Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Sui marciapiedi di Los Angeles si consuma la grama esistenza di Liz (Theresa Russell), giovane donna che una serie incredibile di vicissitudini ha portato a prostituirsi. È lei stessa a raccontare la sua vita, guardando in faccia gli spettatori (un espediente narrativo di solito vietato nei film classici hollywoodiani, scelto da Ken Russell per aumentare l'impressione documentaristica del racconto). Seguiamo così in una giornata di «lavoro», durante la quale allo stress di routine degli squallidi incontri con i clienti si accompagna la disperata fuga dal violento protettore. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (2175 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore