Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Tre personaggi, una ragazza bella, furba, maliziosa e scanzonata. Suo padre, un singolare tipo di ladro che si è specializzato nel furto di valigie come in una disciplina accademica, portandovi tutto il contributo di una sua quasi filosofica esperienza della vita, frutto di un carattere un po’ enfatico, ma attento, caldo, saporito, a mezza via tra l’istrionesco e il dottorale. E infine un bravo giovane, un autista di piazza, nutrito di sentimenti onesti e di slanci generosi. Il bravo giovane incappa un giorno nelle reti della ragazza o, meglio, è la ragazza che (sulle orme del padre, ma con stile più modesto), tenta di rubargli il taxi. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (3574 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 20 Febbraio 1954