Oldboy

Finalmente un capolavoro. Il tarantiniano tema della vendetta si spoglia della leggerezza estetizzante di Kill Bill e indossa un abito noir intimista e sconvolgente. Park Chan-wook ci regala un film straordinario, che solleva il morale di quanti aspettano (da ormai un po' troppo tempo) un film capace di sollevarsi dalla putredine delle banalità hollywoodiane. C'è solo da augurarsi che il cinema asiatico non si faccia contaminare troppo presto dal grigio gusto del pubblico di massa occidentale. La violenza del film, mai gratuita, è il necessario sostrato di un dramma che, con un finale di una cattiveria inusitata, offre rari spasimi di tensione. Difficile non darne anche una lettura politica, prima ancora che intellettualistica, e leggervi la drammatica situazione in cui è gettata la Corea del mondo contemporaneo.