Giuseppe Marotta
Casanova, e figuratevi. Egli è la causa, l'autore effettivo delle prime colpe mie. Né fummo soltanto io e i miei imberbi coetanei le vittime dei suoi ricordi stampati. Generazione dopo generazione, il suo conto all'inferno s'allunga. Ciò che egli commise in vita e niente, al paragone delle sue iniquità postume. Io, per me; questo Casanova l'ho addosso come una cicatrice. Se ripenso all'adolescenza mia, sento un odore di ferro da stiro appena tolto dal fuoco. Nel 1918, a Napoli, vigeva la più rigida separazione dei sessi. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (5451 caratteri spazi inclusi) su 1956