che vuole riportarlo con i piedi sulla terra; è una donna sfortunata che ha scelto un uomo sbagliato, che si disinteressa di loro dopo il divorzio: la madre vive nel peccato, secondo lui, perché col divorzio ha distrutto quello che Dio aveva unito. La contrapposizione più forte è con l’insegnante di scienze quando costei si avventura sul terreno scivoloso della educazione sessuale e sull’utilizzo dei profilattici per favorire maternità e paternità coscienti. Le carote usate come modelli di falli in erezione scatena l’ilarità degli studenti e scandalizza la attempata preside accorsa per gli schiamazzi. Ancora peggio quando si parla dell’evoluzionismo di Darwin e della innegabile discendenza dell’uomo dalle scimmie. Veniamin si cala in una maschera di carnevale da scimmione per mostrarsi poi teatralmente nudo a tutti per “smascherare la indemoniata”. Anche il colloquio con il pastore ortodosso non favorisce una autocritica nel ragazzo: ovviamente il prete per lui è un opportunista che tira l’acqua al suo mulino; non un vero cristiano, intransigente e giusto come lui. Sembra solo volerlo indurre ad una scelta ecclesiastica. Ma nessuno ha notato che quel secondo nome della insegnante “puzza” di lingua ebraica? Non sono forse proprio gli ebrei, che praticano la circoncisione, i nemici dei cristiani? …
Il testo base del film è di Marius Von Mayenburg. Il film di Kirill Serebrennikov raggiunge un paio di premi al 69esimo Festival di Cannes nella categoria Certain Regard, già ricco di opere eccellenti ed eccezionali di autori vecchi, nuovi e nuovissimi. Non era facile farsi notare tra Loach, Kaurismaeki, Farhadi, Verhoeven, Dolan, i Dardenne, Kore’eda, Mungiu e Puiu, Larrain e Jodorowski, senza contare Bellocchio, Giovannesi e Virzì, e perfino Houda Benyamina che sciorina il suo bellissimo Divines. Già un po’ di anni fa con Summer, ambientato a Leningrado, il regista russo aveva aperto una finestra sugli anni ’80 dei giovani russi persi dietro al rock, sempre più resilienti ai funzionari del PCUS e ai loro tirapiedi, col desiderio di ascoltare brani di rockstar come David Bowie, arrivati come tracce discografiche su radiografie. Qui contrappone il diabolico (è il caso di dirlo) Veniamin alla ragione, alla modernità, con l’integralismo più bieco. Il montaggio è sempre più serrato. Anche l’unico amico vero di Veniamin, già segnato da quel Dio che dona una gamba malformata ad un giovane con desideri omosessuali, conoscerà il suo destino. Ma il male fatto a fin di bene è già storia. Valutazione ***e ½ . FabioFeli.
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elepton
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mercoledì 24 gennaio 2018
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una società di corpi
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Il film con una trama senza nè capo nè coda è un maldestro tentativo infarcito di luoghi comuni di screditare, tramite il protagonista, il messaggio profondo contenuto nella Parola di Dio; questa viene svuotata completamente del suo messaggio d'amore nei confronti dell'uomo, e agitata come una clava inquisitoria in modo da annichilire e schiacciare le persone nei loro comportamenti.
Dei riferimenti all'offerta sublime e gratuita di sè del Figlio di Dio nel sacrificio della croce per l'umanità intera (in modo particolare per i malvagi e i peccatori) non perviene nulla; come nulla viene accennato a proposito della gratuità della grazia, del perdono e del dono dello Spirito Santo datore di vita per coloro che lo invocano .
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Il film con una trama senza nè capo nè coda è un maldestro tentativo infarcito di luoghi comuni di screditare, tramite il protagonista, il messaggio profondo contenuto nella Parola di Dio; questa viene svuotata completamente del suo messaggio d'amore nei confronti dell'uomo, e agitata come una clava inquisitoria in modo da annichilire e schiacciare le persone nei loro comportamenti.
Dei riferimenti all'offerta sublime e gratuita di sè del Figlio di Dio nel sacrificio della croce per l'umanità intera (in modo particolare per i malvagi e i peccatori) non perviene nulla; come nulla viene accennato a proposito della gratuità della grazia, del perdono e del dono dello Spirito Santo datore di vita per coloro che lo invocano . . . ma sarebbero davvero troppe da elencare le argomentazioni da opporre a questo film oltremodo bigotto, moralista, anticlericale e pretestuoso.
Da rimarcare e riconoscere a questa mediocre e mal recitata pellicola, il piccolo merito di avere ancora una volta enfatizzato i più truci e ridicoli atteggiamenti che purtroppo caratterizzano il livello di consapevolezza della ormai stragrande maggioranza di coloro che si professano cristiani e che offrono il fianco a facili critiche e sono impreparati ad argomentare efficacemente i precetti contenuti nel vangelo.
La fede è un incontro, quando diventa un'ideologia produce orrori come qualsiasi ideologia.
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