The Girl in the Photographs |
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Un film di Nick Simon.
Con Kal Penn, Christy Carlson Romano, Claudia Lee, Kenny Wormald.
continua»
Horror,
- USA 2015.
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Un thriller dimenticabiledi andrejFeedback: 4625 | altri commenti e recensioni di andrej |
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martedì 14 marzo 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Niente di memorabile questo film di Nick Simon: dopo un’ interessante citazione iniziale (sul tema della fotografia) tratta dallo scrittore William S. Burroughs, citazione che e’ sicuramente appropriata all’argomento del film e sembra far ben sperare, dando l’impressione di un film di un certo spessore, la pellicola delude invece rapidamente le aspettative suscitate, andando rapidamente di male in peggio, fino a una mattanza conclusiva che e’ la fotocopia di tante altre stragi finali di simili thriller di serie B e non fa neanche tanta paura. In mezzo, fra la citazione d’apertura e la conclusione assai poco entusiasmante, non c’e’ quasi nulla che veramente colpisca e interessi davvero. La vicenda, almeno cosi’ come viene presentata, non e’ ne’ originale ne’ molto credibile, la regia e la sceneggiatura non brillano, la maggior parte degli attori brillano ancora di meno, in prima linea la protagonista: ne’ bella, ne’ anche solo carina e neppure interessante o simpatica, e’ un mistero della fede come nel film un famoso fotografo la voglia a tutti i costi come modella; il suo personaggio e’ sbiadito, poco caratterizzato (a parte qualche spiacevole nota di atteggiamento fra l’acido e lo stizzoso) e quasi totalmente incapace di suscitare sentimenti di empatia nello spettatore, il che e’ un doppio problema, in quanto toglie al film gran parte delle sue teoriche possibilita’ di coinvolgimento emotivo sugli spettatori, che difficilmente si prenderanno molto a cuore la sorte di un personaggio siffatto. I personaggi dei poliziotti poi sono fra i piu’ inutili, scialbi, incolori e pleonastici della storia del cinema. Di buono c’e’ qualche scena inquietante, imperniata sulla coppia di silenziosi psicopatici mascherati e qualche monologo del buffo fotografo emergente: egocentrico, narcisista, prepotente, invadente, montato e logorroico, ma a suo modo simpatico e comunque la sola figura di un certo interesse e ben delineata di tutto il film. Molto bella e sexy, ma indebitamente relegata in un ruolo secondario l’attrice che interpreta la fidanzata del fotografo. Molto meglio sarebbe stato fare di lei la protagonista… Chiaramente questi pochi aspetti positivi non bastano a controbilanciare le lacune di cui sopra. Un film guardabile in mancanza di meglio da fare, ma davvero dimenticabilissimo.
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