il cinefilo
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giovedì 2 dicembre 2010
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la scenografia come specchio dell'anima
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Tra i vari fattori estetici che contribuiscono a comporre il fascino de LE QUAI DES BRUNES risalta proprio l'atmosfera spettrale che avvolge la vicenda narrata.
Non era un operazione facile quella di far coincidere perfettamente la"nebbia perenne"citata anche nel titolo con lo stato d'animo e,in generale,la personalità(positiva e negativa non sembra avere importanza)di alcuni protagonisti tra cui quelle del soldato disertore,quello della ragazza amante e quello del laido tutore di lei ma,a ben vedere,si tratta di una scommessa vinta(almeno sul piano estetico)a tutti i livelli.
La"nebbia"assume,visivamente,una connotazione incantevole e ipnotizzante senza pari come solo Marcel Carnè poteva rendere tale fino a questo punto ed è difficile non rimanere ammaliati(almeno in parte)davanti a uno spettacolo apparentemente semplice ma,proprio in virtù di questo dettaglio,veramente grande.
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il cinefilo
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lunedì 18 ottobre 2010
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magnifico dramma della coppia carné-prèvert
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TRAMA:Un soldato disertore si rifugia al porto di Le Havre per imbarcarsi su una nave e fuggire in Venezuela,troverà l'amore ma la vicenda avrà un esito tragico...COMMENTO:Il regista Marcel Carné e Jacques Prèvert(che ha curato i dialoghi)sono gli autori di questo bellissimo film drammatico in cui Jean Gabin,forte del sodalizio(appena iniziato)con i due autori,offre un altra grandissima prova del suo leggendario talento interpretativo.
Questo esempio di bravura è reso possibile grazie,anche,al cast che lo circonda in cui ogni personaggio(tra cui Michel Simon)è abilmente studiato a tavolino.
Probabilmente esiste il rischio concreto che si tratti di un"falso capolavoro"(come scrive il Morandini)ma questo dubbio passa nettamente in secondo piano se si riesce a comprendere e a lasciarsi avvincere da alcuni importanti fattori estetici quali la straordinaria bellezza della scenografia del porto avvolto dalla nebbia o dalla tematica riguardante l'amore(il disertore e la giovane Nelly).
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TRAMA:Un soldato disertore si rifugia al porto di Le Havre per imbarcarsi su una nave e fuggire in Venezuela,troverà l'amore ma la vicenda avrà un esito tragico...COMMENTO:Il regista Marcel Carné e Jacques Prèvert(che ha curato i dialoghi)sono gli autori di questo bellissimo film drammatico in cui Jean Gabin,forte del sodalizio(appena iniziato)con i due autori,offre un altra grandissima prova del suo leggendario talento interpretativo.
Questo esempio di bravura è reso possibile grazie,anche,al cast che lo circonda in cui ogni personaggio(tra cui Michel Simon)è abilmente studiato a tavolino.
Probabilmente esiste il rischio concreto che si tratti di un"falso capolavoro"(come scrive il Morandini)ma questo dubbio passa nettamente in secondo piano se si riesce a comprendere e a lasciarsi avvincere da alcuni importanti fattori estetici quali la straordinaria bellezza della scenografia del porto avvolto dalla nebbia o dalla tematica riguardante l'amore(il disertore e la giovane Nelly).
Il tema delle relazioni sentimentali(che in questo film assume un significato importante ma non fondamentale)diventerà,successivamente,in opere come LES ENFANTS DU PARADIS(in italiano AMANTI PERDUTI)il"motore"centrale per lo sviluppo della narrazione(e lo sarà praticamente sotto ogni aspetto)...a mio giudizio,quindi,si tratta di un bellissimo film che merita pienamente di essere scoperto(o riscoperto)da ogni amante del grande cinema.
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