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Film dalla lunga e complessa gestazione,caratterizzato da contrasti tra regista e produttore, ma il prodotto finale non ne ha certo risentito. Ben prima di "Paura nella città dei morti viventi" e di "Black Cat", Fulci evidenzia la sua inclinazione verso atmosfere di impronta orrorifica.Le sparatorie sono numerose, con il duo Franco Nero e George Hilton che si esibisce in una serie di acrobazie e di trovate spettacolari, ma dietro il fragore ci sono delle idee valide che giustificano il tutto.Franco Nero interpreta un personaggio molto diverso dal lugubre Django; qui è un giovane uomo che deve far luce sui propri legami familiari.In questo caso la sua recitazione, come richiede il ruolo, è più sfumata e sfaccettata.George Hilton è un ubriacone che cerca e trova un riscatto, mentre è assolutamente straordinario Nino Castelnuovo nei panni di un damerino sadico e infantile.Oltre alle classiche componenti del western all'italiana, ci sono sequenze e inqradature consone ad un thriller, che Fulci filma con sicuro mestiere.La sceneggiatura di Fernando Di Leo è solidissima, non ci sono i cosiddetti "buchi di sceneggiatura" presenti in svariati prodotti di quegli anni.Belle e coinvolgenti le musiche di Lallo Gori, con il leif motiv eseguito da Sergio Endrigo.Un gioiellino mai scalfito dal passare del tempo.
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