Gian Luigi Rondi
Il Tempo
La “lettera” in questione, a un quotidiano marxista di Roma, la scrivono alcuni intellettuali comunisti proponendo, dopo le tante firme messe a vuoto in calce ai tanti vuoti manifesti, di andare nel Vietnam a combattere gli americani. Non fanno sul serio, però: anche se sputano infatti ogni giorno sulla società capitalista, grazie all’appoggio del loro partito vi si sono tutti splendidamente “integrati”, riuscendo a diventare docenti universitari, registi di cinema, architetti alla moda, ricchissimi editori, scrittori, scultori; non hanno perciò nessuna intenzione di abbandonare le loro nicchie dorate; quella lettera, fra l’altro, non rispecchia la linea ortodossa del partito, così son certi che non verrà pubblicata; invece la pubblica un settimanale “fiancheggiatore” ed eccoli, tutti, adesso, messi goffamente di fronte alle responsabilità del loro gesto, ancora increduli, però, sulle possibilità di una sua attuazione pratica. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (4126 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 14 marzo 1970