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Visto The Imitation Game e lodandone la capacità del regista, Morten Tyldum, era dovere scavare nella sua filmografia. Scopro con piacere che il regista norvegese detiene un record. E’ stato il regista del film norvegese che detiene il record di maggiore incasso di tutti i tempi. Ottimo! Ed è anche un thriller! ed è tratto da un romanzo di Jo Nesbo!
Bene.
Raccontare la trama senza dire troppo non è semplice, perché il film è pieno di intrighi e colpi di scena.
Roger Brown, piccoletto e bruttino, nonostante un buon lavoro che consiste nel selezionare manager per grandi aziende (definibile come cacciatore di teste), per sostenere il suo stile i vita e le esigenze della moglie (più che altro per paura di perderla) ruba quadri di valore e gli scambia con falsi grazie anche ad un complice inserito nel circuito della video sorveglianza. Conosce una persona, e una serie di eventi porterà Roger da cacciatore... a cacciato.
Tyldum è un regista molto capace, riesce a coinvolgere, a mantenere un ritmo serrato di eventi e situazioni, senza mai confondere lo spettatore e coinvolgendolo molto, riuscendo anche a mantenere lo stile del romanzo. Un Thriller con venature da commedia nera che prende e pure tanto. Tanto surreale quanto verosimile. Il merito è anche della sceneggiatura tratta dal romanzo di Nesbo, maestro del thriller nordico che tesse bene gli eventi di questo thriller “familiare”. Gli attori sono purtroppo a me totalmente sconosciuti, ma bravo (e coraggioso!) è il protagonista (Askel Hennie). Ma onestamente buono il lavoro di tutti.
Un film davvero godibile, che prende tanto. Non sarà certamente un capolavoro assoluto, ma sicuramente è una piacevole scoperta per gli amanti del thriller e non.
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gambardella
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domenica 3 aprile 2016
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capolavoro
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commento non tanto per questo film che per me è uno dei massimi capolavori della storia del cinema, ma perchè ho notato altre tue azzeccate recensioni, mi riferisco a headhunters- cacciatore di teste ,film norvegese ,per cui quasi nessuno lo avrà notato. devo dire che il monologo iniziale per certi versi simile a quello di inside man mi aveva fatto pensare alla solita puttanata,come pure l'edonismo anni ottanta quasi opprimente . poi poco alla volta il film si trasforma in uno dei migliori gialli d'azione del ventennio,cosa che sostieni anche tu anche se non osi parlare di capolavoro.certo di trovare spunti interessanti leggerò anche le tue altre recensioni. complimenti.
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