eugen
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martedì 26 luglio 2022
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remake riuscito, in parte, almeno...
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"Ganbit"(MIchael Hoffman, screenplay di Ehoan e Joel Coen, dal soggetto si SIdney Carroll, dato che questo e'un remake del vecchio"Gambit"di Ronald Neame del 1966)parla della truffa ordita da un grande esperto d'arte britannico e dal suo collaboratore, the mahjor, anziano quanto abile falsario, ai danni del suo insopportabile datore di lavoro, il miliardario Shabandar, facendogli acquistare un falso Monet, con la complicita{ della bella cow.girl texana Puzonwski, che si finge propeitaria di un altro Monet recuperato dal suo antenato ufficlae USA che lo avrebbe recuperato dalla collezione del capo nazista Hernann Go"ring. Decisamente una bella possibilita', che pero'si rivelera'irta di ostacoli, anche perche?a un certo punto Shabandar sostituisce il consulente d'arte con un suo presunto collega, il tedesco Zaidenweber.
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"Ganbit"(MIchael Hoffman, screenplay di Ehoan e Joel Coen, dal soggetto si SIdney Carroll, dato che questo e'un remake del vecchio"Gambit"di Ronald Neame del 1966)parla della truffa ordita da un grande esperto d'arte britannico e dal suo collaboratore, the mahjor, anziano quanto abile falsario, ai danni del suo insopportabile datore di lavoro, il miliardario Shabandar, facendogli acquistare un falso Monet, con la complicita{ della bella cow.girl texana Puzonwski, che si finge propeitaria di un altro Monet recuperato dal suo antenato ufficlae USA che lo avrebbe recuperato dalla collezione del capo nazista Hernann Go"ring. Decisamente una bella possibilita', che pero'si rivelera'irta di ostacoli, anche perche?a un certo punto Shabandar sostituisce il consulente d'arte con un suo presunto collega, il tedesco Zaidenweber. Alla fine, dopo avventure anche"boccaccesche"nell'hotel Savoy, dove e'ospitata(a spese del povero consulenteIla cow girl, la truffa riuscira', dimostrnaod che talora "chi la dura la vince"e chi non si blocca al primo insuccesso ha qualche chance. Decisamente poco del primo film rimane qui, dove al posto di Michael Caine e Shierly Mc Laine sono impegnati Colin Firth e Cameron Diaz(Alan Rickman e¿'Shabandar, Tom Courtneay il falsario, Stanley Tucci il "prepotente"Zaidenweber) , ma in complesso rimane lo spirito della truffa e lo sfotto0ai potenti e ricchissimi che si credono invincibili. mentte un personaggio a suo modo timido e povero ma colto come il protagonista(e idem vale, almneo in parte, per il faalsario) si afferma, trovando anche l'amore. Cio'che invece"stona"almeno come divagazione"estranea al tutto", come elmeneto totalmente decontesutalizzato e'la concorrenza fastidiosa dei giapponesi, dove anche il'"apertura di credito"nei loro confronti appare falsa e comunque peregrina rispetto al"tutto", al contesto, Forse i Coen Brothers, stavolta, hanno avuto troppo poco tempo per scrivere e"allestire"la sceneggiatura. El Gato
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venerdì 11 settembre 2020
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leggerezza
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Ho visto questo film diverse volte e lo rivedo volentieri in quanto scorre veloce e sciolto. Piacevole per trascorrere una serata non impegnativa e per apprezzare la poliedricità di Colin Firth, impeccabile come sempre.
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dario
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lunedì 25 luglio 2016
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delizioso
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Si sente la mano dei Coen (sceneggiatori) in questa commedia deliziosa e ben interpretata (specie da Rickman). Storia esile e scontata, ma ben diretta da un regista che si mette al servizio della stessa.
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enzo70
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mercoledì 14 ottobre 2015
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una commedia carina con un cast stellare
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Una simpatica commedia diretta da Michael Hoffmann che ha avuto la fortuna di avvalersi di un cast straordinario, Cameron Diaz, Colin Firth e Alan Rickman e della scrittura, niente di meno che dei fratelli Coen. Un film di intrattenimento puro, come detto una commedia e niente di più, ma una commedia carina. Il protagonista è un colto conoscitore dell’arte, costretto dalla necessità a fare da consulente ad un arrogante miliardario. La truffa perfetta si basa su un falso, prodotto da un amico di Harry, su cui viene costruita una storia per ricondurlo ad una bella texana, Cameron Diaz. Per il resto il film va da solo, il cattivo perde il suo Monet e le cose vanno al posto loro.
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Una simpatica commedia diretta da Michael Hoffmann che ha avuto la fortuna di avvalersi di un cast straordinario, Cameron Diaz, Colin Firth e Alan Rickman e della scrittura, niente di meno che dei fratelli Coen. Un film di intrattenimento puro, come detto una commedia e niente di più, ma una commedia carina. Il protagonista è un colto conoscitore dell’arte, costretto dalla necessità a fare da consulente ad un arrogante miliardario. La truffa perfetta si basa su un falso, prodotto da un amico di Harry, su cui viene costruita una storia per ricondurlo ad una bella texana, Cameron Diaz. Per il resto il film va da solo, il cattivo perde il suo Monet e le cose vanno al posto loro. Un film gradevole, quanto leggero.
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paolp78
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martedì 26 agosto 2014
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cinepanettone hollywoodiano
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La sceneggiatura è dei fratelli Coen, due mostri sacri del cinema internazionale che piacciono a Cannes, piacciono a Hollywood, piacciono agli amici del bar ... insomma sono proprio bravi.
Il protagonista è Colin Firth, premio oscar, grande attore.
La protagonista femminile è Cameron Diaz che in queste commedie ha sempre funzionato e che in ogni caso soddisfa l'occhio (che vuole la sua parte).
C'è anche un grande attore come Alan Rickman, che è sempre piacevole ritrovare.
Eppure il film è proprio poca cosa.
Parte benino sfruttando un Firth a suo agio nello snob inglese esperto d'arte. Gradevoli i duetti tra Harry ed il Maggiore in perfetto stile british, in stridente contrasto con gli americani (anzi i texani).
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La sceneggiatura è dei fratelli Coen, due mostri sacri del cinema internazionale che piacciono a Cannes, piacciono a Hollywood, piacciono agli amici del bar ... insomma sono proprio bravi.
Il protagonista è Colin Firth, premio oscar, grande attore.
La protagonista femminile è Cameron Diaz che in queste commedie ha sempre funzionato e che in ogni caso soddisfa l'occhio (che vuole la sua parte).
C'è anche un grande attore come Alan Rickman, che è sempre piacevole ritrovare.
Eppure il film è proprio poca cosa.
Parte benino sfruttando un Firth a suo agio nello snob inglese esperto d'arte. Gradevoli i duetti tra Harry ed il Maggiore in perfetto stile british, in stridente contrasto con gli americani (anzi i texani). Le parti migliori sono decisamente le gag "fantozziane" tra Firth (ragionier Fantozzi) e Rickman (megapresidente galattico). Ma finita la prima mezz'ora il film si perde e diventa un pastrocchio senza nè capo nè coda. Per trascinarsi verso un finale scontato si fa ricorso a scenette di quart'ordine che proprio non ti aspetteresti da cotanti attoroni e star hollywoodiane; non scatta neppure il tenero tra i due protagonisti, che forse ci sarebbe stato bene ed avrebbe potuto salvare un po' il finale.
Ha di buono la brevità. Finisce prima di riuscire ad annoiare sul serio.
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peer gynt
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lunedì 4 agosto 2014
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l'inglese in imbarazzo e l'americana fuori posto
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Mediocre commedia che la sceneggiatura dei Coen non è in grado di accendere e che si regge solo sulla buona prova attoriale.
Sagra del già visto (e non solo perché siamo di fronte ad un remake), con tanto di uomo in mutande sul cornicione di un palazzo (quanti ne abbiamo già visti?) e personaggi stereotipati come il tipico inglese messo più volte in situazioni imbarazzanti o la cow-girl texana sempre a suo agio, per quanto fuori posto. L'utilizzo poi di rutti e flatulenze non necessari restituisce l'impressione che gli autori, mancando del tutto di idee nuove, abbiano tirato avanti svogliatamente, vendendo più il nome che il lavoro.
Si può tranquillamente evitare!
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trammina93
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martedì 13 maggio 2014
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tre stelle e mezzo
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E' un film leggero e divertente. Stimo i Coen perchè riescono a cimentarsi in ogni genere di film. 90 minuti scorrono velocemente. Molte gag sono divertenti, tipo la scena all'hotel con Colin Firth in mutande che passa dal cornicione ad ogni stanza e l'addetto dell'hotel lo crede un donnaiolo di alta qualità. Il finale mi è piaciuto molto. Cast molto adeguato e competente. Colin Firth nei panni dello sfigato imbranato, truffaldino mancato ma molto raffinato nei modi di parlare. Alla Diaz stanno sempre bene i ruoli da svampita, qui oltretutto una provinciale sboccacciata molto esilarante accoppiata al personaggio di Firth. Alan Rickman nel ruolo del cattivone straricco di turno e Stanley Tucci con un esilarante accento tedesco.
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E' un film leggero e divertente. Stimo i Coen perchè riescono a cimentarsi in ogni genere di film. 90 minuti scorrono velocemente. Molte gag sono divertenti, tipo la scena all'hotel con Colin Firth in mutande che passa dal cornicione ad ogni stanza e l'addetto dell'hotel lo crede un donnaiolo di alta qualità. Il finale mi è piaciuto molto. Cast molto adeguato e competente. Colin Firth nei panni dello sfigato imbranato, truffaldino mancato ma molto raffinato nei modi di parlare. Alla Diaz stanno sempre bene i ruoli da svampita, qui oltretutto una provinciale sboccacciata molto esilarante accoppiata al personaggio di Firth. Alan Rickman nel ruolo del cattivone straricco di turno e Stanley Tucci con un esilarante accento tedesco. Vale la pena vederlo per farsi due risate.
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ultimoboyscout
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venerdì 21 marzo 2014
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il gambetto degli scacchi.
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Un curatore d'arte un po' nerd decide di truffare un ricchissimo quanto diabolico e dispotico collezionista, vendendogli un Monet rigorosamente falso. Per portare a termine il suo piano si serve di una sciantosa da rodeo americana che si finge ingenua proprietaria del quadro. I Coen, ormai esperti di remake, curano la sceneggiatura rivisitando un classico del cinema di truffa, lasciando la direzione a Michael Hoffman, ex indie americano per la verità non troppo convincente nella circostanza. Colin Firth eredita il ruolo di Michael Caine ma gli da un taglio decisamente diverso, Cameron Diaz quello di Shirley MacLaine , riuscendo a risollevare, almeno in parte, la sua anima di comedienne ultimamente non proprio ben sfruttata.
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Un curatore d'arte un po' nerd decide di truffare un ricchissimo quanto diabolico e dispotico collezionista, vendendogli un Monet rigorosamente falso. Per portare a termine il suo piano si serve di una sciantosa da rodeo americana che si finge ingenua proprietaria del quadro. I Coen, ormai esperti di remake, curano la sceneggiatura rivisitando un classico del cinema di truffa, lasciando la direzione a Michael Hoffman, ex indie americano per la verità non troppo convincente nella circostanza. Colin Firth eredita il ruolo di Michael Caine ma gli da un taglio decisamente diverso, Cameron Diaz quello di Shirley MacLaine , riuscendo a risollevare, almeno in parte, la sua anima di comedienne ultimamente non proprio ben sfruttata. Falsi, veri, doppi giochi, maschere e una truffona sono al centro del film che è un più che discreto remake dal buon ritmo e dai tantissimi imprevisti e contrattempi. L'intreccio funzionicchia, strappa risate qua e la ma non convince del tutto, ma si sa le stangate sul grande schermo hanno un grande fascino e le commedie degli equivoci piacciono sempre. Intrattenimento col garbo tipicamente inglese per un rifacimento con libertà, un giallorosa che punto sulla nostalgia per quella commedia frizzante e buffa al limite dell'imbarazzo, tipica di un bel po' di anni fa, più o meno i tempi del "Gambit" originale di Ronald Neame. Molto buone le interpretazioni (a dirla tutta la parte migliore della pellicola) e qualche gag e situazioni comico-assurde, specie quelle all'interno dell'albergo, per una netta virata al demenziale.
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liuk!
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martedì 24 settembre 2013
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collaudato
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Commedia dalla trama collaudata, riproposta con un ottimo cast ma senza alcuna innovazione che, invece, sarebbe potuta essere utile a dare nuovo slancio al prodotto finale. In ogni caso Gambit diverte e presenta scene veramente esilaranti. Da vedere.
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cenox
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giovedì 20 giugno 2013
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deludente commedia seppur con un buon cast
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Una mezza delusione questo Gambit, che si basa su di un piano di vendetta da parte dell'assistente frustrato del plurimilionario (e piuttosto odioso!) personaggio interpretato da Rickman. Il piano consiste nell'appioppare all'eccentrico riccone, un falso quadro di Monet (la sua ossessione!) facendoselo pagare fior di quattrini (Sterline in questo caso!) con l'aiuto di una complice, ovvero una cow-girl dai modi sguaiati. Il piano più volte sembrerà sull'orlo del fallimento, ma la tenacia del protagonista (Firth) riuscirà ad aggiustare la situazione. Commedia non troppo divertente ed intelligente che a volte scade nel comico mentre altre volte proprio non da spiegazioni (come il famoso critico ed esperto tedesco che non riesce a capire se il quadro è un falso o no.
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Una mezza delusione questo Gambit, che si basa su di un piano di vendetta da parte dell'assistente frustrato del plurimilionario (e piuttosto odioso!) personaggio interpretato da Rickman. Il piano consiste nell'appioppare all'eccentrico riccone, un falso quadro di Monet (la sua ossessione!) facendoselo pagare fior di quattrini (Sterline in questo caso!) con l'aiuto di una complice, ovvero una cow-girl dai modi sguaiati. Il piano più volte sembrerà sull'orlo del fallimento, ma la tenacia del protagonista (Firth) riuscirà ad aggiustare la situazione. Commedia non troppo divertente ed intelligente che a volte scade nel comico mentre altre volte proprio non da spiegazioni (come il famoso critico ed esperto tedesco che non riesce a capire se il quadro è un falso o no...). Si poteva fare un remake decisamente più appropriato!
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