pascale marie
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domenica 26 gennaio 2014
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la vita è adesso
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Ho trovato il film di Jon Turteltaub molto divertente, ben svolto e la scelta dei quattro mostri sacri del cinema Americano indovinatissima. E' la storia di una amicizia tra quattro svegli ragazzini di un sobborgo di New York che, ormai anziani, si riuniscono dopo 58 anni per festeggiare un addio al celibato. Bill, bello e ricco, decide di voler sposare la sua giovane fidanzata proprio al funerale di un suo amico, il tempo non aspetta, e si dichiara tra lo sbigottimento dei presenti e soprattutto della giovane promessa. Dalla California invita telefonicamente gli amici a raggiungerlo a Las Vegas, posto ideale e unico per divertirsi e rivivere gli anni goliardici di gioventù.
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Ho trovato il film di Jon Turteltaub molto divertente, ben svolto e la scelta dei quattro mostri sacri del cinema Americano indovinatissima. E' la storia di una amicizia tra quattro svegli ragazzini di un sobborgo di New York che, ormai anziani, si riuniscono dopo 58 anni per festeggiare un addio al celibato. Bill, bello e ricco, decide di voler sposare la sua giovane fidanzata proprio al funerale di un suo amico, il tempo non aspetta, e si dichiara tra lo sbigottimento dei presenti e soprattutto della giovane promessa. Dalla California invita telefonicamente gli amici a raggiungerlo a Las Vegas, posto ideale e unico per divertirsi e rivivere gli anni goliardici di gioventù. L'età e gli acciacchi non li fermano, hanno voglia di divertirsi e spassarsela. Sam vive in Florida, è felicemente sposato con una donna ancora piacevole e moderna che gli augura un divertente soggiorno. Archie vive nel New Jersey, ha qualche problema di salute ma è il figlio, troppo premuroso, l'unico ostacolo, perciò gli lascia un biglietto senza specificare dove andrà. Paddy vive a New York, è vedovo da un anno e sente molto la mancanza della moglie, ma ha una giovane vicina che si preoccupa per lui ed è specializzata in zuppe. Sam ed Archie devono insistere un pò per convincerlo a partire, infatti Paddy è ancora offeso con Bill per una vecchia storia ma soprattutto perchè non è andato al funerale della moglie. I quattro arzilli amici si ritrovano così nell'euforia della vita di Las Vegas e non perdono occasioni per spassarsela anzi, si immergono nel divertimento sfrenato tra piscine e casinò. Archie gioca 15mila dollari del suo fondo pensione e inaspettatamente vince 102mila dollari che permetteranno ai quattro "invincibili" amici di alloggiare in una suite d'elite e di esagerare un pò. In discoteca si scatenano con giovani e belle ragazze e Archie in pista dimostra di essere ancora un affascinante ed elegante ballerino. Non si fanno mancare nulla e ad un concorso di Miss in piscina sono la simpatica giuria che ogni concorrente vorrebbe avere. Tra champagne e bottiglie varie, Bill stappa la loro bottiglia che però dopo 40 anni non è più bevibile. Tra Bill e Paddy, per una non più giovane ma intelligente aspirante cantante, riemergono antiche rivalità e concorrenza, ma sarà anche il punto chiarificatore per entrambi e Bill aiutato da Paddy, capisce di non amare la giovane fidanzata e la lascia. Archie rintracciato dal figlio in discoteca, tornerà a casa a fare il nonno e Sam troverà ad attenderlo una moglie ancora innamorata. L'amicizia dei quatro sempre giovani e divertenti amici è solida e si ripromettono altre vacanze insieme. Film da vedere.
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flyanto
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lunedì 27 gennaio 2014
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affrontando bene o male l'inevitabile invecchiamen
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Film in cui si racconta di quattro amici, ormai anziani, che dopo molti anni si rincontrano a Las Vegas in occasione del matrimonio di uno di loro con una ragazza molto giovane. Questa "rimpatriata" diventerà l'occasione per loro di rivivere alcune giornate secondo il modo in cui essi le trascorrevano, sia pure all'insegna di un minor lusso, in gioventù e, cioè, in compagnia, superando gli eventuali vecchi rancori e dedicandosi al puro e semplice divertimento del bere, dell'innocente gioco d'azzardo ed in compagnia di belle e giovani donne. Ma tale incontro soprattutto sarà ciò che determinerà il loro riavvicinamento ed il riscoprire gli antichi legami ed affetti ormai sopiti dalla lunga distanza e dai molteplici anni trascorsi.
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Film in cui si racconta di quattro amici, ormai anziani, che dopo molti anni si rincontrano a Las Vegas in occasione del matrimonio di uno di loro con una ragazza molto giovane. Questa "rimpatriata" diventerà l'occasione per loro di rivivere alcune giornate secondo il modo in cui essi le trascorrevano, sia pure all'insegna di un minor lusso, in gioventù e, cioè, in compagnia, superando gli eventuali vecchi rancori e dedicandosi al puro e semplice divertimento del bere, dell'innocente gioco d'azzardo ed in compagnia di belle e giovani donne. Ma tale incontro soprattutto sarà ciò che determinerà il loro riavvicinamento ed il riscoprire gli antichi legami ed affetti ormai sopiti dalla lunga distanza e dai molteplici anni trascorsi.
Una pellicola dolce-amara ma nel contempo divertente che dà l'occasione a dei bravi attori di impersonare dei personaggi veri e dunque credibili, ognuno dei quali possiede delle proprie caratteristiche, positive e negative, che fanno sorridere lo spettatore che li guarda, comprendendoli e, magari, ritrovandocisi anche un pò.
Certo, la tematica della rimpatriata, dell'amicizia ritrovata nonchè dei rancori superati e degli anni che inesorabilmente passano senza potervisi opporre, non costituiscono una novità al cinema, ma qui, grazie soprattutto alla maestria ed alla padronanza di recitazione di cui godono i quattro attori protagonisti (Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman, e Kevin Kline sui quali si basa tutto il film) ne sortisce un prodotto ben confezionato ed ben eseguito e pertanto assai piacevole da vedere, nonchè riflettere....
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elgatoloco
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martedì 22 settembre 2020
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decisamente un bel film
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Quando si dice"un bel film", spesso si rischia il fraintendimento, in quanto non si sa bene che cosa si intenda con ciò; chiarendo , però , che una commedia è intelligente, tecnicamente ben realizzata sul piano strettamente filmico e segnatamente inerpretativo, non dovrebbe esserci più dubbi. Per"The Last Vegas"(Jon Turteltaub, 2013, screenplay di Dan Vogelman)vale quanto detto, per la performance di 4 grandi"old men", ossia Michael Douglas, Morgan Freeman, Kevin Kline, Bob de Niro, che rendono four great persons, quattro settantenni(suppergiù) tutti più o meno in crisi, dove anche Mary Steenburgen può essere annoverata nel gurppo, per sua esplicita ammissione nel film.
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Quando si dice"un bel film", spesso si rischia il fraintendimento, in quanto non si sa bene che cosa si intenda con ciò; chiarendo , però , che una commedia è intelligente, tecnicamente ben realizzata sul piano strettamente filmico e segnatamente inerpretativo, non dovrebbe esserci più dubbi. Per"The Last Vegas"(Jon Turteltaub, 2013, screenplay di Dan Vogelman)vale quanto detto, per la performance di 4 grandi"old men", ossia Michael Douglas, Morgan Freeman, Kevin Kline, Bob de Niro, che rendono four great persons, quattro settantenni(suppergiù) tutti più o meno in crisi, dove anche Mary Steenburgen può essere annoverata nel gurppo, per sua esplicita ammissione nel film. I quattro"machos"(più o meno, ma...)si muotovno per festeggiare a Las Vegas(ma, appunto, il gioco di parole"Last Vegas"...) il matrimonio del riccone con una donna molto più giovnae. Ma , grazie al cielo, nessun moralismo su questo(i Patriarchi biblici, allora?)ma al contrario un fim gioioco e giocoso anche quando affrontna tematiche più che serie... Da lodare , questo film agrodolce che si muove intelligentemente su tutti e due i registri, anche facendoli convergere e a tratti anche cercando, peraltro con successo, di fonderli... Da lodare il redistra Turteltaub, troppe volte trascurato se non ignorato, per il pregiudizio, di origine tetrale ma anche letterario tout court, pper cui la commeida vine considerata un"genere minore"quasi come s e "La Mandragola"di Machiavelli o "The Twelfth Night or Waht you Will"(La dodicesima notte o quel che volete)di uncle Will(Shakespeare)fossero dabbenaggini... Tra l'latro, se può esser vero che negli ultimi tempi Bob De Niro abbia interpretato dei film"per guadagnare"oppure comunque"per fare", qui no, dato che alterna mimicamente, gestualmente, con lam voce, sentimenti e pernsieri conttrastanti, come peraltro gli altri interpreti citati. Forse troppo"maschile"e"machista"la prospettiva in cui film si colloca e da ci parte, ma tant'è.,., si tratterbebbe di cambiare tutto un paradigma culturale... El Gato
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melvin ii
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lunedì 24 marzo 2014
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attori finalmente
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Last Vegas è un film del 2013 diretto da Jon Turteltaub, con protagonisti Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline.
Il film ha aperto l'edizione 2013 del Torino Film Festival.
Ci sono film che rimangono nella memoria e nel cuore dello spettatore.
Last Vegas, a mio avviso, è uno di questi.
Quattro grandi attori che si confermano tali, nonostante una povera e banale sceneggiatura.
Recitazione d’altissimo livello.
Un film del genere con altri attori, sarebbe stato un inguardabile.
Quattro amici d’infanzia si trovano sessant’anni dopo per un pazzo week end a Las Vegas.
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Last Vegas è un film del 2013 diretto da Jon Turteltaub, con protagonisti Michael Douglas, Robert De Niro, Morgan Freeman e Kevin Kline.
Il film ha aperto l'edizione 2013 del Torino Film Festival.
Ci sono film che rimangono nella memoria e nel cuore dello spettatore.
Last Vegas, a mio avviso, è uno di questi.
Quattro grandi attori che si confermano tali, nonostante una povera e banale sceneggiatura.
Recitazione d’altissimo livello.
Un film del genere con altri attori, sarebbe stato un inguardabile.
Quattro amici d’infanzia si trovano sessant’anni dopo per un pazzo week end a Las Vegas.
Difficile stabilire una graduatoria tra i quattro. Ognuno è perfetto nel ruolo.
Douglas interpreta un” femminaro” impenitente
Freeman è un’ incallito giocatore e grande bevitore
Kline è il riflessivo del gruppo.
De Niro è il “solito” duro.
La recitazione semplice e mai sopra le righe supplisce anche a dei dialoghi scontati.
Un film che vuole raccontare come la vera amicizia esista senza se e senza ma.
Last Vegas andrebbe proiettato nelle scuole di cinema per giovai attori
Lo spettatore capisce la”piccola” differenza tra l’Attore e l’attore italiano.
Last Vegas diverte e si lascia vedere .
Uscendo dalla sala lo spettatore si chiede se un film del genere si possa fare in Italia e con nostalgia cita :Gassman, Tognazzi, Sordi, Volontè, Mezzogiorno..
La speranza che presto si possa coniugare il verbo futuro anche nel nostro cinema.
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