Ciao. "The tomorrow series - Il domani che verrà" tratto da una serie di romanzi di John Marsden (Titolo originale "Tomorrow when the war began) racconta la storia di un gruppo di giovani australiani/e i quali, al rientro da alcune giornate trascorse in campeggio, si troverà amaramente proiettato in un inatteso e devastante stato di guerra. Il conflitto è originato dall'improvvisa invasione della loro nazione da parte di forze militari appartenenti a stati che ambiscono allo spazio vitale ed alle risorse del continente/stato austale. Per alcuni aspetti, la trama del film apparentemente si propone quasi in parallelo a quella di una pellicola uscita nel 1984: "Alba rossa" - di John Milius con P.
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Ciao. "The tomorrow series - Il domani che verrà" tratto da una serie di romanzi di John Marsden (Titolo originale "Tomorrow when the war began) racconta la storia di un gruppo di giovani australiani/e i quali, al rientro da alcune giornate trascorse in campeggio, si troverà amaramente proiettato in un inatteso e devastante stato di guerra. Il conflitto è originato dall'improvvisa invasione della loro nazione da parte di forze militari appartenenti a stati che ambiscono allo spazio vitale ed alle risorse del continente/stato austale. Per alcuni aspetti, la trama del film apparentemente si propone quasi in parallelo a quella di una pellicola uscita nel 1984: "Alba rossa" - di John Milius con P. Swayze, C. Sheen, L. Thompson, Powers Boote ed un nutrito stuolo di altre giovani promesse della cinematografia USA d'allora. In quella storia si narravano le vicende di un gruppo di ragazzi USA diventati "partigiani" (il loro gruppop si chiamava Wolwerines) per contrastare le truppe del "Blocco Comunista" che avevano invaso parte degli Stati Uniti. I giovani protagonisti alle soglie dell'età adulta, l'invasione della propria nazione, la cruda ferocia degli invasori, il dramma del combattere altre persone e le riprese di grandi spazi aperti sono gli elementi più appariscenti in comune ad entrambe le pellicole. Le somiglianze si fermano qui... infatti, il film del 1984 ebbe origine seguendo sommariamente i dettami ideologici della contrapposizione al blocco comunista. Il risultato ottenuto fu... una pellicola abbastanza dinamica, tecnicamente valida ma estremamente aleatoria nella sceneggiatura e nei contenuti. "T.T.S.-Il Domani che verrà", invece, mi ha piacevolmente sorpreso, in senso generale. L'ambientazione è situata in una ipotetica cittadina di campagna (Wirrawee) della provincia australiana del Queensland, in prossimità delle Blue Mountains. Il personaggio principale è Ellie Linton, una diciasettenne del luogo che riuscirà a convincere i propri genitori a lasciarle trascorre un periodo in campeggio insieme ad un eterogeneo gruppo di amici ed amiche. In questa fase il regista/sceneggiatore (Stuart Beattie al suo primo film come regista - comunque già sceneggiatore in film come "Collateral", "I pirati dei caraibi", Derailed ecc.) condensa e fornisce una interessante ed efficace descrizione e caratterizzazione dei personaggi coinvolti nella vicenda, in questo aiutato da dialoghi estremamente curati e mai banali - anche quando si tratta di scene e situazioni di "allegerimento". Pur essendo un film incentrato sulle vicende di normali teenagers... alle prese con situazioni fuori dall'ordinario... qui non troviamo gli ormai abusati ed invero insulsi manichini delle consuete produzioni TV e cinematografiche. Questi attori sono stati davvero molto bravi (forse perchè quasi tutti alla prima esperienza cinematografica) sembrano molto spontanei, efficaci e convincenti nel definire i rispettivi personaggi. Inoltre, lo script propone in forma coerente, fluida e per nulla nauseante - per chiarirsi... non come nella saga twilight e roba similare - lo svilupparsi dei rapporti affettivi nel gruppo di giovani, l'ingenuità, la volontà (loro malgrado) di opporsi ad una tremenda situazione e di decidere autonomamente delle loro azioni future. In sostanza... un gruppo di giovani (semplici e molto al di fuori degli amorfi stereotipi normalmente proposti nel cinema contemporaneo) è letteralmente obbligato a prendere il controllo della propria vita in uno dei momenti più complessi della vita stessa fino a definirne gli scopi sotto l'ombra della più assoluta incertezza in un domani più che nebuloso. Oltre a concordare con quanto recensito da M. Gandolfi, mi sento di affermare che il regista/sceneggiatore abbia fatto davvero un buon lavoro, assecondato dalle ottime performance del cast principale. Sono da evidenziare alcune riprese e la fotografia che traggono spunto, molto chiaramente, da film come "Australia". Inoltre, risultano molto piacevoli il montaggio, il ritmo narrativo e gli inserimenti di scene di "alleggerimento della tensione" ad esempio... quella che vede coinvolta Fiona "fi" (Phoebe Tonkin) quando, per la prima volta in vita sua, prova maldestramente a spaccare una finestra. Riassumendo con due aggettivi la mia impressione su questo film: bello e gradevolissimo. Pellicola che a mio avviso è ben dosata in tutte le sue parti con una particolare componente di contenuti e messaggio che mi appaiono non schematici, volutamente non ancorati a troppi clichè e senza la volgarità di fondo frequentemente impiegata per dare "un tono" alle scene quando ci si trova in assenza di valide idee creative. In definitiva, un film davvero da vedere e capace di soddisfare molti palati cinematografici. Se si tratta dell'inizio di una possibile saga (vedasi la sofferta narrazione retrospettiva di Ellie e l'ultima scena del film) in questo specifico caso, chi ben comincia....! Buona visione e saluti a tutti
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