La talpa

La talpa è senza ombra di dubbio un film controverso. Se per alcuni aspetti può risultare un capolavoro (come ad esempio l'interpretazione magistrale di Gary Oldman), per altri, è decisamente insufficiente. L'impressione, vedendolo, è che vi sia la necessità di guardarlo altre volte per comprendere appieno il significato intrinseco nella vicenda.
Non aspettatevi inseguimenti, sparatorie, esplosioni tipiche del genere... La talpa è un film lento, troppo lento, che si carica della responsabilità di raccontare a noi spettatori i misteriosi giochi di spionaggio che si nascondono all'interno di un'organizzazione segreta dal nome "Circus". Seppur il cast è correlato di nomi notevoli nel mondo del cinema; sono tutti messi in secondo piano rispetto al protagonista (Gary Oldman, a mio avviso, unica nota positiva), che con avanzare noioso e poco coinvolgente, dovrà scoprire colui che svolge un doppio gioco all'interno di Circus (da qui, il titolo del film appunto). Lo spettatore viene letterlamente sommerso da nomi di persona, acronimi, date e luoghi, che dopo un po' hanno l'effetto di creare spaesamento, in quanto non si capisce più di "chi" o di "cosa" si stia parlando. Il finale, così come tutto il film, non riserva emozioni; si conclude così con un effetto di poca chiarezza e di amareggiamento per aver seguito per più di due ore una buona trama, ma sceneggiata decisamente male.