Porky college: un duro per amico

Non c'è niente da fare: in Europa certe cose le sappiamo fare oggettivamente bene. E, no, non mi riferisco al sesso, visto il tema del film, ma al far ridere. Ma mentre grandi artisti della risata del vecchio continente, come ad esempio i Monty Phyton sono ormai dimenticati dalle nuove generazioni impazzano i vari American Pie e Road Trip, fenomeno commerciale di indiscusso successo economico ripagato principalmente da quella commistione di humor assurdo e un po' scurrile e un para-sentimentalismo (accettabile anche da 15enni coatti) che dovrebbe toccare le "corde" del target (gli adolescenti) e magari dargli qualche didascalica delucidazione sui loro fermenti ormonali (ma perchè devono fare educazione sessuale al cinema non si sà). Ma questo film è davvero paragonabile alle ciofeche d'oltreoceano (che su questo sito, almeno nei suoi capisaldi, non vengono poi neppure così bistrattate)? Nella mia umile opinione no. No perchè a sorreggere la storia dell'adolescente e del suo amico disinvolto e ciccione (L'amico ciccione ma figo va alla grande ormai, vedi Superbad) c'è un modo di fare comicità moderato, anche verbale a tratti. Il tratto teen-movie c'è, è ovvio ma sono i tratti da teen-movie rifatti da un tedesco...il ché dovrebbe essere eloquente. Non mi stupisco se c'è stato un sequel: le idee "goliardiche" sono moderate, il ritmo è veloce e molte gag spesso sono riuscite a far ridere anche me che, per motivi che non sto qui a spiegare, ho visto tutti i teen movies usciti. Avrei messo 2 e mezzo ma arrotondo per eccesso perchè hanno dato un po' di profondità ai personaggi (l'avrebbero potuta evitare e non si sarebbe notato), cosa che in California spesso non hanno neppure alcuni film pluripremiati e pluriacclamati. Sarà che molti critici il cinema se lo vedono un po' a modo loro...