|
|
alespiri
|
domenica 16 maggio 2010
|
soldini fa tremare le nostre emozioni.
|
|
|
|
Soldini, regista vagamente surreale, ci spiazza con un film estremamente vero ed attuale. Vero non solo nella tematica della precarietà dei sentimenti in relazione alla precarietà della condizione sociale, ma anche nell'espressione emotiva degli avvenimenti.
Siamo nella periferia milanese dove la nebbia non è più fisica ma avvolge la relazione tra Alessio e Anna, fatta di abitudini, di cene con gli amici programmate in date fisse, di difficoltà economiche, di week end strappati alla monotonia di un esistere che non assomiglia più al vivere. Alessio è un uomo buono annegato in un sentimento in cui da tutto per scontato e guarda alla sua vita come ad un susseguirsi di eventi sempre uguali.. In casa sa fare tutto tranne che vedere le assenze emotive di Anna, la sua compagna, che avverte vibrazioni nuove ad una festa in cui conosce Domenico.
[+]
Soldini, regista vagamente surreale, ci spiazza con un film estremamente vero ed attuale. Vero non solo nella tematica della precarietà dei sentimenti in relazione alla precarietà della condizione sociale, ma anche nell'espressione emotiva degli avvenimenti.
Siamo nella periferia milanese dove la nebbia non è più fisica ma avvolge la relazione tra Alessio e Anna, fatta di abitudini, di cene con gli amici programmate in date fisse, di difficoltà economiche, di week end strappati alla monotonia di un esistere che non assomiglia più al vivere. Alessio è un uomo buono annegato in un sentimento in cui da tutto per scontato e guarda alla sua vita come ad un susseguirsi di eventi sempre uguali.. In casa sa fare tutto tranne che vedere le assenze emotive di Anna, la sua compagna, che avverte vibrazioni nuove ad una festa in cui conosce Domenico. Sposato, due figli, moglie esasperata a carico per la precarietà lavorativa e l’indolenza di lui.
Le vite di Anna e Domenico s’incoceranno senza speranza rubando momenti di passione al grigiore esistenziale di vite troppo tese alla sopravvivenza a scapito dello slancio emozionale; prigioniere di un’assuefazione che non fa pensare.
Straordinari la Rohrwacher e Favino nelle loro fughe amorose finite in un Motel che lascia preludere ricorsi storici di una passione che al momento acceca e che dopo ci lascia più lucidi che mai nel vedere quello che non avevamo il coraggio di guardare. Bravissimo Battiston nel cucirsi addosso un personaggio di un’ostinata tenerezza che saprà dire ad Alba poche parole, aperti gli occhi: “ti lascio il tempo di capire”.
Soldini non vede moralismi né ci fa propendere per scelte emotive giuste o sbagliate ma osserva con profonda attenzione l’evolversi degli affetti e delle passioni; come uno spettatore seduto in sala a guardare, entra nelle nostre verità mettendo a nudo i nostri disagi emotivi, la precarietà del sentimento, sia pur vero, ma che come una parabola sempre uguale, declina nell’abitudine se non si ha il coraggio di rompere gli schemi e di seguire ed accogliere ogni evolversi dell’emozione.
Un film di rara sensibilità che raggiunge vertici altissimi nel descrivere col silenzio della protagonista(Alba, la Rohrwacher),il coraggio della sua scelta in direzione di se stessa. Guardando fuori dalla finestra, all’alba di un nuovo giorno, donne prese dal lavoro di tutte le mattine iniziano la loro giornata forti, determinate, da sole. Siamo in Egitto. Lei è in fuga d’amore con Domenico che le chiede di viversi il presente e che per il “domani si vedrà”. Qui il punto di domanda del titolo del film viene fuori in tutta la sua potenza per cui il “cosavogliodipiù” diviene un consapevole “cosavogliodipiù?”. Il resto è racchiuso nello struggente finale, negli occhi di lui felice. Negli occhi di lei, decisa.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a alespiri »
[ - ] lascia un commento a alespiri »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
francesco giuliano
|
sabato 5 giugno 2010
|
l’eros è rivoluzionario!
|
|
|
|
Uno sguardo fulmineo, insignificante, banale scuote inconsapevolmente i sentimenti, ritenuti fino a quel momento saldi, di un uomo e una donna, li sconvolge, li spinge ad incontrarsi senza una motivazione razionale, senza un pretesto giustificatorio, senza un alibi consolatorio.
Lui è un padre di due figli con una bella moglie che gli vuole bene, mentre Lei convive con un uomo che la adora e l’accontenta in tutto e per tutto. Sonofelici. Apparentemente? Forse?
Eppure si cercano e scoprono di desiderarsi a vicenda. Si amano.
Cosa li spinge a incontrarsi e a manifestare senza pudore alcuno l’innamoramento incontrollato e incontrollabile che l’una manifesta per l’altro, senza pudore, senza un attimo di esitazione, senza un barlume di incertezza? Né lui né lei potrebbero trarre giovamento dalla nascente relazione amorosa.
[+]
Uno sguardo fulmineo, insignificante, banale scuote inconsapevolmente i sentimenti, ritenuti fino a quel momento saldi, di un uomo e una donna, li sconvolge, li spinge ad incontrarsi senza una motivazione razionale, senza un pretesto giustificatorio, senza un alibi consolatorio.
Lui è un padre di due figli con una bella moglie che gli vuole bene, mentre Lei convive con un uomo che la adora e l’accontenta in tutto e per tutto. Sonofelici. Apparentemente? Forse?
Eppure si cercano e scoprono di desiderarsi a vicenda. Si amano.
Cosa li spinge a incontrarsi e a manifestare senza pudore alcuno l’innamoramento incontrollato e incontrollabile che l’una manifesta per l’altro, senza pudore, senza un attimo di esitazione, senza un barlume di incertezza? Né lui né lei potrebbero trarre giovamento dalla nascente relazione amorosa. È l’eros che si manifesta subdolamente, improvvisamente, immotivatamente in apparenza, e li spinge, come un grave sottoposto alla legge di gravità, ad avviare una rivoluzione in cui sono coinvolti solo e soltanto loro due. Né lui né lei riescono a contrastare questo moto rivoluzionario, che annulla qualunque razionalità. Cercano disperatamente di farlo ma non ci riescono. Soltanto la consapevolezza che non può esserci uno sbocco porta alla scelta obbligata della separazione definitiva. Un ben film, ben diretto con attori protagonisti bravissimi. Francesco Giuliano
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a francesco giuliano »
[ - ] lascia un commento a francesco giuliano »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
vince mas
|
venerdì 7 maggio 2010
|
vita liquida e precaria
|
|
|
|
Periferia di Milano, periferia dell'anima. Questi i contorni del paesaggio dove si muove il sentimento clandestino di un'assicuratrice annoiata per un addetto al catering incapace di spogliarsi dei panni e dei doveri di marito. La momentanea e forse casuale leggerezza dell'uomo (sempre leggero quando ha poco da perdere) cattura l'attenzione della donna, asfissiata dalla dolcezza da bradipo del suo ingenuo compagno. Mani di fata nel ridar vita agli oggetti rotti, materasso emotivo che anestetizza la vita della compagna. Vita precaria, tenuta a galla da piccoli riti fatti di cene con amici, pranzi domenicali e immersioni nel liquido amniotico dell’evasione. Bravissima Alba Rhorwacher nella morbida interpretazione di tutte le facce (con un po' di doppio mento da schiscetta pesante) del tran tran quotidiano, che si deformano e si affilano sotto i colpi possenti del desiderio di un Favino angoloso.
[+]
Periferia di Milano, periferia dell'anima. Questi i contorni del paesaggio dove si muove il sentimento clandestino di un'assicuratrice annoiata per un addetto al catering incapace di spogliarsi dei panni e dei doveri di marito. La momentanea e forse casuale leggerezza dell'uomo (sempre leggero quando ha poco da perdere) cattura l'attenzione della donna, asfissiata dalla dolcezza da bradipo del suo ingenuo compagno. Mani di fata nel ridar vita agli oggetti rotti, materasso emotivo che anestetizza la vita della compagna. Vita precaria, tenuta a galla da piccoli riti fatti di cene con amici, pranzi domenicali e immersioni nel liquido amniotico dell’evasione. Bravissima Alba Rhorwacher nella morbida interpretazione di tutte le facce (con un po' di doppio mento da schiscetta pesante) del tran tran quotidiano, che si deformano e si affilano sotto i colpi possenti del desiderio di un Favino angoloso. Gli amanti si scrostano frementi dall’armatura rigida del quotidiano. I corpi flessuosi che si avvinghiano nello squallore del Motel diventano marionette sul palcoscenico della vita, dove la clandestinità perde fascino e lascia intravedere l’abisso dell’abitudine che si farà. Fuori dai neon e dalla velocità impazzita dell’hinterland milanese, nella luce di un oriente esotico e vicino, il cuore si sintonizza di nuovo sul ritmo lento e sicuro del sentimento “di casa”. Soldini è perfetto nel sottrarre materia e immagini ad una vita liquida che sfugge dalle mani dei suoi protagonisti. Precisione tagliente della camera che segue da vicino personaggi e paesaggi cogliendo il nonsense di una vita riempita da conti, bollette, lavoro e ore cedute alla noia.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a vince mas »
[ - ] lascia un commento a vince mas »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
m.d.c
|
giovedì 6 maggio 2010
|
favino e rohrwacher amanti senza domani
|
|
|
|
Se la vita ci anestetizza allora meglio farsi incenerire dalla passione, anche se vissuta per una sera a settimana in una camera ad ore di un motel sulla provinciale. Con Cosa voglio di più lo schivo e altalenante Silvio Soldini tenta di spingersi nei misteri del vortice amoroso proponendoci l'impiegata Alba Rohrwacher e l'addetto alla ristorazione P. Favino intenti a tradire, rispettivamente, il soporifero e rassicurante compagno Giuseppe Battiston e la grigia moglie Teresa Saponangelo.Gli incontri sessuali tra i due da famelici si trasformano ben presto in scontri emotivi per l'impossibilità (anche economica) di vedersi di più e meglio. Entrambi capiscono che li unisce qualcosa che va al di là di un compulsivo bisogno sessuale ma il grigiore quotidiano incombe, sottoforma di un matrimonio con prole per lui e di una monotona ma accogliente tranquillità domestica per lei.
[+]
Se la vita ci anestetizza allora meglio farsi incenerire dalla passione, anche se vissuta per una sera a settimana in una camera ad ore di un motel sulla provinciale. Con Cosa voglio di più lo schivo e altalenante Silvio Soldini tenta di spingersi nei misteri del vortice amoroso proponendoci l'impiegata Alba Rohrwacher e l'addetto alla ristorazione P. Favino intenti a tradire, rispettivamente, il soporifero e rassicurante compagno Giuseppe Battiston e la grigia moglie Teresa Saponangelo.Gli incontri sessuali tra i due da famelici si trasformano ben presto in scontri emotivi per l'impossibilità (anche economica) di vedersi di più e meglio. Entrambi capiscono che li unisce qualcosa che va al di là di un compulsivo bisogno sessuale ma il grigiore quotidiano incombe, sottoforma di un matrimonio con prole per lui e di una monotona ma accogliente tranquillità domestica per lei. Il redde rationem si consuma dopo l'ennesima fuga, questa volta per un breve finesettimana sotto il sole cocente d'Egitto, davanti al nastro trasportatore dei bagagli dell'aereoporto che scorre inesorabilmente come le lancette di un orologio, quasi a voler scandire gli ultimi palpiti di una storia senza più futuro (almeno per la donna). Soldini tenta di far immergere lo spettatore in questa trama di vita vissuta e di torrido slancio passionale mancando però di spessore sia sul fronte della rappresentazione, veristica ma monocorde e, soprattutto, su quello allusivo. Il furore carnale dei due, che non divampa affatto in modo immotivato, ha delle precise connotazioni sociologiche e ambientali che invece di caratterizzare la messinscena la frenano, congelandola in una specie di sottovuoto descrittivo senza nessun fascino. E in assenza di un'espediente drammaturgico o di un'invenzione della regia, che si limita solo al puntiglio realistico, la storia si adagia su una scansione di piccole ovvietà che si dissolvono alla comparsa dei titoli di coda. Anche lo scioglimento finale, che vorrebbe essere struggente, risulta troppo somigliante a quello di altre storie amorose descritte con ben altra incisività (viene in mente il misconosciuto e bellissimo Mademoiselle di P. Lioret), relegando lo sforzo narrativo di Soldini nel limbo del già visto. Matteo De Chiara
[-]
[+] errata corrige
(di m.d.c)
[ - ] errata corrige
[+] eppure
(di sifossefoco)
[ - ] eppure
[+] commento?
(di angelo1)
[ - ] commento?
[+] "emozionare"
(di silvana82)
[ - ] "emozionare"
[+] su "mademoiselle"
(di francesco2)
[ - ] su "mademoiselle"
|
|
|
[+] lascia un commento a m.d.c »
[ - ] lascia un commento a m.d.c »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
sognatrice
|
martedì 28 settembre 2010
|
emozionante
|
|
|
|
L’ultimo film di Silvio Soldini è molto lontano dallo stile di Pane e Tulipani, il regista del surreale e delle favole questa volta si è cimentato in qualcosa di molto più realistico. La storia è quella di Anna e Domenico, interpretati da Alba Rohrwacher e Pierfarncesco Favino.
I due hanno rispettivamente un compagno, lui in particolare è sposato con due figli, si innamorano perdutamente ed iniziano un’appassionata storia d’amore, ostacolata dalla responsabilità della famiglia e dalle difficoltà economiche.
Pur essendo banale la storia, possiamo trovare un parallelismo tra la precarietà dei rapporti sentimentali e quella sul lavoro. Non a caso il regista analizza, non la storia d’amore, ma il contesto che la circonda e il modo in cui il quotidiano può influenzare le scelte di una persona al punto da mettere da parte la propria felicità.
[+]
L’ultimo film di Silvio Soldini è molto lontano dallo stile di Pane e Tulipani, il regista del surreale e delle favole questa volta si è cimentato in qualcosa di molto più realistico. La storia è quella di Anna e Domenico, interpretati da Alba Rohrwacher e Pierfarncesco Favino.
I due hanno rispettivamente un compagno, lui in particolare è sposato con due figli, si innamorano perdutamente ed iniziano un’appassionata storia d’amore, ostacolata dalla responsabilità della famiglia e dalle difficoltà economiche.
Pur essendo banale la storia, possiamo trovare un parallelismo tra la precarietà dei rapporti sentimentali e quella sul lavoro. Non a caso il regista analizza, non la storia d’amore, ma il contesto che la circonda e il modo in cui il quotidiano può influenzare le scelte di una persona al punto da mettere da parte la propria felicità. Sebbene questo film sia molto più vicino alla realtà mantiene comunque i tratti tipici di Soldini. Infatti il regista tende spesso a mostrare scene di un gruppo di amici intorno a un tavolo, che parlano mangiano e si divertono, oppure scene familiari. Anche il linguaggio è spesso dialettale e confuso, come nella realtà quando le parole si accavallano e si sente un brusio di voci.
La famiglia viene analizzata come se fosse una prigione, uno schema fisso dal quale non si riesce ad uscire oppure si ha paura di uscire. In questo è molto simile a pane e tulipani, dove però vediamo una donna capace di prendere in mano la sua vita e dire basta.
La Rohrwacher riesce, a sorpresa, a vestire i panni dell’amante focosa a letto, dimostrandosi credibile nel ruolo di donna appassionata. È sicuramente diversa dai ruoli drammatici in cui l’abbiamo vista in passato. Favino è qui un pò messo in secondo piano e non mostra le sue grandi doti di attore cinematografico. Interessante anche la scelta del titolo che pone allo spettatore una domanda importante e cioè: cosa si può voler desiderare di più nella vita quando si ha già tutto?
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a sognatrice »
[ - ] lascia un commento a sognatrice »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mrs hide
|
martedì 18 gennaio 2011
|
e i bamboccioni si sposano
|
|
|
|
Deludente, ma un film di Soldini non me lo perdo mai. Gli attori erano nella parte, ma alcuni hanno recitato al di sotto del loro standard, primo fra tutti Battiston, che è un ottimo attore e forse la sceneggiatura non gli ha dato il dovuto spazio. Anche Favino ha fatto di meglio in passato. La Saponangelo è sempre perfetta. Ma... la Rohrwacher è stata splendida (e solo la sua immancabile bravura riesce a farti ricordare un cognome quasi impossibile). La storia è banale quanto vera e viceversa, e non appassiona proprio perché l'amour fou avrebbe richiesto un altro finale, tipo la Signora della porta accanto; per converso il 'vero amore' sarebbe stato più interiorizzato e meno focoso (scene di sesso troppo lunghe, al limite del porno soft), tipo i Ponti di Madison County.
[+]
Deludente, ma un film di Soldini non me lo perdo mai. Gli attori erano nella parte, ma alcuni hanno recitato al di sotto del loro standard, primo fra tutti Battiston, che è un ottimo attore e forse la sceneggiatura non gli ha dato il dovuto spazio. Anche Favino ha fatto di meglio in passato. La Saponangelo è sempre perfetta. Ma... la Rohrwacher è stata splendida (e solo la sua immancabile bravura riesce a farti ricordare un cognome quasi impossibile). La storia è banale quanto vera e viceversa, e non appassiona proprio perché l'amour fou avrebbe richiesto un altro finale, tipo la Signora della porta accanto; per converso il 'vero amore' sarebbe stato più interiorizzato e meno focoso (scene di sesso troppo lunghe, al limite del porno soft), tipo i Ponti di Madison County. Qui non si tratta di una storia di amore ma di una storia di soldi. Se ci fossero stati i dinè, i nostri due avrebbero lasciato senza grande imbarazzo le vecchie famiglie per costruirne un'altra, che forse non sarebbe durata a lungo, ma questa è un'altra storia. Il tema è questo, ma non è adeguatamente sviluppato, tant'è che nella maggior parte dei commenti l'argomento viene appena sfiorato. In altri tempi l'impedimento era lo 'scandalo' , oggi, che tutti vanno a letto con tutti anche sul primo pianerottolo a disposizione, non ci si separa perché non si può lasciare l'appartamento in cui si vive. Come dire, i bamboccioni prima non lasciano i genitori, poi non lasciano i coniugi. Ma per tornare alla regia di Soldini, che forse dovrebbe essere al centro di questo commento, beh, l'ho trovata 'sporca', così come il suono in presa diretta renderà anche 'realistica' la faccenda, ma ti pare quasi di essere una passante che coglie per caso una conversazione piuttosto (nel senso corretto di invece) che uno spettatore di fronte a un lavoro artistico. Alla prossima di Soldini, sperando per il meglio. Mrs Hide
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a mrs hide »
[ - ] lascia un commento a mrs hide »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
tommasoliguori50
|
domenica 23 gennaio 2011
|
il cinismo ingenuo della normalità
|
|
|
|
Film doloroso nella sua normalità.
Non c'è enfasi, dramma, poesia nemmeno nell'adulterio.
Non si narra il disagio dell'intelligenza, nè quello sociale.
Solo una drammatica, inconsapevole realtà, senza presente e senza futuro,
Il tutto senza nemmeno la cristiana carità dell' ironia.
|
|
|
[+] lascia un commento a tommasoliguori50 »
[ - ] lascia un commento a tommasoliguori50 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
gianp2
|
martedì 10 gennaio 2012
|
splendido racconto di una storia normale
|
|
|
|
Storia normale, di persone normali. Due coppie come tante, con la noiosa routine del lavoro, dei figli, delle amicizie, dei legami parentali. Una scossa nel grigiore della vita è la subitanea passione fra i due protagonisti principali. Quindi niente di eccezionale. Ma non c'è bisogno di vicende mirabolanti per fare un buon film, anzi un ottimo film. Quando tutto è raccontato ed interpretato con minuzia, con attenzione senza sbavature e senza retorica. Bravissimi gli attori in particolare la coppia Battiston-Rohrwacher.
|
|
|
[+] lascia un commento a gianp2 »
[ - ] lascia un commento a gianp2 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
diegot
|
domenica 17 ottobre 2010
|
bel film peccato per la protagonista
|
|
|
|
Inizio piatto quasi noioso, il compagno della protagonista che non sembra nè carne nè pesce, e lei ,la bionda protagonista ha rovinato davvero quello che sarebbe stato un bel film. che in alcuni casi potrebbe ricordare l'ultimo bacio di muccino ma il registra è stato bravo a saltare le scene dei litigi e puntare di piu l'attenzione sulla vita vera, piatta, monotona dei tempi moderni che viene spezzata da tratti di luce quale l'amore passionale. Soldini ha dimostrato di essere un grande regista, ha tenuto la linea del film piatta senza sobbalzi, senza spettacolarità, ha solo ripreso, raccontato in terza persona. Che dire? Bravo bravo bravo.
[+]
Inizio piatto quasi noioso, il compagno della protagonista che non sembra nè carne nè pesce, e lei ,la bionda protagonista ha rovinato davvero quello che sarebbe stato un bel film. che in alcuni casi potrebbe ricordare l'ultimo bacio di muccino ma il registra è stato bravo a saltare le scene dei litigi e puntare di piu l'attenzione sulla vita vera, piatta, monotona dei tempi moderni che viene spezzata da tratti di luce quale l'amore passionale. Soldini ha dimostrato di essere un grande regista, ha tenuto la linea del film piatta senza sobbalzi, senza spettacolarità, ha solo ripreso, raccontato in terza persona. Che dire? Bravo bravo bravo. Peccato per la piattezza della recitazione della protagonista che a volta sembra emozionare a volte non ispira nulla, se non fosse per lei forse mi sarei anche commosso. Nel complesso bel film.
[-]
[+] ma se lei è immensa
(di claddfever)
[ - ] ma se lei è immensa
|
|
|
[+] lascia un commento a diegot »
[ - ] lascia un commento a diegot »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
stefanocapasso
|
venerdì 21 febbraio 2014
|
come è difficile vedere l'altro
|
|
|
|
Un film bello ed emozionante che parla di emozioni primarie, dunque forti; la passione amorosa, l’innamoramento, la rabbia, il dolore. Tutto in un contesto sociale e di persone con un livello evolutivo piuttosto primitivo.
Anna, giovane inquieta vive con Alessio, omone protettivo, dal carattere passivo che pensa a tutto, ripara qualsiasi cosa. Domenico, padre di famiglia un pò scapestrato vive con Miriam, che sbarca il lunario, si occupa dei bambini e di mandare avanti la famiglia.
Due anime infantili, Anna e Domenico ingabbiate in un rapporto con due "genitori", uno Alessio che non vede e non sente nulla, l’altro Miriam persino troppo soffocante.
[+]
Un film bello ed emozionante che parla di emozioni primarie, dunque forti; la passione amorosa, l’innamoramento, la rabbia, il dolore. Tutto in un contesto sociale e di persone con un livello evolutivo piuttosto primitivo.
Anna, giovane inquieta vive con Alessio, omone protettivo, dal carattere passivo che pensa a tutto, ripara qualsiasi cosa. Domenico, padre di famiglia un pò scapestrato vive con Miriam, che sbarca il lunario, si occupa dei bambini e di mandare avanti la famiglia.
Due anime infantili, Anna e Domenico ingabbiate in un rapporto con due "genitori", uno Alessio che non vede e non sente nulla, l’altro Miriam persino troppo soffocante. I due giovani, due bambini in fondo, cercano emozioni e nutrimento; non bastano i loro hobby, la pittura e le immersioni. Cosi scatta quasi a prima vista una passione violenta tra Anna e Domenico e poi un vero innamoramento. Ben presto si capisce che le istanze dei due sono opposte, Anna vorrebbe cerca una nuova vita, e quindi a creare un rapporto vero con Domenico che da parte sua pur coinvolto ha il problema di mantenere la sua vita attuale dalla quale dipende in tutto e per tutto. In fondo anche loro non si vedono realmente, non comprendono quanto siamo distanti le prospettive dell’altro, amano una passione che li fa sentire vivi. Il non vedere, il non essere visti è il filo conduttore che lega tutti i protagonisti della vicenda, e che li accomuna in una sofferenza di fondo alla quale ognuno reagisce con una struttura difensiva diversa.
Sara Anna a interrompere la relazione, dopo che il tradimento è scoppiato e divenuto noto a tutti, quando intuisce che Domenico non lascerà la sua famiglia, dando quindi ad entrambi la possibilità di vivere con una consapevolezza la strada che prenderanno in seguito.
Evidente ed efficace il tentativo del regista di entrare direttamente nel tessuto sociale e nel vissuto dei protagonisti con un uso della macchina che si muove spesso e anche in modo confuso dentro, accanto, vicino ai personaggi, in una condizione ansiosa, a sottolineare proprio il disagio che nasce dai bisogni non ascoltati.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a stefanocapasso »
[ - ] lascia un commento a stefanocapasso »
|
|
d'accordo? |
|
|
|