marty
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domenica 11 febbraio 2007
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galileo
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Per un puro caso Galileo scopre uno strumento in grado di mostrargli la verità del mondo che lo circonda. Le sue teorie sembrano basarsi in principio sulla teoria eliocentrica. Sempre fedele a Copernico, subisce varie accuse di eresia da parte delle autorità ecclesiastiche, ma non cederà fino alla pubblicazione delle sue scoperte, dopo la quale sarà costretto ad abiurare questa sua "fede scientifica".
è un film davvero bello, molto interessante e creato in un modo assolutamente fedele. Forse un po' esageratamente difensivo verso Galileo, sembra quasi che la Chiesa ne venga schernita, ma resta affascinante.
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camillo
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domenica 16 ottobre 2011
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scienza contro religione
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Galileo Galilei, grande scienziato del XVI secolo, riesce a costruire un cannocchiale, con il quale riesce a vedere la superficie lunare, le lune di Giove e la superficie solare. Tutto ciò porta lo scienziato a ritenere errata la teoria geocentrica, secondo cui la terra sta al centro dell'universo e il sole e i pianeti girano attorno ad essa. Galileo tenterà di convincere la chiesa della veridicità delle sue scoperte, ma gli ecclesiastici, vedendo messa in dubbio la parola di Dio e ancor di più la loro posizione di potere, lo accuseranno di eresia. In passato tale accusa portò un filosofo e amico di Galileo al rogo, Bruno Giordano, che aveva ipotizzato l'infinità dell'universo.
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Galileo Galilei, grande scienziato del XVI secolo, riesce a costruire un cannocchiale, con il quale riesce a vedere la superficie lunare, le lune di Giove e la superficie solare. Tutto ciò porta lo scienziato a ritenere errata la teoria geocentrica, secondo cui la terra sta al centro dell'universo e il sole e i pianeti girano attorno ad essa. Galileo tenterà di convincere la chiesa della veridicità delle sue scoperte, ma gli ecclesiastici, vedendo messa in dubbio la parola di Dio e ancor di più la loro posizione di potere, lo accuseranno di eresia. In passato tale accusa portò un filosofo e amico di Galileo al rogo, Bruno Giordano, che aveva ipotizzato l'infinità dell'universo. Il film, oltre che ad occuparsi della vita e delle teorie galileiane, si occupa di storia, scienza e filosofia. Di storia, perchè ci viene mostrata l'Italia del cinquecento, sia sotto l'aspetto dei costumi, sia sotto l'aspetto delle credenze e pregiudizi. Di scienza, perchè abbiamo in esame le teorie galileiane e le varie teorie formulate da altri scienziati dell'epoca. Di filosofia, in quanto le antiche credenze (anche della chiesa) si rifanno anche agli antichi filosofi, Aristotele soprattutto. I dialoghi sono talvolta pesanti, ma pieni di significato e d'effetto. Musiche e doppiaggio sono meravigliosi. Questo film incanta dall'inizio alla fine, ed è un vero e proprio scrigno del sapere.
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giulio andreetta
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mercoledì 1 gennaio 2020
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galilei e la libertà della scienza
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Eccellente resa drammatica della triste vicenda umana di Galileo Galilei, il celebre scienziato italiano che, com'è noto, dovette abiurare le proprie teorie per non incorrere nel rogo. Che cosa dovette abiurare? La teoria copernicana, che sosteneva che fosse la Terra a girare intorno al Sole, e non viceversa. Nella prima parte è anche descritta marginalmente la vicenda del filosofo Giordano Bruno, che a differenza di Galilei decise di non rinnegare le sue teorie sull'universo infinito e pagò per questo con la vita. Liliana Cavani vuol mettere in luce tutte le contraddizioni e le debolezze della società di inizio Seicento.
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Eccellente resa drammatica della triste vicenda umana di Galileo Galilei, il celebre scienziato italiano che, com'è noto, dovette abiurare le proprie teorie per non incorrere nel rogo. Che cosa dovette abiurare? La teoria copernicana, che sosteneva che fosse la Terra a girare intorno al Sole, e non viceversa. Nella prima parte è anche descritta marginalmente la vicenda del filosofo Giordano Bruno, che a differenza di Galilei decise di non rinnegare le sue teorie sull'universo infinito e pagò per questo con la vita. Liliana Cavani vuol mettere in luce tutte le contraddizioni e le debolezze della società di inizio Seicento. Convincente la descrizione della caduta nell'abisso dello scienziato pisano, che venne processato dal Sant'Uffizio. Quest'opera cinematografica della Cavani è un'ottima riscrittura del capolavoro teatrale di Bertolt Brecht, che già di per sé è un manifesto sulla libertà della ricerca scientifica. Attori convincenti e molto naturali nell'intenzione recitativa, e ambientazioni storicamente fedeli. Da non perdere.
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