Lietta Tornabuoni
La Stampa
Il divano del titolo non è un divano, è il lettino professionale d'uno psicoanalista americano di successo che, logorato dall'invadenza dei pazienti, turbato dal matrimonio imminente con un'imperiosa ragazza ricca, decide di concedersi una pausa o un'evasione e se ne va a Parigi, scambiando il proprio elegantissimo appartamento newyorkese con l'appartamento bohemien d'una ballerina francese. Pure Chantal Ackerman, l'ammirata regista belga quarantaseienne di Jeanne Dielman e de Gli Anni 80, si concede una piccola vacanza con questa raffinata commedia a due personaggi che prende affettuosamente in giro la psicoanalisi, la classica commedia sentimentale americana, la femminilità e la virilità, il rapporto Usa-Europa: con grazia, con spirito, e con assai meno leggerezza di quanta voglia ostentare. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2197 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 29 Novembre 1996