Nel 1863, durante la guerra di Secessione americana, il giovane ufficiale nordista Robert Gould Shaw (Matthew Broderick) viene insignito del grado di colonnello e gli viene affidato il compito di addestrare il primo reggimento di militari afroamericani, il 54° fanteria. Si tratta essenzialmente di un'operazione propagandistica, nel senso che le gerarchie militari nordiste intendono servirsi del reggimento essenzialmente come fucina di manodopera, e ciò un pò per diffidenza nelle capacità belliche dei suoi componenti, un pò per una pregiudiziale riluttanza ad armare individui di colore. In breve il colonnello Gould Shaw riuscirà però ad ottenere che i propri soldati vengano messi alla prova, dimostrando come essi siano valorosi quanto e più dei bianchi, e come siano anche pronti al sacrificio in nome della patria e della loro stessa dignità sociale (di afroamericani).
[+]
Nel 1863, durante la guerra di Secessione americana, il giovane ufficiale nordista Robert Gould Shaw (Matthew Broderick) viene insignito del grado di colonnello e gli viene affidato il compito di addestrare il primo reggimento di militari afroamericani, il 54° fanteria. Si tratta essenzialmente di un'operazione propagandistica, nel senso che le gerarchie militari nordiste intendono servirsi del reggimento essenzialmente come fucina di manodopera, e ciò un pò per diffidenza nelle capacità belliche dei suoi componenti, un pò per una pregiudiziale riluttanza ad armare individui di colore. In breve il colonnello Gould Shaw riuscirà però ad ottenere che i propri soldati vengano messi alla prova, dimostrando come essi siano valorosi quanto e più dei bianchi, e come siano anche pronti al sacrificio in nome della patria e della loro stessa dignità sociale (di afroamericani).
Dopo aver esordito con la commedia "A proposito della notte scorsa", il trentasettenne Edward Zwick comincia ad orientarsi verso quello che sarà fondamentalmente il "suo genere", quello che gli varrà i maggiori consensi, ovvero il kolossal d'impegno storico-sociale (si pensi a "L'ultimo samurai", "Blood Diamonds", "Defiance"). Eccellente quanto ad intensità, interpretazioni (fanno parte del cast anche Morgan Freeman, Cary Elwes e soprattutto Denzel Washington, premiato con l'Oscar come migliore attore non protagonista) e contributi tecnici (Oscar anche per il sonoro e la fotografia di Freddie Francis), questo film lascia un pò perplessi con riferimento all'interpretazione dell'evento chiave, ovvero l'attacco a Fort Wagner, sull'isola di Marris (Carolina del Sud); un immane sacrificio di vite umane presentato più come un premio, una sorta di riconoscimento sociale per i militari afroamericani, che come un tremendo errore strategico cui la popolazione di colore dovette pagare dazio. L'intenzione non era certo quella di mentire, piuttosto di sublimare quel sacrificio; ma la storia, per quanto crudele, va raccontata per quello che effettivamente fu, e non per come ci piacerebbe vederla.
[-]
|
|