La leggenda del cacciatore di vampiri

E' uno di quei film difficili da digerire a primo acchitto per via della sua natura "ibrida" ma la trama semplice ed efficace ed una regia precisa, fluida e che non lascia nulla al caso, unita ad una sceneggiatura brillante ed una struttura narrativa lineare, ne fanno senza alcuna ombra di dubbio uno dei miglior film vampireschi di tutti i tempi. Il film si configura come il connubio perfetto tra la rivisitazione della presidenza Lincoln e l'ormai visto e rivisto genere vampiresco composti ed inverati in una sintesi perfetta che concilia temi apparentemente antitetici. E se il tutto è condito da effetti speciali in grafica computer di elevata qualità, da una pellicola in cui giocano bene saturazione e contrasto del colore, dal cast di attori poco conosciuti e sorprendentemente capaci di una recitazione formidabile, dalla regia del visionario Timur Bekmambetov, già noto ai più per aver diretto "Wanted - Scegli il tuo destino", e dalla produzione di Tim Burton, il cui tocco conferisce quell'aspetto dark tanto quanto basta, ne consegue un prodotto notevole che non annoia neanche un attimo e che sorprende per la semplicità con cui si struttura per l'intera lunghezza dei suoi 105 minuti permettendo quindi una comprensione immediata (fattore spesso sottovalutato ma FONDAMENTALE) ed una visione molto più che piacevole, lasciando tuttavia spazio a risvolti intriganti che tengono lo spettatore incollato allo schermo. Capolavoro nel suo genere.