Colpo grosso alla napoletana

Un De Sica boss decaduto vuole riconquistare il rispetto del passato e, quando un gruppo di improvvisati rapinatori cerca di avere un riscatto dal suo sequestro, questi scoprono che in realtà (il personaggio interpretato da De Sica) è un nullatenente. Ciò che appare veramente comico è, però, lo slancio d'orgoglio che Don Cesare sembra avere con la presa di coscienza di essere ormai un boss tramontato. Egli non accetta, infatti, che le persone che lui ha contribuito a far crescere economicamente, ora gli voltino le spalle. Da qui la sua voglia di rifarsi e tornare ad avere peso. "Vittime" della sua voglia di riemergere sono proprio quei sequestratori imprvvisati che l'avevano rapito. Trovandosi da rapito a capo di una banda in un curioso capovolgimento di funzioni dei personaggi del racconto, don Cesare guida, tra ripensamenti, fiaschi e difficoltà, il gruppo verso la ricchezza. Anche se il finale risulta un po' scontato nel tema della realizzazione delle intenzioni dei protagonisti abbinato alla mancanza di soddisfazione del desiderio che li aveva spinti all'azione (riescono nel colpo ma per una banalità perdono il bottino), il film risulta tuttavia piacevole e divertente. E, se il personaggio interpretato da De Sica, in alcune sue azioni, può arrivare a sembrare patetico, altra sorte spetta, a mio avviso, al De Sica attore che, un'altra volta ci impartisce una grande lezione di interpretazione. Il personaggio non è il più complesso che si sia visto nel cinema, anzi...ma da qui a dire che De sica è patetico ce ne corre.