chriss
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lunedì 2 agosto 2010
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l' olio miracoloso di lorenzo...
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Immaginate di avere un figlio. Immaginate di vederlo crescere con voi. Immaginate che giochi libero e felice. Ora immaginate che venga colpito da una rara malattia, l' ALD. Tale malattia colpisce le cellule cerebrali, facendo accumulare acidi grassi a lunga catena. Ora immaginate che abbia poco da vivere. Cosa fareste per lui? Questo film prende spunto da una storia realmente accaduta: quella della famiglia Odone, composta da Augusto e Michela, padre e madre e da Lorenzo, il loro figlioletto. I due genitori cominciano a studiare la malattia per conto loro. Consultano ogni rivista, ogni libro, ogni opuscolo scientifico. Faranno un lavoro mostruoso in due, anche se ci saranno delle divergenze che li porterà al litigio più volte.
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Immaginate di avere un figlio. Immaginate di vederlo crescere con voi. Immaginate che giochi libero e felice. Ora immaginate che venga colpito da una rara malattia, l' ALD. Tale malattia colpisce le cellule cerebrali, facendo accumulare acidi grassi a lunga catena. Ora immaginate che abbia poco da vivere. Cosa fareste per lui? Questo film prende spunto da una storia realmente accaduta: quella della famiglia Odone, composta da Augusto e Michela, padre e madre e da Lorenzo, il loro figlioletto. I due genitori cominciano a studiare la malattia per conto loro. Consultano ogni rivista, ogni libro, ogni opuscolo scientifico. Faranno un lavoro mostruoso in due, anche se ci saranno delle divergenze che li porterà al litigio più volte. Scopriranno che una miscela d' olio d' oliva e di olio di colza, l' acido erucico può rallentare l' avanzamento della malattia. L' olio di colza va trattato, in quanto risulta tossico allo stato naturale. Un uomo a Londra, per aiutare Augusto Odone, riesce nell' impresa solo dopo parecchi mesi di studio. Tale olio verrà poi somministrato a Lorenzo, il quale morirà, ma solo dopo un' estenuante lotta contro la malattia rara che lo aveva colpito. Per vent' anni riuscirà a resistere grazie agli enormi sforzi dei genitori di curarlo ( e di studiare l' ALD ). Questo film, magistralmente interpretato da Nick Nolte e Susan Sarandon, mi ha molto colpito e commosso, anche se il suo reale fine non era, secondo me, suscitare solo forti emozioni allo spettatore. Tre cose mi hanno colpito. La prima: la disperata resistenza di Lorenzo, paralizzato nel suo letto. La seconda: l' affetto dei genitori, specie la madre; i loro studi, sebbene non siano degli scienziati, porteranno la speranza con l' olio del miracolo, come lo chiamo io. La terza: la denuncia. Gli scienziati si rifiutano di credere agli enormi benesseri che ha portato l' olio a Lorenzo. Il film termina con la fondazione, da parte di Augusto Odone, del Progetto Mielina, al fine di poter finanziare la ricerca. Se per capolavoro vi aspettate effetti speciali e via dicendo questo non è il vostro film. Ma se avete speranza, fede, affetto, allora L' olio di Lorenzo fa anche al caso vostro. E' un film molto profondo, commovente, che mi ha spiazzato. Vedere Susan Sarandon leggere le fiabe al figlio, che in qualsiasi momento potrebbe morire, è davvero toccante. O vedere Nick Nolte passare intere notti sui libri rafforza la speranza che c' è in tutti noi. Gli daranno una laurea per Honoris Causa per tutti i suoi studi. Davvero un film spiazzante. A volte crudo. Ma che tocca, ve lo giuro, temi altissimi: la malattia, la morte, la cura per la malattia, lo scetticismo degli scienziati, la speranza per il figlio e per altri bambini affetti da ALD. Guardatelo e capirete quanto umani siamo. A volte anche pietosi. Guardatelo e non rimpiangerete di averlo visto, anzi, forse rimpiangerete di non poterlo rivedere. Io l' ho visto per sbaglio e mi ha lasciato molto dentro. Capirete che c' è altro oltre agli effetti speciali, ai soliti filmucoli che danno in Tv. Capirete quanto disperati siano stati gli Odone, i quali, nonostante la malattia , hanno creato dal nulla un olio quasi miracoloso: l' olio di Lorenzo, per l' appunto. Un film bellissimo da rivedere...Chriss
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iuriv
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domenica 7 maggio 2017
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intenso ma...
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Abbandonate per un periodo le atmosfere fantasy e apocalittiche, Miller mette in scena uno strano film basato sulla storia vera della famiglia Odone e della loro lotta per arrivare alla guarigione del figlio Lorenzo.
Del resto è difficile non farsi conquistare dal dramma quando una malattia neurodegenerativa colpisce un bambino, così come è impossibile restare indifferenti di fronte la coraggio di due genitori disposti a tutto pur di trovare una cura.
Il regista australiano prende in mano le vicende di questa famiglia con decisione, descrivendone attentamente momenti difficili e piccolissime gioie attraverso l'uso di appariscenti dissolvenze in nero, poco estetiche forse, ma utilissime per scandire il tempo e mettere in evidenza certe ridondanze tipiche di queste brutte situazioni.
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Abbandonate per un periodo le atmosfere fantasy e apocalittiche, Miller mette in scena uno strano film basato sulla storia vera della famiglia Odone e della loro lotta per arrivare alla guarigione del figlio Lorenzo.
Del resto è difficile non farsi conquistare dal dramma quando una malattia neurodegenerativa colpisce un bambino, così come è impossibile restare indifferenti di fronte la coraggio di due genitori disposti a tutto pur di trovare una cura.
Il regista australiano prende in mano le vicende di questa famiglia con decisione, descrivendone attentamente momenti difficili e piccolissime gioie attraverso l'uso di appariscenti dissolvenze in nero, poco estetiche forse, ma utilissime per scandire il tempo e mettere in evidenza certe ridondanze tipiche di queste brutte situazioni.
In tutto questo viene aiutato da Nick Nolte e soprattutto da una straordinaria Susan Sarandon, madre ossessionata che forse si sente in colpa per essere portatrice di un gene traditore. I due attori rendono credibile la guerra dei coniugi Odone contro la malattia del figlio e portano il dolore addosso con estrema eleganza.
Tuttavia Miller non riesce a resistere alla tentazione di trasformare questa battaglia in uno scontro uno contro tutti, andando a snaturare la portata di questa narrazione.
Da quanto ho capito, nella vera storia degli Odone, la comunità scientifica tentò in tutti i modi di agevolare la loro lotta, trasformando questa brutta vicenda in un'opportunità di progresso nella ricerca.
Nella finzione, invece, scienziati e associazioni dei genitori sono stati rappresentati come pesanti organi burocratici incapaci di guardare oltre il piccolo orizzonte dei regolamenti e dei benefici personali. Si tratta di un film, ovviamente, e trasferire il nemico dalla malattia stessa a elementi visibili aiuta nella drammatizzazione.
Forse nel 1990 poteva anche essere una presa di posizione poco evidente. Visto con lo sguardo di oggi, però, il racconto pare scivolare verso un certo complottismo. Un atteggiamento che finisce per coprire il vero senso di questa vicenda, ancor più sottolineato da un finale le cui conclusioni finiscono per essere piegate alle esigenze della trama, senza che gli autori si preoccupino troppo della realtà storica alla base di tutto.
Tutto ciò appesantisce la visione finendo per alterare un po' troppo l'effetto d'insieme che questo lavoro porta dietro di se.
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