filosofo
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venerdì 4 marzo 2005
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non il migliore dei film disney, ma particolare
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Il film fu un incredibile flop ai botteghini, nonostante le sofisticate tecniche d'animazioni utilizzate per quei tempi.
Il film è una bella avventura fantasy, con scene divertenti e diversi colpi di scena. In effetti c'è qualcosa che rende questo film diverso dagli altri: non ci sono canzoni, manca un vero scontro finale tra "i buoni" ed i "cattivi". Atmosfere gotiche, cattivi davvero inquetanti... Di certo non meritava tale insuccesso. Consigliato.
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(di ario)
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randatilldeath
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sabato 7 gennaio 2012
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sottovalutato. ma non adatto ai bambini.
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Il classico Disney peggiore della storia. Il film che portò Disney sull'orlo della bancarotta ...
A leggere certi commenti, la mia innata natura curiosa si è risvegliata, perciò ieri sera ho cercato il film e l'ho visto ...
Sinceramente, non l'ho trovato per nulla male. La trama è semplice, e dato che adoro il fantasy forse sono anche un po' di parte.
Presenti comunque alcuni simpatici personaggi di contorno (il menestrello Sospirello, Gulghi ...), ma assenti le canzoncine tipiche di pressochè ogni cartone Disney. Mancanza che, oltre ad un'atmosfera incredibilmente tetra per un cartone per bambini, si fa immediatamente sentire.
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Il classico Disney peggiore della storia. Il film che portò Disney sull'orlo della bancarotta ...
A leggere certi commenti, la mia innata natura curiosa si è risvegliata, perciò ieri sera ho cercato il film e l'ho visto ...
Sinceramente, non l'ho trovato per nulla male. La trama è semplice, e dato che adoro il fantasy forse sono anche un po' di parte.
Presenti comunque alcuni simpatici personaggi di contorno (il menestrello Sospirello, Gulghi ...), ma assenti le canzoncine tipiche di pressochè ogni cartone Disney. Mancanza che, oltre ad un'atmosfera incredibilmente tetra per un cartone per bambini, si fa immediatamente sentire.
La storia è carina, un bel fantasy, ma trovo che sia poco in accordo con i temi classici di casa Disney. L'horror presente nel film è di gran lunga superiore ad altre sporadiche "apparizioni" di altri lungometraggi Disney (i titani di Hercules, la strega di Biancaneve, il regno dei morti di Hercules e la scena finale de La bella addormentata). Qui si parla esplicitamente di un cattivo che ha per volto un teschio e dalle lunghe corna dalla voce tetra e in grado di imbastire monologhi molto inquietanti, di eserciti di non morti, di un castello tetro e buio, di segrete polverose, di una pentola infernale, streghe malefiche, draghi volanti degni degli inferi...
Ritrovo anche un certo "dejavu" da Signore degli Anelli, molti elementi me lo hanno ricordato.
Personalmente, ho apprezzato, ma non credo che un film del genere sia adatto ai bambini. Da qui l'errore di casa Disney: osare, investire, in un cartone animato che non ha ripagato gli sforzi fatti.
Per il resto, nulla da criticare, mi è piaciuto.
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darkenry
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sabato 21 maggio 2011
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un cartone disney cupo
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Di sicuro chi vedrà questo cartone della Disney si sorprenderà. Ha dei toni e delle scene molto cupe che a me sia da piccolo sia ora mi piacevano tantissimo. Mi dispiace tantissimo però che non abbia avuto molto successo. Questo film merita tantissimo e ho visto che è vero che alcuni film hanno preso spunto da questo cartone. Meraviglioso il malvaggio re Cornelius che mi ha tanto ricordato Malefica. Nel senso che è un cattivo Disney da rispettare. Cinque stelle per Taron!
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ciccio300791
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giovedì 14 gennaio 2016
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tutta colpa dell'impopolarità di lloyd alexander
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Il venticinquesimo capolavoro d'animazione Disney, secondo (e purtroppo ultimo) diretto da Ted Berman e Richard Rich, mostra l'altra faccia della rinomata ditta famosa per aver addolcito e reso più adatte a un pubblico infantile anche le storie più cupe. Se Walt Disney soleva dire che i suoi film erano soprattutto destinati agli adulti per via della loro profonda morale, "Taron e la pentola magica" lo è anche per via della sua dominante cupa e orrifica che ne fece il primo Classico Disney classificato "Parental Guidance" (vietato ai bambini non accompagnati) nei Paesi anglosassoni; il secondo è "Ralph Spaccatutto" (2012). La morale contenuta nel film (sicuramente una delle più interessanti e originali, nonché meno ripetitive, in un film d'animazione disneyano) riguarda la superiorità dell'amicizia sui desideri effimeri, tipicamente giovanili, di possedere cose che potrebbero addirittura mettere in pericolo la sicurezza.
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Il venticinquesimo capolavoro d'animazione Disney, secondo (e purtroppo ultimo) diretto da Ted Berman e Richard Rich, mostra l'altra faccia della rinomata ditta famosa per aver addolcito e reso più adatte a un pubblico infantile anche le storie più cupe. Se Walt Disney soleva dire che i suoi film erano soprattutto destinati agli adulti per via della loro profonda morale, "Taron e la pentola magica" lo è anche per via della sua dominante cupa e orrifica che ne fece il primo Classico Disney classificato "Parental Guidance" (vietato ai bambini non accompagnati) nei Paesi anglosassoni; il secondo è "Ralph Spaccatutto" (2012). La morale contenuta nel film (sicuramente una delle più interessanti e originali, nonché meno ripetitive, in un film d'animazione disneyano) riguarda la superiorità dell'amicizia sui desideri effimeri, tipicamente giovanili, di possedere cose che potrebbero addirittura mettere in pericolo la sicurezza. Da notare che, nella prima metà degli anni 1980, la Disney cercò di essere più fedele, se non alla trama delle fiabe e dei libri cui i suoi film erano ispirati, quantomeno alle intenzioni poetiche degli scrittori originali. Questo avveniva perché le pellicole sfornate in tale fase (ma anche altre realizzate negli anni 1960 e 1970) erano tratte da opere di scrittori non molto popolari fuori dai loro Paesi. Uno di questi è proprio Lloyd Alexander, l'autore de "La saga di Prydain," il romanzo di partenza di "Taron e la pentola magica." Questi era un maestro dal fantasy ispirato dal Mabinogion (raccolta di antichi miti Celti e gallesi) e dal Ciclo Arturiano, ricordato per aver inserito temi relativi ai problemi politici contemporanei nei suoi libri. Tolgo una stella al film perché lo sviluppo psicologico dei suoi personaggi, tutti abbastanza vicini agli stereotipi tipici delle fiabe tradizionali, è poco curato. Si salva Gurgi, la carta vincente di questo film, come lo sono tutti gli altri animali antropomorfi che fanno da spalla alla maggior parte degli eroi ed eroine dei film Disney.
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maxim90
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giovedì 25 ottobre 2012
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fantastico nonostante lo stile "gotico"
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una storia avvincente che ricorda un mix di molte fiabe disney come nel caso di Taron molto simile a Semola della spada nella roccia, Cornelius con le stesse corna di Malefica della bella addormentata, la principessa bionda quasi come Alice nel paese delle meraviglie e le deliziose follettine che sembrano piccole winx.
Ho trovato questo film molto avvincente per la storia e con un bel significato che fa capire che non può esserci coraggio senza paura e affetto per qualcuno. Personalmente penso che non adatto a bambini troppo piccoli per l'atmosfera gotica (tipica da Tim Burton che infatti ne ha tratto ispirazione per i suoi film)e il cattivo inquietante, ma sicuramente può essere apprezzato dai 10 anni in sù e per chi come me volesse rivivere il piacere delle fiabe anche se si è superata infanzia e adolescenza.
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una storia avvincente che ricorda un mix di molte fiabe disney come nel caso di Taron molto simile a Semola della spada nella roccia, Cornelius con le stesse corna di Malefica della bella addormentata, la principessa bionda quasi come Alice nel paese delle meraviglie e le deliziose follettine che sembrano piccole winx.
Ho trovato questo film molto avvincente per la storia e con un bel significato che fa capire che non può esserci coraggio senza paura e affetto per qualcuno. Personalmente penso che non adatto a bambini troppo piccoli per l'atmosfera gotica (tipica da Tim Burton che infatti ne ha tratto ispirazione per i suoi film)e il cattivo inquietante, ma sicuramente può essere apprezzato dai 10 anni in sù e per chi come me volesse rivivere il piacere delle fiabe anche se si è superata infanzia e adolescenza.
Devo precisare che nonostante le recensioni non molto positive da piccola ero molto più spaventata dalla piovra della sirenetta o dal gufo malefico del cartone Chante Clair, inoltre è un film che a mio avviso merita almeno 3,5 stelle a differenza di altre pellicole di ultima generazione come Wall-e che per i miei gusti è triste e troppo digitale, ma d'altronde "De gustibus non disputandum est".
Buona visione!
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kinson
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lunedì 10 aprile 2017
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un classico da riscoprire
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Forse il classico Disney meno conosciuto, ricordato soprattutto per lo scarso successo di pubblico e per essere particolarmente cupo e spaventoso (manco fosse L'Esorcista) in realtà è un bel cartone fantastico, meno spensierato del solito ma non direi particolarmente cruento o scioccante, molto più traumatizzante potrebbe essere la storia del Re Leone per citare un altro classico. Però si sa la gente è facilmente influenzabile, e la nomea del film ne ha pregiudicato il successo.Rivisto oggi pur non avendo guizzi narrativi che lo rendono indimenticabile, si guarda con piacere, Taron e la Principessa sono in linea cono i protagonisti Disney, i personaggi di contorno potrebbero essere più frizzanti, ma in compenso l'antagonista è uno dei migliori cattivi Disney e alcune atmosfere risultano azzeccate e efficaci.
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Forse il classico Disney meno conosciuto, ricordato soprattutto per lo scarso successo di pubblico e per essere particolarmente cupo e spaventoso (manco fosse L'Esorcista) in realtà è un bel cartone fantastico, meno spensierato del solito ma non direi particolarmente cruento o scioccante, molto più traumatizzante potrebbe essere la storia del Re Leone per citare un altro classico. Però si sa la gente è facilmente influenzabile, e la nomea del film ne ha pregiudicato il successo.Rivisto oggi pur non avendo guizzi narrativi che lo rendono indimenticabile, si guarda con piacere, Taron e la Principessa sono in linea cono i protagonisti Disney, i personaggi di contorno potrebbero essere più frizzanti, ma in compenso l'antagonista è uno dei migliori cattivi Disney e alcune atmosfere risultano azzeccate e efficaci. Insomma vale la pena di recuperarlo senza farsi influenzare dal parere degli esperti.
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renato c.
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domenica 30 agosto 2009
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un disney un po' horror
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Un film Disney un po' fuori dalle linee disneyane che ricorda più i film d'animazione giapponesi che non i classici Disney. Nei disegni è senz'altro tipicamente disneyano,in particolare i personaggi della maialina Evy e del furetto Gurghy, personaggi di gran simpatia; inoltre la principessina Ailin ricordava molto la bella addormentata nel bosco bambina e Taron ricordava un po' Peter Pan. La figura del re Cornelius ed i guerrieri con la faccia da teschi rimandavano invece molto a tanti telefilm attuali d'animazione giapponese in cui l'horror è spesso di moda, senza per questo togliere nulla a certi bei films d'animazione "made in Japan" come ad esempio "Lady Oscar"!
Una cosa che poi mancava erano le canzoncine tipiche dei films Disney anche se la colonna sonora composta da Elmer Bernestein ("I magnifici sette", "I dieci Comandamenti") non era affatto male! Da come ho letto la versione originale era in 70 mm.
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Un film Disney un po' fuori dalle linee disneyane che ricorda più i film d'animazione giapponesi che non i classici Disney. Nei disegni è senz'altro tipicamente disneyano,in particolare i personaggi della maialina Evy e del furetto Gurghy, personaggi di gran simpatia; inoltre la principessina Ailin ricordava molto la bella addormentata nel bosco bambina e Taron ricordava un po' Peter Pan. La figura del re Cornelius ed i guerrieri con la faccia da teschi rimandavano invece molto a tanti telefilm attuali d'animazione giapponese in cui l'horror è spesso di moda, senza per questo togliere nulla a certi bei films d'animazione "made in Japan" come ad esempio "Lady Oscar"!
Una cosa che poi mancava erano le canzoncine tipiche dei films Disney anche se la colonna sonora composta da Elmer Bernestein ("I magnifici sette", "I dieci Comandamenti") non era affatto male! Da come ho letto la versione originale era in 70 mm. che come "La bella addormentata nel bosco" non è mai stat presentata in Italia! Peccato che,in questo caso, i successori dello zio Walt non abbiano saputo sfruttare bene l'occasione visto l'impegno e la spesa sostenuti. Si rifaranno bene comunque in futuro!
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