Alessandra Levantesi
La Stampa
Ecco un film senza capo né coda, che brechtianamente racconta proprio il contrario del suo titolo: ovvero che i commercialisti (quelli che si arricchiscono aiutando i cittadini a evadere le tasse) non hanno un’anima; mentre invece i modesti impiegati del Fisco (quelli che si adoperano perché lo Stato non si faccia imbrogliare dagli evasori) ce l’hanno eccome. Però, per arrivare a questa conclusione (che ingiustamente penalizza un’intera categoria professionale), la storiella sceneggiata da Franco Fermi ed Enrico Vaime su un soggetto di Umberto Marino, procede a fatica, intrecciando maldestramente i destini dei due antagonisti e ammucchiando scenette finché sulle orme di Piccolo Buddha non si concede un finalino all’ombra dei sacri templi indiani. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (1831 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 13 marzo 1994