Diario di uno scandalo |
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Un film di Richard Eyre.
Con Cate Blanchett, Judi Dench, Bill Nighy, Andrew Simpson, Max Lewis.
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Titolo originale Notes on a Scandal.
Drammatico,
durata 92 min.
- Gran Bretagna 2006.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 23 febbraio 2007.
MYMONETRO
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L'ira di Saffo
di LoFeedback: 0 |
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venerdì 2 marzo 2007 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Era dai tempi di Misery non deve morire che non si vedeva una donna di mezza età tanto inquietante come la cupa insegnante interpretata da Judy Dench in questo film. La vecchia Barbara, chiusa nella sua blindata solitudine, vede ritornare il colore sulla sua grigia realtà nel biondo angelico dei capelli della giovane collega Sheba. Il regista Richard Eyre si addentra nella mente contorta di un’apparentemente banale professoressa londinese, talmente permeata da quei valori della media borghesia che tanto detesta, da negare perfino a sè stessa l’ammissione della sua tendenza saffica. E il tentativo di superare questa frustrazione, la smania di imprigionare la “fatina” Cate Blanchett, porterà la rigida insegnante a ricorrere ai mezzi più abbietti, in un torbido intrigo di sentimenti e circostanze scrupolosamente registrati sulle pagine di un diario. Questo film è profondamente disturbante, poichè costringe lo spettatore a mettere in discussione parte della propria integrità, a chiedersi fino a che punto si sarebbe disposti ad arrivare, per raggiungere ciò che per noi sembra essere la chiave della felicità. In fondo, sia l’aspra Barbara che l’eterea Sheba, non fanno altro che aggrapparsi disperatamente a qualcosa (o qualcuno) che le strappi dalla profonda solitudine della loro vita apparentemente normale. Riuscire a rendere una tale complessità di stati d’animo, senza rimanere arenati nel banale clichè del ricatto sessuale è un’impresa tutt’altro che semplice. Ma il regista se la cava egregiamente, aiutato dall’efficace sceneggiatura del talentuoso Patrick Marber (già autore di Closer) e dalle performance assolutamente impeccabili delle due protagoniste. Tutto è in equilibrio perfetto. 92 minuti di apnea, durante i quali si teme l’arcigna Barbara e ci si innamora follemente dell’abbagliante Sheba, senza che il giudizio riesca mai a schierarsi definitivamente dalla parte dell’una o dell’altra.
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