Girato nell'immediato dopoguerra e diretto daGoffredo Alessandrini, che partecipò anche alla stesura della sceneggiatura, il film unisce alcuni elementi tratti dalla mitologia popolare europea, ovvero il mito dell' ebreo costretto a vagare sino al giorno del giudizio per aver schernito Gesù cristo ed avergli negato il proprio aiuto, mentre era in cammino per il Golgotha e elementi narrativi che riconduno alla Shoah messa in atto dalla Germania nazista, al momento di quella che venne denominata " soluzione finale", ossia la deportazione e l'annientamento di tutti i componenti della comunità ebraica. Interpretato da un giovanissimo Gassman ( che non si doppia da solo ma viene doppiato da Matteo Ruffini), agguerrito e con una notevole impostazione teatrale che traspare in tutto ilo corso del film, il protagonista Matteo Blumenthal è l'ebreo errante, che dopo aver oltraggiato il messia in cammino per il monte Calvario è condannato a vivere in eterno per espiare la propria colpa, L'eternità lo ha reso cinico e avido.
[+]
Girato nell'immediato dopoguerra e diretto daGoffredo Alessandrini, che partecipò anche alla stesura della sceneggiatura, il film unisce alcuni elementi tratti dalla mitologia popolare europea, ovvero il mito dell' ebreo costretto a vagare sino al giorno del giudizio per aver schernito Gesù cristo ed avergli negato il proprio aiuto, mentre era in cammino per il Golgotha e elementi narrativi che riconduno alla Shoah messa in atto dalla Germania nazista, al momento di quella che venne denominata " soluzione finale", ossia la deportazione e l'annientamento di tutti i componenti della comunità ebraica. Interpretato da un giovanissimo Gassman ( che non si doppia da solo ma viene doppiato da Matteo Ruffini), agguerrito e con una notevole impostazione teatrale che traspare in tutto ilo corso del film, il protagonista Matteo Blumenthal è l'ebreo errante, che dopo aver oltraggiato il messia in cammino per il monte Calvario è condannato a vivere in eterno per espiare la propria colpa, L'eternità lo ha reso cinico e avido. E' un uomo privo di scrupoli e molto , molto ricco. Risiede a Parigi, durante l'occupazione tedesca. Nonstante i tempi cupi, ama trascorrere le serate immerso in un clima di puro edonismo , circondanto dai suoi sodali in affari , satrapi avidi e disposti a tutto , ma mai quanto lui. Al momento della soluzione finale e dei rastrellamenti a tappeto, Matteo, spinto da una forza misteriosa, anzichè adottare al falsa identità datagli dalla sua amante , collaborazionista dei tedeschi, si consegna alle SS e viene deportato in Germania. Durante la prigionia nascerà , per la prima volta in lui, un sentimento sincero per Esther ( V.Cortese) ragazza dall'animo nobile e gentile. Gli orrori vissuti nel campo di prigionia non intaccheranno i loro sentimenti, anzi al contrario li amplificheranno. In virtù di quello che entrambi definiscono un miracolo, Matteo pagherà la sua colpa eterna con la vita, comprendendo che la più grande ricchezza dell'uomo non è il denaro ma l' Amore. Venne girato nell'immediato dopoguerra, quando la ferita delle deportazioni era ancora aperta, per trasmettere un messaggio di speranza nel futuro . Ottima testimonianza d'epoca.
[-]
|
|