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Il primo a disprezzare la sua creatura fu proprio John Ford, che non amava "questo maledetto film, realizzato soltanto per fare un favore ad un amico", invece si tratta di un lavoro coi fiocchi, come raramente ne sono stati prodotti. Il tema è decisamente scabroso - il tentativo di riscatto di prigionieri bianchi rapiti molto tempo prima dai Comanche - e il cinismo di qualche protagonista, come lo sceriffo Mc Cabe (Stewart) lo rende ancora più inaccettabile, ma la trama aderisce perfettamente a questa tragedia del West che il cinema ha osato raramente portare sulla schermo (un precedente è "Sentieri selvaggi" dello stesso Ford). Essere catturati da una tribù delle pianure significava, come raccontò Herman Lehmann nelle sue memorie, diventare un feroce guerriero che ammazza senza pietà sia i Bianchi che i nemici Tonkawa. Per una donna, invece, voleva dire essere violentata ripetutamente e spesso con sadismo, per diventare, nella migliore delle ipotesi, la moglie di un Indiano. Nel caso di liberazione, si poteva aggiungere il disprezzo della gente di Frontiera , che considerava preferibile la morte alle attenzioni sessuali di un selvaggio pagano. La messicana Elena de La Madriaga (Linda Cristal) non si è voluta suicidare perchè profondamente cattolica e subisce passivamente i commenti delle "donne perbene" del forte, che durante una festa da ballo le chiedono impudentemente se abbia avuto dei figli dal marito Orso di Pietra (Woody Strode). Ma la forza di John Ford, come ammetteva lui stesso, è un incrollabile ottimismo e la sua ammirazione va soprattutto alla gente "redenta". Così, l'attempato tenente Jim Gary (Richard Widmark) - non è così strano, come hanno rilevato alcuni critici, che a 46 anni rivesta ancora quel grado: è la realtà del West, dove gli avanzamenti di carriera erano lentissimi perchè combattere gli Indiani non veniva considerata dal governo americano una guerra vera e propria - trova la fidanzata nella 26enne Marty (Shirley Jones) e Mc Cabe rinuncia ai propri interessi venali prendendo con sè la disprezzata Elena, dopo essere stato "scaricato" dalla scaltra Belle (Annelle Hayes). Altre persone rapite rimarranno per sempre presso i Comanche perchè, consapevoli di dover andare incontro ad un secondo dramma dopo la liberazione, preferiscono che i famigliari le credano morte. "Cavalcarono insieme" è un film drammatico, con qualche sequenza - l'impiccagione del ragazzo bianco liberato - addirittura sconvolgente, ma possiede un realismo che supera largamente la maggior parte dei film del genere. Bellissima la colonna sonora di George Duning, malinconica e particolarmente adatta all'atmosfera crepuscolare di questa pellicola, che a distanza di mezzo secolo si può ancora ritenere un autentico capolavoro.
Domenico Rizzi, scrittore
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