Resident Evil: Extinction |
|||||||||||||
Un film di Russell Mulcahy.
Con Milla Jovovich, Oded Fehr, Ali Larter, Iain Glen, Ashanti.
continua»
Azione,
durata 95 min.
- Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, USA 2007.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 12 ottobre 2007.
MYMONETRO
Resident Evil: Extinction ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La suspense non risiede qui
di lobohombreFeedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 19 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E' mai possibile che nel 2008 ci sia ancora qualcuno che letteralmente bruci fior di quattrini per confezionare film di tale bruttezza e inutilità? Dopo il primo capitolo firmato P.Anderson, e il suo mediocre seguito, ecco giungere puntuale l'immancabile terza parte, film che oltre a tradire lo stile della saga videoludica a cui dovrebbe ispirarsi si discosta dai suoi predecessori per via di un noiosissimo plot e di tutta una serie di contaminazioni di genere (si va dal road movie, al kung fu movie, al film apocalittico) che ne fanno una sorta di indigeribile beverone commercialesco. Il regista Mulcahy oltre che di un buon pseudonimo avrebbe bisogno di qualcuno che gli ricordi come si fa un buon film (un secolo fa girò Highlander) o per lo meno gli spieghi quale sia la differenza tra un fantahorror e un videoclip di Ricky Martin. La sceneggiatura è risibile, goffa, a tratti più sdolcinata dei Ponti di Madison County. Ostentando muscoloni, denti durbans e sentimentalismi da coma diabetico i personaggi sperperano quel poco di carisma che avevano guadagnato nei precedenti capitoli e tendono ad assomigliarsi tutti come i pupazzetti di una linea di giocattoli. La regia si sforza di essere incisiva ottenendo l'effetto contrario, e la suspence è praticamente nulla. Questo è ciò che puntualmente accade ogni volta che un film scaturisce da un'operazione commerciale, e non viceversa. Esiste un'intera letteratura del brivido; decine di migliaia di storie fresche da cui poter trarre spunto per confezionare cinema horror che oltre a far soldi assolva la sua principale funzione, ossia spaventare. "Sei solo la copia di mille riassunti", diceva una canzone di Bersani. Direi che la definizione si adatta a pennello a questo RE Extinction. Il coraggio purtroppo è merce rara nell'odierna cinematografia mainstream. L'obiettivo è livellare il prodotto verso il basso così da assuefare gli spettatori a storie sempre meno originali, tagliare le voci di bilancio relative a sceneggiature e acquisizione di diritti, commissionare i copioni a qualche colletto bianco e convincere il pubblico che questo sia il miglior cinema possibile.
[+] lascia un commento a lobohombre »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | claudio d'angelo 2° | antonello villani 3° | danilo ciancitto 4° | frank |
Poster e locandine
1 | 2 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 3 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 4 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | |