xcacel
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domenica 7 giugno 2015
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il trionfo della banalità
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Premessa: mi piace il genere catastrofico, anche se un po' inflazionato negli ultimi anni. Ad esempio ho trovato godibile 2012, e non mi è dispiaciuto "L'alba del giorno dopo", anche se a tratti un po' banale. Ma questo "San Andreas", quanto a banalità, li batte tutti. L'idea di base non sembrava male: centrare tutto un film sul "big One", il superterremoto che dicono, prima o poi, colpirà le coste della California, ed in particolare San Francisco. Ma sin dalle prime battute il film non è all'altezza delle aspettative.
Il superpalestrato D.Johnson guida l'elicottero e si occupa di soccorsi, e, primo cliche, sta divorziando dalla moglie e va d'accordo con la figlia, molto meno con il futuro coniuge della ex moglie.
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Premessa: mi piace il genere catastrofico, anche se un po' inflazionato negli ultimi anni. Ad esempio ho trovato godibile 2012, e non mi è dispiaciuto "L'alba del giorno dopo", anche se a tratti un po' banale. Ma questo "San Andreas", quanto a banalità, li batte tutti. L'idea di base non sembrava male: centrare tutto un film sul "big One", il superterremoto che dicono, prima o poi, colpirà le coste della California, ed in particolare San Francisco. Ma sin dalle prime battute il film non è all'altezza delle aspettative.
Il superpalestrato D.Johnson guida l'elicottero e si occupa di soccorsi, e, primo cliche, sta divorziando dalla moglie e va d'accordo con la figlia, molto meno con il futuro coniuge della ex moglie. Nel giro di mezzora, ai primi scossoni, di terremoto, il film crolla su se stesso. Il protagonista si imposseserà di un elicottero della "protezione civile" per uso personale, salverà la moglie unica sopravvisuta da un grattacielo che sta crollando. Riuscirà tranquilamente a mettersi in contatto con la figlia, nel frattempo abbandonata dal cattivo nuovo marito (che, ovviamente, sarà liquidato poco dopo). Arriverà a San Francisco con vari mezzi (elicottero-auto-aereo-paracadute-gommone con tanto di arrampicata dello tsunami). Riuscirà a trovare facilmente la figlia in una città di un milione di persone (San Francisco) pur senza telefono, grazie allo "stesso modo di pensare". Nel frattempo la figlia ovviamente si è consolata con un bel ragazzo incontrato per strada, ed è sfuggita a diversi crolli e devastazioni che a malapena li scalfiscono.
Tra grattacieli che si sfaldano noiosamente e onde anomale, si arriva faticosamente al finale dove la famiglia perfetta si ricongiunge, e, dopo un quasi annegamento con RCP tardiva e miracolosa, vissero tutti felici e contenti. L'ultima scena è rappresentativa della profondità dei dialoghi di tutto il film: La moglie (nel frattempo infatti hanno fatto pace), guardando San Francisco devastata da una collinetta: "E ora, cosa faremo". Risponde il profondo Dwayne, dopo una pausa drammatica: "Ricostruremo tutto". Bandiera americana che si svolge. Titoli di coda.
PS: spero che il big One, se dovesse arrivare, colpisca solo l'edificio della Warner Bros, magari nel giorno in cui D.Johnson va a ritirare il suo assegno...
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(di enigmista12)
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laurence316
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giovedì 27 aprile 2017
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la sagra dell'improbabilità e della retorica
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Fragoroso, frastornante, spettacolare, esagerato, esasperato. San Andreas è tutto questo e molto altro ancora: un catastrofico senza alcuna pretesa se non quella di intrattenere per un paio d’ore un pubblico non troppo esigente e un film d’azione spettacolare con degli effetti speciali digitali spesso veramente eccezionali (la sequenza alla diga di Hoover è probabilmente la più riuscita del film, insieme al prologo), che però inducono presto a stanchezza, continuando persistenti ed ostentati senza soluzione di continuità e con solo un banale gusto per l’eccesso e l’accumulazione, tra grattacieli che si sbriciolano, strade divelte, tsunami giganteschi, motoscafi che sfidano onde alte decine e decine di metri, dighe che si crepano, ecc.
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Fragoroso, frastornante, spettacolare, esagerato, esasperato. San Andreas è tutto questo e molto altro ancora: un catastrofico senza alcuna pretesa se non quella di intrattenere per un paio d’ore un pubblico non troppo esigente e un film d’azione spettacolare con degli effetti speciali digitali spesso veramente eccezionali (la sequenza alla diga di Hoover è probabilmente la più riuscita del film, insieme al prologo), che però inducono presto a stanchezza, continuando persistenti ed ostentati senza soluzione di continuità e con solo un banale gusto per l’eccesso e l’accumulazione, tra grattacieli che si sbriciolano, strade divelte, tsunami giganteschi, motoscafi che sfidano onde alte decine e decine di metri, dighe che si crepano, ecc.
Date le premesse, palesemente si richiede allo spettatore una ferma e ferrea sospensione dell’incredulità, anche se alla lunga il tutto si fa sempre più improbabile, eccessivamente “costruito” ed artificioso: i protagonisti si salvano sempre all’ultimo minuto e, che si siano ritrovati in garage sotterranei bloccati sotto massi di cemento di diversi metri, nel bel mezzo di una pioggia di detriti o in cima ad un grattacielo crollato al suolo, alla fine ne escono quasi sempre praticamente illesi, con giusto (quando è tanto) qualche escoriazione o qualche graffietto.
Ma tutto ciò, al tirar delle somme, fa parte del gioco quando si guarda a questo particolare genere di film, ma il vero problema di San Andreas sono le sequenze tra una devastazione e l’altra, le sequenze meno movimentate in cui i personaggi tragicamente interagiscono tra di loro: complice una sceneggiatura a dir poco banale, ci si trova costretti ad ascoltare dialoghi di tale e cotanta stupidità o mancanza di un minimo di profondità da scivolare ripetutamente nel più involontario ridicolo. E non manca, ovviamente, la finale apologia patriottica e familista, con tanto di bandiera a stelle e strisce e consolatrice e ottimista battutina finale (“Ricostruiremo tutto”, dice l’eroico soccorritore dei vigili del fuoco Ray Gaines, alias Dwayne “The Rock” Johnson). E fu così che, con gran parte della costa occidentale rasa al suolo, vissero felici e contenti.
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santiago81
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martedì 2 giugno 2015
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un buon disaster-movie
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SAN ANDREAS
Ricordate 2012, lo jettatorio e fracassone disaster movie di Roland Emmerich? Uno dei momenti più godibili fu senz'altro la fuga da Los Angeles, fra pezzi di Calfornia che si alzavano come le zolle di San Siro e aerei che facevano lo slalom fra i grattacieli che crollavano.
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SAN ANDREAS
Ricordate 2012, lo jettatorio e fracassone disaster movie di Roland Emmerich? Uno dei momenti più godibili fu senz'altro la fuga da Los Angeles, fra pezzi di Calfornia che si alzavano come le zolle di San Siro e aerei che facevano lo slalom fra i grattacieli che crollavano.
A Hollywood devono aver pensato che fosse una buona idea prendere gli stessi ingredienti, frullarli e farne un film a sé.
Contrariamente a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, il risultato non è poi così disprezzabile.
Diciamo subito che la trama è solo un pretesto, lo spessore dei personaggi è pari a zero (Paul Giamatti è qui al suo minimo) e chi ha scritto i dialoghi meriterebbe la fustigazione sulla pubblica via.
Se si perdonano queste pecche, però, si possono apprezzare i non indifferenti pregi di un film il cui unico scopo è quello di intrattenere.
Il ritmo, complice una lunghezza non eccessiva, si mantiene elevato dall'inizio alla fine; gli effetti speciali sono di ottimo livello (notevole la resa dell'acqua); Dwayne Johnson ci mette impegno ed una certa qualità recitativa; Brad Peyton si dimostra all'altezza di un prodotto dove le scariche di adrenalina sono tutto, si diverte con i piani sequenza (digitali) e dimostra una buona attenzione per lo spettacolo; avrebbe potuto fare qualcosa in più per valorizzare il 3D (comunque discreto), soprattutto avendo a disposizione un oggetto invitante come l'elicottero.
Certo, dovete accettare l'idea che in situazioni dove ogni secondo è prezioso, i personaggi si mettano a filosofeggiare su famiglia, sentimenti, l'universo mondo e il futuro del Milan; non dovete storcere la bocca di fronte alla apparente indistruttibilità di Johnson, roba che, al confronto, Superman e Capitan American gli spicciano casa... ma, in fondo, San Andreas mantiene quello che promette: un divertente giro sulle montagne russe. Se per quelle due ore non pretenderete altro, ne uscirete soddisfatti.
Voto: 7/10
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[+] godibile intrattenimento, spettacolare ma modesto
(di antonio montefalcone)
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dave69
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domenica 14 giugno 2015
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effetti speciali, ritmo, ma quanta banalità ....
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Il classico, banalissimo film catastrofico. Per carità, si può guardare: il ritmo non manca, gli effetti speciali sono giustamente rilevanti, ma quante volte abbiamo già visto la storia del buon maritino che, in barba ad un cataclisma epocale (poco importa se sia un terremoto, una glaciazione, uno tsunami o un asteroide in rotta di collisione con la Terra), deve a tutti i costi riuscire nell'impresa di salvare il proprio matrimonio dalla separazione imminente e nel contempo la vita ai suoi famigliari travolti dagli eventi catastrofici? Va bene che un film può esser interessante anche se segue determinati clichè, ma occorrerebbe avere almeno un pizzico di energia e di inventiva in più per rivitalizzare per non cadere nel "deja-vu".
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Il classico, banalissimo film catastrofico. Per carità, si può guardare: il ritmo non manca, gli effetti speciali sono giustamente rilevanti, ma quante volte abbiamo già visto la storia del buon maritino che, in barba ad un cataclisma epocale (poco importa se sia un terremoto, una glaciazione, uno tsunami o un asteroide in rotta di collisione con la Terra), deve a tutti i costi riuscire nell'impresa di salvare il proprio matrimonio dalla separazione imminente e nel contempo la vita ai suoi famigliari travolti dagli eventi catastrofici? Va bene che un film può esser interessante anche se segue determinati clichè, ma occorrerebbe avere almeno un pizzico di energia e di inventiva in più per rivitalizzare per non cadere nel "deja-vu". Senza contare le molte inverosimiglianze di fondo (la barca che risale l'onda dello tsunami) ... Valido solo per una serata di puro svago, senza troppe pretese. ^_^
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oldboy muzza
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mercoledì 20 aprile 2016
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mediocre, brutto e inguardabile
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Orribile. Quasi irritante che, con budget di tutto rispetto, si riescano a produrre simili mostruose banalità. Un film in buona parte basato e fondato sulle curve, quelle dei muscoli di "The rock" Dwayne Johnson e della procace protagonista femminile, Alexandra Daddario, coppia che fra l'altro avremo il "piacere" di ammirare anche nel reboot di Baywatch di prossima uscita. Lui non manca occasione di far mostra della sua prestanza e lei trova il modo di sfilarsi la camicia e restare con una striminzita canottiera perfino per curare una frattura (!) Sebbene amante del genere catastrofico e abituato a vederne di tutti i colori in quest'ambito (dall'ottimo Io sono leggenda al passabile e nulla più 2012) fatico a trovare le parole per descrivere la bruttezza di questa pellicola.
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Orribile. Quasi irritante che, con budget di tutto rispetto, si riescano a produrre simili mostruose banalità. Un film in buona parte basato e fondato sulle curve, quelle dei muscoli di "The rock" Dwayne Johnson e della procace protagonista femminile, Alexandra Daddario, coppia che fra l'altro avremo il "piacere" di ammirare anche nel reboot di Baywatch di prossima uscita. Lui non manca occasione di far mostra della sua prestanza e lei trova il modo di sfilarsi la camicia e restare con una striminzita canottiera perfino per curare una frattura (!) Sebbene amante del genere catastrofico e abituato a vederne di tutti i colori in quest'ambito (dall'ottimo Io sono leggenda al passabile e nulla più 2012) fatico a trovare le parole per descrivere la bruttezza di questa pellicola. Banale nella trama, debole nello sviluppo e capace nell'impresa di risultare esagerato in una tipologia di film nella quale l'esagerazione dovrebbe risultare la colonna portante. Molto meglio, con tutti i limiti del caso, il Terremoto del 1974. Fa molto cliché parlare di film con un'anima però a volte è proprio questo il problema. Brutto e da non riguardare, assolutamente trascurabile.
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kondor17
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mercoledì 8 luglio 2015
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la terra trema, la trama anche.
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Divertente film apocalittico con ottimi effetti speciali, ma con troppe assurdità. I protagonisti dall'inizio alla fine sono letteralmente investiti da una fortuna sfacciata, che permette loro di fuggire a decine di situazioni senza via di scampo senza neanche un graffio. Ma è nello stile del genere. Che disaster movie sarebbe se i protagonisti ci lasciassero le penne? Sappiamo tutti che quando ci sono cataclismi e tsunami, se non sei Dwayne Johnson o Chuck Norris, mica ti salvi così, cavalcando onde alte 40 metri e precipitando con l'elicottero.
Detto questo, gli attori tutti in parte, ma il regista - e questa è la cosa che mi ha dato più fastidio - fa sparire subito dalla circolazione il nuovo compagno della moglie, presentandolo tra l'altro come un personaggio principale.
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Divertente film apocalittico con ottimi effetti speciali, ma con troppe assurdità. I protagonisti dall'inizio alla fine sono letteralmente investiti da una fortuna sfacciata, che permette loro di fuggire a decine di situazioni senza via di scampo senza neanche un graffio. Ma è nello stile del genere. Che disaster movie sarebbe se i protagonisti ci lasciassero le penne? Sappiamo tutti che quando ci sono cataclismi e tsunami, se non sei Dwayne Johnson o Chuck Norris, mica ti salvi così, cavalcando onde alte 40 metri e precipitando con l'elicottero.
Detto questo, gli attori tutti in parte, ma il regista - e questa è la cosa che mi ha dato più fastidio - fa sparire subito dalla circolazione il nuovo compagno della moglie, presentandolo tra l'altro come un personaggio principale. Un uomo facoltoso ma gentile, che poi viene dipinto come un mostro e liquidato in quattro e quattrotto. Forse il suo cachet prevedeva solo un cameo o forse ha avuto problemi in corso d'opera. Ma così non si fa. Se introduci un personaggio non puoi trattarlo in quel modo. È un'offesa per lo spettatore!
Sempre bravo Paul Giamatti, ma poco sviluppato nel complesso tutto il lavoro del promettente team sismologico, che meritava più spazio ... e il film ne avrebbe guadagnato.
Il finale è in linea col film, leggero e assurdo quanto vuoi, ma ben fatto e godibilissimo. Voto 6/7
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enzo70
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domenica 1 novembre 2015
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la catastrofe è il film
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A Los Angeles è in arrivo un grande terremoto, ma uno di quelli seri, di quelli che fanno la gioia per gli amanti del genere catastrofico. Ma il risultato di questo film è più catastrofico del terremoto, gli effetti speciali non sono per nulla speciali, la sceneggiatura debolissima, le interpretazioni imbarazzanti. In genere in questo tipo di film ci sta una storia ed un grande disastro, qua solo un grande disastro, del tutto insufficiente per giustificare il biglietto, il tempo per vederlo e il film stesso.
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A Los Angeles è in arrivo un grande terremoto, ma uno di quelli seri, di quelli che fanno la gioia per gli amanti del genere catastrofico. Ma il risultato di questo film è più catastrofico del terremoto, gli effetti speciali non sono per nulla speciali, la sceneggiatura debolissima, le interpretazioni imbarazzanti. In genere in questo tipo di film ci sta una storia ed un grande disastro, qua solo un grande disastro, del tutto insufficiente per giustificare il biglietto, il tempo per vederlo e il film stesso. Bocciatissimo.
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linus7
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mercoledì 3 giugno 2015
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ottimo nel suo genere
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Super Mega galattico terremoto sulla faglia di San Andreas. Il film racconta la tragedia dal punto di vista di un padre, segnato da alcuni episodi della sua vita che da tutto se stesso per il bene dela sua famiglia e per portare in salvo i suoi cari.
Effetti speciali ottimi, sospance continua, film che ti tiene incollato allo schermo costantemente. Cast, sceneggiatura, effetti speciali, film veramente ottimo nel suo genere.
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markwalter
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venerdì 29 maggio 2015
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improponibie
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Uno va al cinema per vedere il solito film d'azione con the rock... e non c'è nemmeno quella, ci si aspettano le solite scene ironiche e non ci sono.
Per dare'idea prendete uno a caso dei film di steven seagal, si la storia sarà improponibile, le recitazioni non saranno al top, ma ci si aspetta uno steven seagal che da botte a tutti e da solo sconfigge il mondo intero e quello ci basta.
Qui uno si aspetta the rock che salva tutti, che spacca muri, prende a pugni, e invece non fa nulla, ma allora perchè ingaggiare proprio dwayne johnson, non capisco.
La sceneggiatura è accettabile, anche buona, gli effetti speciali sono fatti bene, su quell'aspetto il film è buono, ed anche le musiche non sono male; ma manca di trama (completamente senza senso), personaggi e azione, personalmente sapevo di andare a vedere un film cosi, ma pur partendo con quell'aspettativa mi ha molto deluso.
[+] ma basta
(di pedro6666)
[ - ] ma basta
[+] sceneggiatura accettabile? mah...
(di duke59)
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gt21
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venerdì 29 maggio 2015
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assolutamente deludente
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Andando a vedere un film del genere sicuramente non si aspetta di vedere un lavoro particolarmente eccelso, ma il classico film d'azione pieno di effetti speciali e carico di adrenalina. Tutto questo grazie in parte anche dalla presenza di Dwayne Johnson, attorno al quale ormai ruota un'immagine di duro, possente e indistruttibile, ma qui lo vediamo inserito in un contesto assolutamente non idoneo all'attore. Lo vediamo in un ruolo in cui a prevalere non è tanto la forza fisica come ci si aspetta, ma un personaggio nel quale prevalgono i sentimenti e il lato interiore.
Anche le aspettative riguardo l'emozione e gli effetti speciali sono disintegrati; il secondo appena dopo pochi istanti di film, dove ci si accorge della bassa qualità degli effetti speciali (ma non tutti sono così, anzi), dove talvolta sono davvero poco curati, tanto da chiedersi: "ma sarà mica un film uscito dalla casa Asylum ?".
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Andando a vedere un film del genere sicuramente non si aspetta di vedere un lavoro particolarmente eccelso, ma il classico film d'azione pieno di effetti speciali e carico di adrenalina. Tutto questo grazie in parte anche dalla presenza di Dwayne Johnson, attorno al quale ormai ruota un'immagine di duro, possente e indistruttibile, ma qui lo vediamo inserito in un contesto assolutamente non idoneo all'attore. Lo vediamo in un ruolo in cui a prevalere non è tanto la forza fisica come ci si aspetta, ma un personaggio nel quale prevalgono i sentimenti e il lato interiore.
Anche le aspettative riguardo l'emozione e gli effetti speciali sono disintegrati; il secondo appena dopo pochi istanti di film, dove ci si accorge della bassa qualità degli effetti speciali (ma non tutti sono così, anzi), dove talvolta sono davvero poco curati, tanto da chiedersi: "ma sarà mica un film uscito dalla casa Asylum ?".
Sul versante adrenalinico ed emozionale anche qui è un buco nell'acqua. Il film è una un'ora e mezza di pura noia. Ma partiamo con ordine.
Il soggetto è veramente banale: terremoti e tsunami si abbattono su una città, e il film prosegue su due binari paralleli, destinati poi a incontrarsi. Da una parte vediamo The Rock e la moglie, e dall'altra c'è la loro figlia. Attraversando ore di terrore i personaggi poi si incontrano nel classico finale buonista hollywoodiano.
La sceneggiatura è mediocre, zeppa di errori e di cliché, i dialoghi talvolta sono imbarazzanti e inopportuni, e le reazioni umane fin troppo irrealistiche. E come non parlare della regia: imbarazzante. Brad Peyton ci prova, crea un film catastrofico, e si suppone pieno di momenti di tensione, ma fallisce miseramente alla base, proprio perché diverse scene "adrenaliniche" sono costruite attorno a banalissimi cliché, che non fanno altro che mettere in evidenza le irrealistiche reazioni dei personaggi.
Un film dunque che delude sotto ogni punto di vista, o quasi. Le uniche cose buone che sono state fatte sono il sonoro e il montaggio sonoro, per il resto non è nulla di eccelso, e si esce dalla sala ormai assuefatti da un film assolutamente improponibile.
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[+] ma basta dire
(di pedro6666)
[ - ] ma basta dire
[+] spezzo una lancia
(di kondor17)
[ - ] spezzo una lancia
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