Lascia perdere, Johnny!

ma sul serio è questo il cinema italiano da difendere? non dico che sia brutto, no!, ma da qui ad appassionarsene con tanta foga.. soltanto perché non ci sono i dialoghi tremendi dei film di ligabue e le insistenze autoriali di rubini, non è che poi uno, uscendo dalla visione di questo film, si senta molto più illuminato che da dopo aver visto radiofreccia o tutto l'amore che c'è.. e poi dài, bigazzi sarà quasi indubbiamente il più grande direttore della fotografia italiano, e toni servillo il più grande attore, ma ciò non toglie che stavolta si sono portati a casa la pagnotta con una dimostrazione di talento che fa gioire gli occhi più che scaldare l'anima. vorrei più cuore! bene che ci siano anche questi film, ma tutto 'sto procaccismo difeso a spada tratta dagli intellettualini di questa e altre rubriche sta diventando troppo di maniera tanto che poi, quando escono film davvero interessanti come fuori vena di t. taidelli, noi comuni spettatori (professori compresi) non andiamo a vederli perché bisognosi delle rassicurazioni e delle moine dei film fandango o medusa. questo pubblico non mi sembra molto più maturo di quello dei cinepanettoni pieraccioneschi e delle porcheriole con de sica. è solo l'opinione di un lavoratore illetterato. auguri a tutti!