La religiosa |
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Un film di Guillaume Nicloux.
Con Pauline Etienne, Isabelle Huppert, Louise Bourgoin, Martina Gedeck, Françoise Lebrun.
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Titolo originale La religieuse.
Drammatico,
durata 100 min.
- Francia, Germania, Belgio 2013.
- Officine Ubu
uscita giovedì 5 settembre 2013.
MYMONETRO
La religiosa
valutazione media:
3,05
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La più religiosa di tuttedi bedtimedavideFeedback: 554 | altri commenti e recensioni di bedtimedavide |
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lunedì 7 aprile 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La religiosa è a metà tra un film storico e un film di denuncia. Lo scenario è quello della Francia di fine '700, dove famiglie altolocate in rovina sono costrette ad organizzare matrimoni di interesse per risollevare le proprie critiche situazioni economiche, o peggio ancora, a 'vendere' le proprie figlie alla Chiesa. Suzanne è infatti la terza di tre figlie, la quale si ritroverà, costretta dalla propria famiglia,a diventare suora proprio perchè, dopo i matrimoni delle due sorelle, non ci saranno per lei le condizioni necessarie per un matrimonio; la scelta è poi incoraggiata dalla scoperta di essere figlia di un adulterio commesso dalla propria madre, perciò interessi economici legati alla necessità di celare la triste realtà sulla sua condizione spingono la protagonista ad assecondare le scelte dei propri genitori. Ci sono poi tutti i temi legati alla denuncia che i registi più audaci fanno nei confronti del mondo ecclesiastico, contornato da soprusi, rapporti saffici, interessi monetari e ingiustificate accuse di possessioni demoniache. Temi che possono essere decontestualizzati dall'epoca e risultare comunque attualissimi persino ai nostri giorni. Essi porteranno ad una lotta per la libertà che Suzanne intraprende in un contesto in cui questo diritto per molte persone sembra essere utopico (emblematica la scena dell'incontro tra Suzanne e il prete che l'aiuta a scappare, il quale si rivela un'ennesima vittima di questo meccanismo di vocazioni forzate). La sua lotta è quella di poter scegliere, di potersi sottrarre alle attenzioni morbose di una ossessiva Madre Superiora e di poter ottenere una sua famiglia, quella autentica del padre che l'ha generata e che non ha mai saputo della sua esistenza. Tutto questo fa di lei la portatrice di un principio di onestà e coerenza nei confronti di Dio che i veri ecclesiastici nel film sembrano non avere, Suzanne è così onesta che rifiuta categoricamente di prendere in giro il proprio Dio e credere in qualcosa che le è stato imposto, è forse la più cosciente dell'importanza dell'abito monacale, è insomma la più religiosa di tutte in fondo.
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