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                Ma come si fa a dare un voto così modesto ad uno dei film più importanti della cinematografia mondiale? Non dovrei nemmeno star qui a spiegare il perchè di questo voto: farei veramente prima a spiegare perchè dare un voto del genere a "Psycho" o a "Dal profondo della notte". Denigrare questo film (e il suo regista) equivale a denigrare Hitchcock o il miglior Argento: una vergogna. 
Questo film è come Topolino: tutto è partitito con lui. Ogni film con un assassino (non necessariamente Slasher) deve ogni suo aspetto a questo, che si parli del livello visivo o del montaggio. Si vedano a questo proposito il primo Argento ("Suspiria" è praticamente una versione paranormale di questo film), le grandi saghe slasher (dal carpenteriano "Halloween" ai vari "Nightmare" o "Texas Chainsaw massacre") o anche le sequenze thriller di "Alta tensione" di Aja. 
Ma la sua importanza non si esaurisce con la filologia: a livello estetico questo film è una perla di rara bellezza. Colori sgargianti e a tratti freddi come lame d'incredibile impatto, fotografia impressionista e riprese, montaggio e inquadrature Hitchcockiane (un esempio: la scena della borsetta nera con dentro il diario della prima vittima, emulata dalla scena della tazzina di "Notorious"). Strepitosi i titoli di testa e imperdibili le scene di morte. 
Non c'è altro da dire: cast notevole con ottimi doppiatori (tra cui gli onnipresenti Lydia Simonechi, Pino Locchi, Cesare Barbetti e Carlo Romano), trama infarcita dalla dura tematica della droga nel mondo della moda e dello spettacolo in generale (che boiate come "Sotto il vestito niente" si dimenticano di citare) e da meravigliose invenzioni. Un film imperdibile, una vera opera d'arte. Fine del discorso.
             
            
            
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