City Hall

Kevin Kalhoun (John Cusack) è un giovane e brillante funzionario che vive solo per servire il sindaco della città di New York: John Pappas (Al Pacino),un politico accentratore e carismatico per il quale Kevin nutre affetto e ammirazione.Formano una squadra talmente affiatata da far presagire una semplice e veloce scalata ai vertici della politica statunitense.In una sparatoria tra il poliziotto Eddie Santos e lo spacciatore Tino,nipote del boss mafioso Paul Zapatti(Anthony Franciosa),viene ucciso accidentalmente anche un bambino di colore.Sembra una notizia di cronaca come tante ma la stampa scopre che lo spacciatore invece di stare in carcere,per scontare una vecchia condanna,è in libertà vigilata e per il poliziotto rimasto ucciso c’è il sospetto di connivenza con la mafia.Una brutta storia che può vanificare tutto il faticoso lavoro di campagna elettorale del partito democratico di John Pappas.Viene incaricato delle indagini Kevin,che troverà nell’avocato Marybeth Cogan(Bridget Fonda),che difende i diritti della vedova Santos,una alleata nonché amica.Questa da parte sua coinvolge Kevin nella sua ferma opposizione alla commissione di vigilanza della polizia che,per sviare le indagini,monta un caso di corruzione facendo trovare una cospicua somma di denaro nella casa di campagna del defunto Santos.Proseguendo nelle indagini scoprono che l’anomalo certificato di libertà vigilata,di Tino,risale al periodo in cui Frank Anselmo(Danny Aiello),leader del partito democratico,era fortemente interessato al prolungamento della metropolitana collegato a un colossale progetto commerciale voluto da uomini d’affari intrecciati con il Boss Zapatti.Seguendo questa pista Kevin conosce Larry Schwartz(Richard Schiff),funzionario del tribunale,che rivela di aver solo vidimato il documento di libertà vigilata.Documento che risulta essere rilasciato dall’insospettabile giudice Walter Stern(Martin Landau).Messo alle strette e con un forte senso di colpa,per il bambino ucciso,il giudice ammette il suo sbaglio confessando di aver commesso il reato per ottenere favori da Zapatti,tramite Anselmo.Quest’ultimo si toglierà la vita spinto al suicidio dallo stesso Boss mafioso.Per kevin la realtà sarà ancora peggio di quello che sembra quando capirà che l’anello di congiunzione tra il giudice Stern e il leader Anselmo non è altro che il suo mentore,il suo amico,il suo confidente,il suo ammirato,il suo amato:sindaco Pappas.Il quale,una volta scoperto da Kalhoun,rinuncerà alla sua carriera politica e si dimetterà dall’incarico di sindaco.Kevin Kalhoun ricomincerà da zero. Harold Becker,che aveva già diretto Pacino in “Sea of Love”,si sofferma su molti dilemmi morali ispezionando gli apparati politici non tralasciando neanche la CIA.La regia è buona ma la sceneggiatura,nonostante scritta da grandi nomi,non esalta.La differenza la fanno l’ottima fotografia,la bella scenografia,la meravigliosa colonna sonora e la bravura degli attori.John Cusak è la purezza,è il grillo parlante,è la coscienza della storia affiancato da una Bridget Fonda brava e determinata.Eccellenti nei ruoli minori Danny Aiello,Martin Landau,David Paymer e Anthony Franciosa(qui nella sua ultima apparizione).Pacino ci regala uno spettacolo di altissimo livello interpretativo che,come sottolinea la critica americana,gioca di fino insinuando nello spettatore il dubbio se stia o no imitando il sindaco Rudy Giuliani.