Fotografando Patrizia

Samperi, lo specialista dell'erotismo da serratura italiano, dopo 11 anni dal sucesso di Malizia (1973), riesce ad avvere di nuovo successo (grazie alle polemiche e allo scandalo da parte del pubblico, come in La chiave (1983) di Tinto Brass) con questo film erotico a sfondo sentimentale che proclama come sex symbol del cinema italiano l'attrice romana Monica Guerritore, la quale, dopo  il presente Fotografando Patrizia (1984) prenderà ruoli protagonisti in pellicole erotiche come Sensi (1986) e Scandalosa Gilda (1985), dove recita viene diretta accanto al marito Gabriele Lavia,  La venexiana (1985) e Femmina (1998). Il film tratta argomenti che negli anni 80 venivano considerati tabù come l'incesto. Proprio per ciò fece scandalo al pubblico ed ebbe molti problemi con la magistratura. Il film venne vietato ai minori di 18 anni ed uscì nelle sale italiane l'1 dicembre 1984. Venezia. Dopo la morte della governante Edmea, Il 16enne Emilio, ragazzo viziato dalle abitudini introverse e ipocondriache, vive nella sua grande casa senza il controllo di nessuno. Emilio è un ragazzo che odia stare all'aria aperta e sta tutto il giorno in casa senza vedere nessuno, senza uscire e senza svolgere attività motorie, tanto che è obbligato ad indossare un collare. L'unica compagnia di Emilio è il suo professore privato che gli fa visita per le lezioni. Il giorno del funerale di Edmea, Patrizia, la sorella di Emilio, 25enne che ha venduto la sua sartoria e la sua casa di moda, arriva a Venezia nella casa del fratello, con l'intenzione di prendersi cura di lui e rimanere per lungo tempo. All'arrivo della sorella, Emilio è sempre più svogliato e annoiato perchè Patrizia lo obbliga a far ginnastica e ad uscire ogni mattina. Patrizia, dopo aversi fatta un'idea sul fratello, scopre che Emilio è un pornofilo. Il ragazzo ha molti giornali e videocassette porno che la sorella gli butta. Una sera vengono degli amici e lo spasimante di Patrizia a farle visita. Emilio, molto arrabbiato di ciò, si ritira nella sua camera e ascolta la musica mentre osserva nudo la sorella svolgere diverse attività erotiche sadomaso con il fidanzato. I due fratelli hanno già avuto modo di vergognarsi (in campo sessuale),  dopo che Patrizia nota un'erezione durante l'abbraccio del fratello ed Emilio sorprende la sorella nel letto che si masturba.La stessa sera, Patrizia và a far visita al fratello nel letto, e gli racconta l'esperienza mestruale. Dopo il racconto inizia a toccarsi raccontando un'esperienza erotica vissuta in un cinema, con un uomo a lei sconosciuto. Il fatto di raccontare le esperienze erotiche di Patrizia al fratello diventa un'abitudine, dopo che ogni notte Emilio glielo chiede, e di passo in passo i due consumano l'incesto in maniera platonica (come la scena dove i due svolgono un amplesso separati da uno specchio). Patrizia vorrebbe andarsene da quel gioco perverso, ma il fratello la induce ad avere un comportamento erotico con lei perfino quando in un cinema, dove proiettano il film Malizia (1973) ,Emilio induce la sorella a masturbare un uomo di mezz'età. Alla fine Patrizia decide di sposarsi con il suo spasimante. La notte prima delle nozze, Patrizia, decide di concedersi al fratello (questa volta in modo carnale) e promette che non sarà la fine della loro passione incestuosa. Anche sè nel titolo del film il verbo fotografare al gerundio centra ben poco(ad esclusione di qualche accenno all'inizio del film e qualche scena dove su un muro bianco con una spirale nera vengono filmate alcune istantanee del film con una foto) è un film buono e molto forte. Bello e trasgressivo, è anche ben recitato e fatto molto bene nelle scene erotiche. Ottimi i dialoghi molto sensuali ed erotici di Edith Bruck e fantastiche e bellissime le musiche di Fred Bongusto. Bellissimo film per gli amanti del cinema erotico. Bravi la regia e Monica Guerritore. VM18