hosh
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sabato 4 maggio 2024
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quelle assurdità e il sogno, incrdibile, film.
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Una specie di agente a 46 anni circa sente di avere
una specie di forza eccezionale,
inseguito da un uomo di vetro non sembra comprenderne
i tentativi e per qual motivo. Incredibile quando
il filgio come un maggiordomo, vuole
adularne la figura, e seguitando a mettergli dei chili al bilanciere
dopo anche i kg 46 mantiene seppur sbuffando quella
specie di torre di pisa caricandoci qualsiasi cosa a
dx e sx senza battere ciglio, alzando quei
pesi da palestra. Unbreakable seppur
sembri una storia di fantascienza a quel modo
rimasticata per sfizio da chisschì, sembra
dare in qualche modo dello spettacolo al film.
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Una specie di agente a 46 anni circa sente di avere
una specie di forza eccezionale,
inseguito da un uomo di vetro non sembra comprenderne
i tentativi e per qual motivo. Incredibile quando
il filgio come un maggiordomo, vuole
adularne la figura, e seguitando a mettergli dei chili al bilanciere
dopo anche i kg 46 mantiene seppur sbuffando quella
specie di torre di pisa caricandoci qualsiasi cosa a
dx e sx senza battere ciglio, alzando quei
pesi da palestra. Unbreakable seppur
sembri una storia di fantascienza a quel modo
rimasticata per sfizio da chisschì, sembra
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mr.rizzus
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giovedì 4 marzo 2021
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capolavoro
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elgatoloco
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lunedì 16 novembre 2020
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indubbiamente m.night shyamalan lascia il segno...
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"Unbreakable"(M.Night Shyamalan, autore"totale", da un suo soggetto, con sua sceneggiatura, 2000)dopo"The Sixt Sense"avrebbe confermato e ampiamente conferma(confesso di non aver visto i sequels"Split"e""Glass", decisaente posteriori)la sua capacità di realizzare quel"cinema fantastico"che rimane l'aspirazione di kolti, che però non riescono ad arrivare a tale livello, che pretende una certa semolicità di mezzi tecnici, uniti alla capacità di esprimere realmente quello che è il"mistero"senza mai svelarlo del tutto. Qui, a parte i titoli di coda; con relative didascalie , abbastanza deludenti, per la volontà espressa di ancorare il film a vicende realmente accadute(può essere che così sia, nella mente del regista.
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"Unbreakable"(M.Night Shyamalan, autore"totale", da un suo soggetto, con sua sceneggiatura, 2000)dopo"The Sixt Sense"avrebbe confermato e ampiamente conferma(confesso di non aver visto i sequels"Split"e""Glass", decisaente posteriori)la sua capacità di realizzare quel"cinema fantastico"che rimane l'aspirazione di kolti, che però non riescono ad arrivare a tale livello, che pretende una certa semolicità di mezzi tecnici, uniti alla capacità di esprimere realmente quello che è il"mistero"senza mai svelarlo del tutto. Qui, a parte i titoli di coda; con relative didascalie , abbastanza deludenti, per la volontà espressa di ancorare il film a vicende realmente accadute(può essere che così sia, nella mente del regista.creatore, ma forse sarebbe stato meglio tenere per sé questo"pre-testo"), in particolare l'inizio e lo svolgimento , ma complessivamente anche il finale, risultano efficacissimi, fino alla "rivelazione", che non è"soluzione"(oppure, volendo, dà adito ad una"soluzione aperta", per meglio dire)del"busillis"che contrappone "the Glass-Man"(uomo di vetro, cioè dalle ossa che sono frangibili ad ogni piè sospinto)all'Unbrekable, dove la contrapposizione dialettica tra Samuel L.Jackso e Bruce Willis(interpreti poi abituali del regista-.autore anche nei sequels e, per quanto riguarda Willis già protagonista del famoso"Sixt Sense")risulta molto efficace. Le occasioni di confronto si hanno dopo l'episodio dell'incidente ferroviario, dove Willis è l0'unico siuperstite, tra l'altro illeso, mentre Jackson è reduce da un'ennesima frattura, dove il confronto poi si sviluppa rivangano nel passato e "ripescando""episodi delll0infanzia, dell0adolescenza, della giovinezza adulta. Talora l'uso di flash-backs, in particolare riguardanti l'"Unbreakable"risulta forse eccessivo, cmomque non sempre funziomnale alla narrazione, ma in complesso"tutto si tiene", ossia rimanda a quanto altrimenti sarbebe andato perso e si torna a rappresentare la dialettica di fondo che è il tema vero del film, decisamente ancorato all'opposizione(contraddizione, diremmo nei termini dlela dialettica hegeliana.marxiana, che credo come tale non sia precisamente nelle corde di Shyamalan, peraltro, che parte da una formazione di tipo"altro"), Interessante anche l'utilizzo metafilmico del"cartoon", come didascalia che va oltre se stessa, Quanto agli(alle) interpreti, bravi/e, bisogna dire che oltre il duo dei protagnisti non c'è molto spazio per altri/e. El Gato
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pippo pippo
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mercoledì 27 novembre 2019
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da vedere oggi
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Rivisto di recente su netflix. All'epoca venne considerato un mero prodotto di intrattenimento, oggi, in questo deserto hollywoodiano, sembra un film raffinatissimo. Da recuperare
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alessandro
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lunedì 2 settembre 2019
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l'universo di "superuomini" di m. night shyamalan
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“Unbreakable-Il predestinato” è un film drammatico di fantascienza del 2000 diretto da M. Night Shyamalan. La pellicola è la prima della “Trilogia Eastrail 117”, iniziata e conclusa dallo stesso Shyamalan, che comprende il film sopracitato, “Split” (2016) e infine “Glass” (2019). Il lungometraggio vede come protagonista David Dunn (Bruce Willis), unico superstite di un disastroso incidente ferroviario in Filadelfia, quello del treno Eastrail 117, che dà anche il titolo all’omonima trilogia. La cosa impressionante è che David è rimasto in perfetta salute dopo l’avvenimento, senza neanche un graffio! Dopo la cerimonia di commemorazione per le vittime defunte del treno, David trova sul cruscotto della sua macchina un biglietto con su scritto “Quante volte sei stato malato?” e un indirizzo.
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“Unbreakable-Il predestinato” è un film drammatico di fantascienza del 2000 diretto da M. Night Shyamalan. La pellicola è la prima della “Trilogia Eastrail 117”, iniziata e conclusa dallo stesso Shyamalan, che comprende il film sopracitato, “Split” (2016) e infine “Glass” (2019). Il lungometraggio vede come protagonista David Dunn (Bruce Willis), unico superstite di un disastroso incidente ferroviario in Filadelfia, quello del treno Eastrail 117, che dà anche il titolo all’omonima trilogia. La cosa impressionante è che David è rimasto in perfetta salute dopo l’avvenimento, senza neanche un graffio! Dopo la cerimonia di commemorazione per le vittime defunte del treno, David trova sul cruscotto della sua macchina un biglietto con su scritto “Quante volte sei stato malato?” e un indirizzo. Allora decide di porre la stessa domanda alle persone a lui care, che non ricordano di averlo mai visto ammalarsi. David si reca, insieme a suo figlio Joseph (Spencer Treat Clarck), all’indirizzo scritto sul biglietto. I due conoscono Elijah Price (Samuel L. Jackson), uomo malato fin dalla nascita di “ostrogenesi imperfetta”, malattia genetica che rende le ossa estremamente fragili, e perciò soprannominato “l’uomo di vetro”. Elijah crede che David sia sopravvissuto all’incidente perché è convinto che, a fronte di una persona fragile come lui, esista una persona indistruttibile come un supereroe dei suoi amati fumetti; quindi, secondo questa teoria, David è la persona che Elijah sta cercando, inconsapevole di esserlo e con un unico punto debole: l’acqua. David è però convinto che le parole di quello strano uomo siano solo stupidaggini e cerca di prendere le dovute distanze da lui, dato che Joseph, convinto che Elijah abbia ragione, cerca di sparare al padre credendo che quest’ultimo rimanga immune. Sarà proprio Joseph, però, a scoprire le vere potenzialità del padre. Il protagonista, accettando se stesso, usa i suoi poteri per il bene comune.
Il film cerca di dare una visione diversa delle pellicole supereroistiche. Il regista M. Night Shyamalan riesce a dar vita ad una trama fantastica in un contesto realistico in maniera davvero geniale ed innovativa, soprattutto se si pensa che è un film di quasi venti anni fa. Spettacolari sono anche le performance di tutti gli attori. Bruce Willis, che aveva già collaborato con Shyamalan per “Il sesto senso” (1999), dà una splendida interpretazione nei panni di David, rendendo alla perfezione l’evoluzione psicologica di un uomo inconsapevole di essere davvero speciale, fino alla sua accettazione, diventando un vero e proprio “eroe”. Ancora più incredibile è la magistrale interpretazione di Samuel L. Jackson nei panni di Elijah Price, che riesce a rendere il personaggio da lui interpretato davvero affascinante ed inquietante, rimanendo impassibile di fronte a qualunque cosa gli succeda. Probabilmente è una delle migliori interpretazioni dell’attore! La pellicola riesce inoltre a dare un’idea perfetta di quella che a tutti gli effetti è la figura del personaggio del supereroe, in fin dei conti un essere umano solo apparentemente come tutti gli altri, che non sa di avere dei poteri speciali. Quando quest’ultimo ne viene a conoscenza usa i suoi poteri per azioni pacifiche, le quali vengono ostacolate da un antagonista. Ogni eroe ha sempre anche un punto debole, che lo riporta con i piedi per terra. Shyamalan rende alla perfezione quest’idea di “supereroe” tramite il personaggio di David. Altra nota positiva è la bellissima colonna sonora di James Newton Howard, perfetta
per descrivere la situazione presentata dal film.
Il maggior pregio di “Unbreakable-Il Predestinato”, sta nel contrasto fra i due personaggi principali. Infatti, David scopre di essere davvero una persona speciale, ma quei poteri, usati a fini pacifici, sono frutto dell’ossessione di Elijah, il quale per trovare il suo “eroe”, ha ucciso moltissime persone innocenti. IL film in questo modo ci mostra come anche le imprese, apparentemente eroiche, possano diventare distruttive e dannose, perché frutto di un’ossessione.
In conclusione, “Unbreakable-Il Predestinato”, pur non essendo uno dei film più conosciuti di Shyamalan, può, a parer mio, essere considerato un vero e proprio capolavoro, grazie ad una fantastica regia, ad una trama innovativa, alle interpretazioni magistrali, alla colonna sonora incisiva e al suo significato profondo.
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felicity
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martedì 11 giugno 2019
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un'opera originale e poetica
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Il film di Shyamalan ha tutte la caratteristiche della classicità cinematografica: una diegesi lineare, un utilizzo accorto del flashback in modo esplicativo e rivelatore, una rappresentazione dei personaggi ben caratterizzata.
A questo si aggiunge il tentativo riuscito di innestare tecniche di rappresentazione del fumetto all'interno del tessuto filmico. E quindi la messa in quadro è sempre geometricamente circoscritta con i due personaggi principali racchiusi in cornici (porte, ingressi, finestre e finestrini) oppure sono utilizzate delle inquadrature spezzate, dettagli o particolari, punti di vista asimmetrici e invertiti. O ancora la ripresa di intere scene attraverso il riflesso dello specchio.
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Il film di Shyamalan ha tutte la caratteristiche della classicità cinematografica: una diegesi lineare, un utilizzo accorto del flashback in modo esplicativo e rivelatore, una rappresentazione dei personaggi ben caratterizzata.
A questo si aggiunge il tentativo riuscito di innestare tecniche di rappresentazione del fumetto all'interno del tessuto filmico. E quindi la messa in quadro è sempre geometricamente circoscritta con i due personaggi principali racchiusi in cornici (porte, ingressi, finestre e finestrini) oppure sono utilizzate delle inquadrature spezzate, dettagli o particolari, punti di vista asimmetrici e invertiti. O ancora la ripresa di intere scene attraverso il riflesso dello specchio.
Tutti questi aspetti cinematografici, presi da soli, non fanno necessariamente un bel film, invece Shyamalan riesce a combinarli in un'alchimia emotiva e d'intenso impatto visivo con una grande capacità di utilizzare la messa in serie, creando un'opera originale e poetica.
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onufrio
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giovedì 3 gennaio 2019
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io, supereroe?
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David Dunn conduce una vita tranquilla fino al giorno di un tragico incidente in treno, tutti morti, tranne lui, uscito totalmente illeso dalla tragedia. Uno strano bigliettino sul parabrezza lo invita a riflettere sulla propria vita, se sia mai stato malato, almeno per un giorno. Da qui prende il via un viaggio all'interno del personaggio stesso che scaverà dentro di sè spingendosi oltre i propri limiti. Questo film sarà a distanza di 17 anni, collegato a "Split" diretto sempre da Shyamalan, i due film si uniranno nell'atteso sequel intitolato "Glass".
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inesperto
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venerdì 9 novembre 2018
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come nasce un cattivo
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Un po' thriller un po' fumettistico, questo film racconta come un uomo ordinario dalla vita ordinaria (David Dunn), si accorga, grazie all'aiuto di un fragile gallerista di disegni da albo a fumetti (Elijah Price), di non essersi mai ammalato o ferito in vita sua. La scoperta procede lenta, a tratti negata, ma sempre inseguita, quasi con ostinazione. I due personaggi sono opposti, uno infrangibile, l'altro eccessivamente labile. Il legame tra i due è ormai stretto. Lo splendido finale ci rivela la nascita dell'"uomo di vetro": nel momento in cui Dunn acquisisce piena consapevolezza di quello che è, Price trova finalmente il suo posto nel mondo.
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Un po' thriller un po' fumettistico, questo film racconta come un uomo ordinario dalla vita ordinaria (David Dunn), si accorga, grazie all'aiuto di un fragile gallerista di disegni da albo a fumetti (Elijah Price), di non essersi mai ammalato o ferito in vita sua. La scoperta procede lenta, a tratti negata, ma sempre inseguita, quasi con ostinazione. I due personaggi sono opposti, uno infrangibile, l'altro eccessivamente labile. Il legame tra i due è ormai stretto. Lo splendido finale ci rivela la nascita dell'"uomo di vetro": nel momento in cui Dunn acquisisce piena consapevolezza di quello che è, Price trova finalmente il suo posto nel mondo. Un intreccio sceneggiato splendidamente. Bruce Willis imposta il suo personaggio sulla falsariga del suo precedente ruolo, quello di Malcolm Crowe ne Il sesto senso, ed è una bella interpretazione. Complimenti al regista Shyamalan, che a quanto pare sforna ottimi prodotti con una certa continuità (ultimo in ordine di uscita, Split).
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supremo2000
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sabato 11 febbraio 2017
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i supereroi secondo m. night shyamalan
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Film Davvero carino,Con un Ottimo Colpo di Scena Finale!.Shyamalan Ci Offre un Buon Film,Non come Il Sesto Senso Ma comunque Molto bello.Shyamalan Ci offre un film interamente scritto Prodotto e Diretto da lui,E ancora una volta non Fallisce,Il film può sembrare a Tratti lento,Ma Per gli amanti de "Il Sesto Senso" Piacerà,Ve lo consiglio!.
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raysugark
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venerdì 28 agosto 2015
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il miglior capolavoro di shyamalan
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Unbreakable è sia il miglior capolavoro di Shyamalan e sia il miglior film sui supereroi dopo Watchmen. In generale i temi dei supereroi viene sempre immaginato in modo superfluo e il cattivo viene rappresentato un po' troppo banale. Ma con questo film assieme Watchmen e un più Chronicle, va fuori schemi sulla rappresentazione dei supereroi. Bruce Willis e Samuel L. Jackson hanno regalato delle performance di alta qualità, come lo script e la regia di Shyamalan sono impeccabili e anche la colonna sonora di James Newton Howard riesce a rilasciare delle atmosfere sia commoventi e sia epiche. Per chi non ha visto questo capolavoro, consiglierei assolutamente di andare a godersi tutta la durata del film.
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