Herzog filma il suo viaggio in Antartide non, come ben specificato all'inizio, per proporre un'ennesima pellicola sui pinguini, ma per darci testimonianza delle storie che hanno da raccontarci gli studiosi che risiedono in quei territori e che cosa traggono di concreto dal loro lavoro e dall'immersione completa nella natura più estrema. Tutti sono interpellati nelle signole stazioni di studio, dal glaceologista (si dice così?) che studia la deriva degli iceberg al fisico che nel laboratorio antartico cerca, tramite il lancio di un enorme pallone aerostatico nella stratosfera, di "catturare" i neutrini, infinitesimali ed irrilevabili particelle subatomiche da cui ha avuto origine il mondo così com'è ora, passando per il biologo ed il genetista che studiano la struttura genetica delle creature rinvenibili sui fondali subglaciali, anelli di partenza dell'evoluzione genetica della vita nonchè i vulcanologi che, sull'orlo del cratere del monte Erebus analizzano i movimenti magmatici ed il solitario studioso della vita dei pinguini, che ci mostra agghiaccianti episodi - periodicamente riscontrabili - di uno di costoro che si stacca inspiegabilmente dal gruppo e comincia a vagare tra i ghiacci, verso le montagne, destinato ad una morte certa.
[+]
Herzog filma il suo viaggio in Antartide non, come ben specificato all'inizio, per proporre un'ennesima pellicola sui pinguini, ma per darci testimonianza delle storie che hanno da raccontarci gli studiosi che risiedono in quei territori e che cosa traggono di concreto dal loro lavoro e dall'immersione completa nella natura più estrema. Tutti sono interpellati nelle signole stazioni di studio, dal glaceologista (si dice così?) che studia la deriva degli iceberg al fisico che nel laboratorio antartico cerca, tramite il lancio di un enorme pallone aerostatico nella stratosfera, di "catturare" i neutrini, infinitesimali ed irrilevabili particelle subatomiche da cui ha avuto origine il mondo così com'è ora, passando per il biologo ed il genetista che studiano la struttura genetica delle creature rinvenibili sui fondali subglaciali, anelli di partenza dell'evoluzione genetica della vita nonchè i vulcanologi che, sull'orlo del cratere del monte Erebus analizzano i movimenti magmatici ed il solitario studioso della vita dei pinguini, che ci mostra agghiaccianti episodi - periodicamente riscontrabili - di uno di costoro che si stacca inspiegabilmente dal gruppo e comincia a vagare tra i ghiacci, verso le montagne, destinato ad una morte certa. Interminabili distese di ghiaccio, magiche cavità subglaciali e limpidi fondali ci permettono di immergerci in un documentario dal sapore metafisico in cui immagini realmente mozzafiato ci conducono all'interno del mistero e della meravigliosità della vita del nostro universo, nella consapevolezza della più estrema infinitesimalità umana al cospetto del sublime degli elementi (la fine dell'umanità su questo pianeta, così come è stato per i dinosauri, è certa ed inevitabile, ci dice la voce narrante dello stesso Herzog), ma, al contempo, anche del fatto che, come recità la bellissima frase di commiato di uno dei protagonisti del documentario, è l'uomo, con la sua vista ed il suo udito, a rendersi principale testimone della magnificenza della realtà che lo circonda e sovrasta. Splendido.
[-]
|
|
twitter
diventa fan
