Lussuria - Seduzione e tradimento |
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Un film di Ang Lee.
Con Tony Chiu-Wai Leung, Wei Tang, Joan Chen, Leehom Wang, Tsung-Hua To.
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Titolo originale Se, jie.
Drammatico,
durata 156 min.
- Cina, USA 2007.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 4 gennaio 2008.
MYMONETRO
Lussuria - Seduzione e tradimento
valutazione media:
3,15
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sensuale & Sessuale: Lust, Cautiondi Claudio SalvatiFeedback: 0 |
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lunedì 10 dicembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LUST, CAUTION, di Ang Lee, con Tang Wei, Tony Leung. Maestoso melò sin dai primi movimenti di macchina, che sensuale gira attorno ai pettegolezzi di quattro agiate donne, nella penombra di una stanza, Lust, Caution è il mezzo attraverso cui Ang Lee torna a Venezia, due anni dopo il planetario successo de I segreti di Brokeback Mountain, che qui vinse il Leone d’oro e si impose nella sua corsa verso gli Oscar. L’autore de La tigre e il dragone, narra con rigore e raffinatezza una storia di amore e morte, sullo sfondo di una Shanghai che, negli anni Quaranta, viveva l’occupazione giapponese con malcelata intolleranza. Qui la giovane e timida Wong Chia Chi, unitasi ad una compagnia teatrale, accetta di far parte di un piano per assassinare il Signor Yee, importante e feroce collaborazionista del nemico nipponico. La giovane attrice diventa così la Signora Mak, che prima conquisterà la fiducia di Yee, diventando confidente della moglie, poi intreccerà con lui una relazione assai carnale. Tra fughe, umiliazioni, e anni di miseria, la giovane Wong subirà un profondo travaglio interiore, fino ad abbandonarsi all’amore per quell’uomo, chiuso nella solitudine coatta del suo stesso potere, e che li porterà a vivere con una pienezza asfissiante il tormento e l’estasi dell’impulso delle passioni. Tratto da un racconto della celebre scrittrice cinese Zhang Ailing, Lust, Caution è una storia sfrontata e a tratti manierata, che il regista maneggia in modo assai inusuale, lontana dai simboli riconoscibili del suo stesso cinema. Ennesimo tassello del suo variegato talento, il film vanta una confezione lussuosa e spregiudicata (le scene di sesso sono quanto mai abbondanti ed esplicite, perfette nella loro elegante brutalità, primitive nel cogliere il climax dell’amplesso), accompagnato da una ricostruzione storica puntigliosa e suggestiva, molto malinconia nel rievocare un epoca che il regista deve aver ben studiato. Protagonista è la bellissima esordiente Tang Wei, che ha gli occhi intrisi di antica rassegnazione e selvaggio romanticismo, mentre la sua spalla maschile è l’attore-feticcio di Wong Kar-Wai, Tony Leung, in un ruolo davvero inusuale, brutale e delicato al tempo stesso. A lui Ang Lee concede la chiusa del film, bellissima, silenziosa, sfumata come una luce che inesorabilmente si consuma. Certo, ci sono vuoti di sceneggiatura e salti temporali arditi, ma la materia è così calda, che si rimane scottati comunque. CLAUDIO SALVATI
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