Amleto

Mario Gromo

Quale ottimo attore, quale sagace regista. La pagina più nota della tragedia è certo quella del monologo Essere o non, essere. Siamo «in una stanza della reggia», Polonio «esce con il re», «entra Amleto»; e di solito, a una ribalta, subito «attacca» il monologo. Come ha risolto Olivier la pagina tremenda? Il suo animo è ancora colpito dalla terribile rivelazione avuta dallo spettro del padre, e dall'angoscioso sospetto di essere un debole, forse un vile, incapace a vendicare l'orrendo delitto. Si aggira per la reggia, ne sale sulla torre più alta, là dove, in una notte nebbiosa, ha udito quella voce dell'aldilà; e scruta l'orizzonte, quel mare che è tutto un flusso e un riflusso di domande e di dubbi, che vengono a frangersi ai piedi della scogliera sulla quale si erge la reggia. [...]

di Mario Gromo, articolo completo (3599 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957