|
Tutti cialtroni: cialtronissimi i cattivi, un po' cialtroni anche i buoni, cialtroni i fin qui serissimi alieni, cialtrone ma tenero l'eroe, cialtrone e schizzato il doppio dell'eroe, cialtrona perfino l'eroina romantica che, appena intravede le succulente implicazioni del doppio, non esita a sbarazzarsi delle smancerie del ruolo. Peccato che gli autori non abbiano pensato di incialtronire anche la genetista con un ritocchino in stile Frankenstein junior al patrimonio genetico del buon Mickey.
Il tutto in una messinscena che passa dal drammatico, all'angosciante, al sarcastico, al ridicolo, all'inverosimile e poi di nuovo al drammatico, all'angosciante e via di seguito. Per non parlare della recitazione, caricata ed espressionista come tipicamente nei film asiatici, ma affidata ad attori occidentali.
Una simile combinazione, sicuramente spiazzante e per nulla convenzionale, può produrre il capolavoro o la proverbiale boiata pazzesca. Io, per quel che vale, oscillo tra l'una e l'altra opzione senza riuscire a decidermi, comunque apprezzando (se l'ho compresa) l'idea di fondo della smitizzazione del genere fantascientifico, idea di per sé cerebrale e che quindi nello sviluppo narrativo richiede grande controllo o il guizzo di genio, qui entrambi carenti ma non del tutto assenti.
[+] lascia un commento a temat825 »
[ - ] lascia un commento a temat825 »
|