Intenso e devastante melodramma di Fassbinder, che racconta la tormentata relazione fra un giovane proletario, improvvisamente arricchitosi, e un altoborghese in disgrazia. Il regista ci ripropone le sue ciniche convinzioni sull'amore e il denaro, ma in questo film fa molto di più, spingendosi su un giudizio decisamente politico. Il proletario è la preda del borghese/avvoltoio, che lo consuma scarnificandolo, fino a quando non ne avrà più bisogno. I pranzi di Fox coi genitori del suo amato mi hanno ricordato quelli descritti da Verga nel "Mastro-Don-Gesualdo", in cui un ricco e rozzo contadino sposava una giovane nobile povera in canna. L'omosessualità non è affrontata come un problema nel film: a mio giudizio si tratta di un ottimo stratagemma del regista per non dare una morale sessista alla storia.
Stupendo e amaro.
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|